“Così diventa difficile arrivare alla fine di una lunga serata”. Questa la risposta di Fabio Fazio al lunghissimo applauso riservatogli dal pubblico in studio in apertura dell’ultima puntata di “C’è tempo che fa”. Il conduttore savonese, che traslocherà a Discovery, è apparso visibilmente commosso. Tantissimi gli ospiti della puntata conclusiva della ventesima edizione, a cominciare dal due volte Premio Oscar Anthony Hopkins. E poi ancora: la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola; Aurelio de Laurentiis, presidente del Napoli e produttore di più di 400 film; Marco Mengoni ed Elodie; Roberto Saviano; Roberto Burioni; la vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea; Marco Damilano; Ferruccio de Bortoli e Michele Serra.
L’intervento di Luciana Littizzetto
Luciana Littizzetto ha fatto il suo ingresso in studio con un carrello. Dobbiamo fare il trasloco, a mezzanotte scatta lo sfratto definitivo – ha ironizzato – Comunque ho parlato con la Clerici e i pesci li diamo in comodato d’uso a lei. Mi ha promesso che non farà ricette di pesce. Il problema sarà il tavolo, non si piega. Dove vogliamo metterlo? Su eBay. Presto che mancano ancora pochi minuti e poi vai in ferie anche tu”. Nel finale, spazio alla letterina a “mamma Rai” letta da Lucianina che seguirà Fabio Fazio a Discovery.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“Che peccato andare via proprio adesso, ho iniziato qui la mia carriera”
“Cara Rai, sei partita con un canale e adesso nei hai più di Venezia. Hai il Tg1, il Tg2 e per ora hai ancora il Tg3 – ha detto la comica torinese – Non hai più le annunciatrici e manco più la Annunziata. Eccoci arrivati alla fine della nostra relazione. È finita, non abbiamo superato la crisi del settimo governo. La prima volta che mi hai assunta al governo c’era la destra, si parlava di condoni e il mondo era in guerra. Quante cose sono cambiate da allora! Che peccato andare via proprio adesso che in guardiola hanno finalmente imparato a scrivere il mio cognome. Io ho iniziato qui la mia carriera, sono arrivata qui che Don Matteo non era nemmeno in seminario. Montalbano aveva i capelli come Demo Morselli, Carlo Conti era diafano e Vespa aveva soltanto due nei”.
“Per me non sei la parte politica di turno che ti governa”
“Anche Fabio ti deve tanto, lui è arrivato molto prima di me, lo hai assunto come imitatore e pur di non sentirlo più imitare gli hai affidato un sacco di programmi – ha continuato – Sono stati anni proprio belli, ogni tanto pestavamo qualche mer*one e ci spostavi da rete a rete, ma abbiamo resistito soprattutto grazie ai milioni di spettatori che ci hanno voluto bene […] Il mio ricordo di te sarà sempre felice, perché per me non sei la parte politica di turno che ti governa. Tu per me sei Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Enzo Biagi, Corrado, Tortora, Piero e Alberto Angela, Renzo Arbore, la mia amata e unica Raffaella. Mi lasci dei ricordi straordinari e purtroppo mi lasci anche questo pi*la di Fabio che dovrò portarmi dietro in questa nuova prova del Nove”.
La frecciata a Matteo Salvini
“Grazie a Fabio, di tutti questi anni insieme – ha concluso – L’unico presentatore che se fa pessimi risultati gli danno addosso e se ne fa ottimi gli danno addosso il doppio. Cara Rai, restiamo amici. Magari un giorno ci ritroveremo, spero in un’Italia un po’ diversa in cui la libertà sia preservata e dove il dissenso sia sempre leale. Un’Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il saltimbanco. Non dimenticare mai che il servizio pubblico è di tutti, di quelli che la pensano come chi governa, ma anche di quelli che pensano il contrario. Di chi va, di chi resta. Di tutti, di più. Tua affezionatissima Luciana”. Il post scriptum (“Bello ciao”) è una chiara frecciata a Matteo Salvini che aveva esultato alla notizia dell’addio alla Rai di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Fabio Fazio: “La Rai è la tv di tutti e quindi anche mia”
Il conduttore ligure ha preso la parola alla fine dell’intervento di Luciana Littizzetto: “Vorrei anche dire grazie a tutti quelli che si sono fatti sentire in questi giorni. Voglio dire grazie soprattutto a Rosanna Pastore che cura questo programma, a Silvia Calandrelli direttrice Rai Cultura, che in questi mesi hanno cercato una soluzione aspettando segnali da Giove o da Marte che non sono arrivati. Un grazie sincero alla Rai che è la tv pubblica, la tv di tutti e quindi anche la mia. Non possiamo che volerle enormemente bene. Quarant’anni fa, proprio in questi giorni, facevo il provino. Incredibilmente mi hanno preso. Dopo quel provino, andai a fare l’imitatore a ‘Pronto Raffaella’. La sigla si chiamava ‘Fatalità’ e io mi sentivo lì proprio per fatalità. Tanti ricordi. Il grazie più grande lo voglio dire al pubblico che in questi 40 anni è cresciuto e anche invecchiato con me, con noi. Sono stati quarant’anni bellissimi”. “Buona vita a tutti, davvero, con tutto il cuore. Grazie a tutti voi, vi voglio bene“, ha detto a fine puntata congedandosi dal pubblico di Rai3.