Fabio Volo, 50 anni compiuti lo scorso giugno, parla per la prima volta della separazione dalla moglie Johanna Maggy dalla quale ha avuto due figli: Sebastian, 9 anni, e Gabriel, 7. I due sono rimasti in ottimi rapporti, viaggiano ancora insieme e abitano a pochi metri l’uno dall’altra.
“Andiamo molto d’accordo, non abbiamo avuto bisogno di avvocati”
“Saranno due anni almeno che vivo da solo – racconta lo scrittore più letto d’Italia in un’intervista a cuore aperto a “Vanity Fair” – Io sono tornato nella mia casa, piccola, dove vivevo prima. Johanna ha preso in affitto una casa più grande. I bambini stanno una settimana con me e una settimana con lei, durante quella settimana un giorno stanno con me e un giorno stanno con lei. Abitiamo vicinissimi. Andiamo molto d’accordo. Non abbiamo avuto bisogno di avvocati”.
Il viaggio in Amazzonia con ex moglie e figli
Nel 2020, durante il primo lockdown, Fabio Volo e Johanna Maggy sono rimasti “bloccati” nella stessa casa con un’altra famiglia. A fine anno, la coppia è scoppiata. “Uno dei momenti più belli della nostra vita, in realtà – dice oggi Fabio Volo – La crisi era già sul tavolo da prima, ne parlavamo da tempo”. Lo scorso agosto, i due sono volati con i figli in Amazzonia: “Venti giorni tra gli indigeni, scollegati e isolati da tutto, senza telefono, computer, tablet. I miei figli all’inizio piangevano perché non erano abituati, non c’era niente che conoscevano, né i giochi né la pasta. Alla fine piangevano perché non volevano più andare via. Vivevamo in casette di legno, con materasso per terra, scarafaggi, senza acqua calda. Siamo sempre stati così, avventurosi, selvatici”.
“Non ho mai tradito Johanna, non pensavo di lasciarmi”
Fabio Volo precisa che la separazione dalla consorte non è conseguenza di un tradimento. “Le sono sempre stato fedele”, fa sapere. La rottura, ammette, non è stata “un momento felice”. “Il dolore c’è, cambia solo la capacità di gestire le cose – spiega – La famiglia di Johanna è allargata. Lei ha una mentalità islandese, non si sta con una persona se non ci si sta bene. Il trauma era più mio che ho una cultura cattolica, i genitori sempre insieme, ragazzo di provincia. Per me è stato più faticoso immaginarmi la vita da separato, perché non me l’ero mai immaginata. Non pensavo di lasciarmi, e che mi sarei trovato single. Quando è arrivato il momento ‘forse è meglio se ci lasciamo’, io ero quello più spaventato. Ma vorrei fare una distinzione”.
“Il nostro amore si è trasformato”
“L’amore e la relazione quotidiana non sono la stessa cosa. Ci sono persone che stanno insieme e non si amano e viceversa – puntualizza – Johanna e io non è che non ci amiamo più perché non stiamo più insieme: l’amore si è trasformato. Se nella relazione le due persone non tirano fuori la parte migliore dell’altro, possono o restare insieme per poter dire che stanno insieme da cinquant’anni, come se fosse un premio, oppure dirsi ‘continuiamo ad amarci anche se non stiamo sotto lo stesso tetto’”.
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“Sto in un posto finché sto bene”
“Sarei rimasto con Johanna tutta la vita se fosse andata bene – confida lo scrittore, attore e conduttore radiofonico – Non sono ‘contro la coppia’, non faccio piani, ma se lì dentro non c’è qualcosa che mi tiene vivo, non posso andare avanti. Sono fatto così: vivevo in una vita finita che era la mia città, facevo il panettiere e avevo un destino che più o meno era quello. Ma sono uscito da quel destino come l’Ulisse di Dante, ho desiderato l’infinito. Non riesco a concepire anche professionalmente a specializzarmi nella tv, nei libri, nella radio o nel cinema. Sto in un posto finché sto bene, quando non sto bene cerco di capire se è perché ho dei limiti, se posso agire su di me, ma non sono uno che siccome ha preso una decisione, chessò, ti sposo, poi anche se è infelice va avanti a tutti i costi”.
“I figli meritano la verità”
“Il vero misunderstanding – aggiunge – è che la gente dice: ‘Sto insieme per i figli’. Invece dovrebbe dire: ‘Bisogna lasciarsi per i figli’. Loro meritano la verità, e se tu, che sei la persona che stimano di più, gli dici delle bugie, dopo li mandi nel mondo e loro diranno: ‘Se mio padre mi ha mentito, se mia madre mi ha mentito, allora perché devo fidarmi di questa persona?’”. I figli “non ci hanno mai visto litigare, non c’è stato un trauma”.
“Tante coppie non si separano per i genitori”
Infine, Fabio Volo racconta come ha reagito sua madre alla notizia della separazione: “Non è che ha stappato una bottiglia quando le ho detto che ci separavamo, anche se ogni tanto mi chiede se sia vero o meno, perché due domeniche fa eravamo tutti a pranzo da lei. Però lei con me è stata geniale, mi ha sempre detto: mi fido di te. Da quando mi ha trovato con la sigaretta accesa a quattordici anni in centro a Brescia, a quando è venuta nella mia cameretta e c’era una mia foto in piazza ad Amsterdam con una canna, uno ‘spinello’, come lo chiamava lei. Si fida anche adesso, quando le ho detto che è la cosa più giusta per noi. Sa quante coppie, oltre che per i figli, non si separano per i genitori?”.