“Nonostante tutto, faccio il tifo per la Rai”. A parlare così è Fabio Fazio nella puntata di “Che tempo che fa” andata in onda domenica 21 aprile. Nonostante la fine tempestosa del suo rapporto con l’azienda di viale Mazzini, il conduttore ligure si augura il servizio pubblico possa tornare ad essere tale. Il caso Scurati è arrivato anche sul Nove. “La cosa abbastanza sorprendente è che nel 2024 non siamo ancora d’accordo su valori che dovrebbero essere assolutamente fondativi e assodati: l’antifascismo, festeggiare il 25 aprile, dunque la libertà, la possibilità di essere qui stasera a parlare, consentire a quelli che la pensano in modo diverso di parlare lo stesso. E’ persino servizio pubblico, lo dice la parola, dovrebbe essere di tutti”, sottolinea Fabio Fazio. “Io, come sapete, dal primo giorno – nonostante io e Luciana siamo stati ritenuti incompatibili – faccio il tifo per la Rai perché è anche mia, è di tutti noi. E quindi spero con tutto il cuore in un futuro diverso dal clima di queste ore perché c’è la possibilità di crearlo”, aggiunge.
Luciana Littizzetto e la lettera di benvenuto per Amadeus
Luciana Littizzetto legge una lettera di benvenuto scritta per Amadeus fresco di passaggio a Discovery. “Caro Fiorel…ah no, scusa. Settimana prossima – esordisce – Caro Amadeus, ex machina, divino Amedeo Umberto Rita Sebastiani in Civitillo, che hai più nomi tu del fidanzato della Santanchè. Tu che ti chiami con due nomi da maschio e uno da femmina. Quindi sei fluido di natura. Grandissimo figlio di deejay, spilunga del tubo catodico, solito noto, costola di Cecchetto e medaglia d’oro dell’audience benemerita. Tu che sei passato da disc jockey a Discovery. Benvenuto sul Nove. Mi raccomando, ricordati che si dice al maschile: il Nove come il premier, il Meloni. Benvenuto a nome mio, di Fabio, di Crozza e di tutti quelli che sono qui da un pezzo, soprattutto la dottoressa Schiacciabrufoli che, vedendo il tuo nasone, già si immagina affari d’oro con i tuoi punti neri. Hai preso il pacco numero 9 ed eccoti qui. Niente più Rai, hai rifiutato l’offerta e sei andato avanti. Hai fatto bene, quello che decidi della tua vita e della tua carriera sono affari tuoi”.
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“Qui nessuno ti romperà le pa*le per un bacio di Rosa Chemical o per una canzone di Ghali”
“È vero, passare da 1 a 9 è tanta roba – prosegue la comica – Siamo nel tasto di periferia del telecomando ma qui nessuno ti romperà le pa*le per un bacio di Rosa Chemical o per una canzone di Ghali. So che ti mancheranno un po’ i pacchi ma credimi…in Rai i pacchi li stanno tirando un po’ a tutti e te ne farai una ragione. Caro Umberto Amedeo, che detto così sembra il nome di un ospedale. Voglio ancora dire una cosa a quelli che hanno detto e scritto di tutto in questi giorni. Non crediate che noi artisti siamo degli arieti di marmo che vanno avanti a dispetto di tutto. Noi siamo fragili e molto. Abbiamo sempre bisogno di protezione e soprattutto di riconoscimento da parte dell’azienda per cui lavoriamo. Come tutti i lavoratori. Si vede che Ama non si sentiva protetto. Tutto lì”.
“Chi sale sul palco e sta davanti alle telecamere è nudo. Si gioca tutto. Non può barare”
“Facciamo un bellissimo mestiere noi artisti – conclude Lucianina – Pagato anche bene. Ma chi sale sul palco e sta davanti alle telecamere è nudo. Si gioca tutto. Non può barare. Se lo fa, prima o poi il pubblico lo sgama e cambia canale. E se il pubblico cambia canale, sei finito. Se invece resti e duri nel tempo, è perché a modo tuo – coi tuoi difetti e le tue qualità – vali. Quindi Ama sii contentone. Benvenuto! Noi siamo contentoni per te. Ps. Lo sciacquone del bagno dei maschi al secondo piano non funziona. Quindi vieni pure nel mio tanto Fabio il suo water non te lo presta. Scusa, ho detto Presta (l’ex manager di Amadeus, ndr)”.