Potrebbe essere stato Fabrizio Corona a vendere a Massimo Giletti le chat audio tra Matteo Messina Denaro e le due donne con cui il boss aveva intrecciato un’amicizia durante le sedute di chemioterapia alla Clinica Maddalena di Palermo. Almeno è quello che si evince dall’ultimo post Instagram di Fabrizio Corona. Una lunga lettera pubblicata dove esprime la sua vicinanza all’amico Massimo Giletti per la sospensione improvvisa di “Non è l’Arena” e in cui ammette di aver collaborato con lui.
“Quanti avrebbero avuto il coraggio di mettersi in gioco fino a questo punto?”
“Amico mio, amante della verità, persona buona. Questo è Massimo – esordisce l’ex agente fotografico – Un grande professionista un uomo che vive ‘del’ e ‘per’ il suo lavoro. Un giornalista televisivo che si è messo in gioco e ha creato di fatto una voce nuova nel panorama televisivo e dell’informazione. Quanti avrebbero avuto il coraggio di mettersi in gioco fino a questo punto? Nessuno, ed è evidente”.
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“A un certo sistema Massimo non è mai piaciuto”
“A certi giornalisti Massimo non è mai piaciuto, a un certo sistema Massimo non è mai piaciuto – prosegue – Sì, abbiamo collaborato e se questa non è per voi giornalisti ‘chic’, una cosa degna, significa che abbiamo lavorato bene. Conosco i professionisti validissimi del team della trasmissione; autori preparati e maestranze di grande livello. Tutta gente lasciata a casa senza alcun riguardo”.
“Scribacchini da due soldi, servi di un sistema editoriale manipolativo”
“È questa la battaglia che dovreste fare voi flaccidi e mediocri scribacchini da due soldi – conclude – servi da sempre di un sistema editoriale manipolativo e di status quo. Invece, come sempre, il vero show è la sofferenza del prossimo. Ti voglio bene Massimo, non mollare proprio ora. Con affetto e stima Fabrizio”.
Fabrizio Corona replica a Selvaggia Lucarelli
“Mamma mia che scoop. Mica è divulgare il video porno di Belen o insultare la Zanicchi”, è la risposta data da Fabrizio Corona a Selvaggia Lucarelli che aveva commentato con un “mamma mia” uno dei tanti articoli che hanno riportato la tesi che fosse stato l’ex agente fotografico a fornire a Massimo Giletti le chat private del boss mafioso catturato dopo 30 anni di latitanza.