“Chi non lavora non fa l’amore” cantava Celentano nel lontano 1964. “Chi fa spesso l’amore, non solo lavora, ma guadagna di più” è la teoria ultramoderna avvallata da una ricerca universitaria condotta da Nick Drydakis dell’Anglia Ruskin University di Cambridge. Lo studioso è giunto a questa conclusione dopo aver esaminato, per un anno intero, un campione di 7500 persone in Grecia. L’indagine rivela che esiste una stretta correlazione tra un’intensa attività sessuale e un’ottima remunerazione sul lavoro.
In particolare, stando alla ricerca di Drydakis, a raggiungere i maggiori guadagni sarebbero coloro che praticano il sesso oltre quattro volte la settimana. Il passare così tanto tempo sotto le lenzuola comporterebbe stipendi più alti del 5% rispetto alla norma. Chi invece si dedica poco al partner sotto il profilo sessuale registrerebbe un’impennata negativa in busta paga, vedendo calare la propria remunerazione del 3,2%.
Sulla base delle risposte raccolte, lo studioso sostiene in definitiva che le persone che fanno frequentemente l’amore sono più distese, godono di un’elevata autostima, di una spiccata capacità di ragionamento e, non ultimo, tendono ad ammalarsi con meno probabilità di depressione.