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Fabio Fazio senza filtri: “Il passaggio al Nove è stata la cosa più bella della mia vita”

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25 Ottobre 2024, 11:26

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Fabio Fazio passa dall’altra parte e concede un‘intervista fiume ospite a Gianluca Gazzoli nell’ultima puntata del podcast “Passa dal BSMT”. Il conduttore, attualmente in onda sul canale Nove con “Che tempo che fa”, ha spaziato da racconti personali a circostanze inedite della sua vita professionale. Fabio Fazio rivela di aver intrapreso un’attività imprenditoriale, per passione: “Insieme a un amico ha acquistato un laboratorio artigianale di cioccolato in Liguria che stava per chiudere. L’abbiamo preso e ora facciamo i cioccolatini buoni e particolari”. Poi parla della sua carriera in tv: “La televisione resta per me come un meraviglioso incidente, non mi sono mai visto come uno che fa quel mestiere, ho anche la tv chiusa in un armadio. Siamo arrivati alla 22esima stagione di ‘Che tempo che fa’ e quasi non me ne rendo conto”. Il programma di Fabio Fazio va in onda la domenica sera. “Abbiamo ricominciato da poco, ma ho notato che cioè una specie di accanimento sulla domenica sera, tutti vogliono andare in onda quel giorno li. C’è una concorrenza incredibile, nonostante questo difendiamo gli ascolti”, afferma.

Fabio Fazio e Gianluca Gazzoli (Foto video)

Fabio Fazio racconta la telefonata del Papa: “Pensavo fosse il mio commercialista”

Gianluca Gazzoli chiede a Fabio Fazio di quella volta che riuscì ad intervistare il Pontefice: “La chiamata del Papa? Pensavo fosse il mio commercialista. Un pomeriggio mi ha telefonato mentre ero in redazione, fu un mercoledì indimenticabile. Pensavo fosse il mio commercialista che ha il numero sconosciuto, ho risposto un po’ demotivato. Ho esclamato “Mamma mia”, lui mi ha corretto ’No, Papa mio’”. Il corteggiamento di Fabio Fazio a Papa Francesco, per averlo ospite a “Che tempo che fa”, è durato tanto: “Era il più irraggiungibile, ma anche il più facile che ho avuto. Ho trovato la persona più gentile, cordiale, disponibile e amabile che ci sia. Lo avevo incontrato due anni prima e gli avevo chiesto se era possibile averlo ospite. Mi aveva risposto che quando sarebbe stato il momento, lo avrebbe sentito e l’avremmo fatto”. Poi si sono rincontrati in occasione di un evento di un’associazione e Bergoglio ha sottolineato come non si fosse dimenticato. Fabio Fazio rivela: “Il Papa voleva che questa cosa rimanesse fra noi, facendo una sorpresa sia dentro che fuori il Vaticano”.

L’organizzazione non è stata semplice: “Io dovevo mandare i tecnici e lui mi disse di dare loro il suo numero. Ve lo immaginate il tecnico della Rai che chiama il Papa? Pretendeva che partisse il camion della Rai, l’autista scendesse a chiamare la guardia svizzera e chiedere di farsi passare Papa Francesco. Si propose anche di segnare lui i numeri di targa. Ovviamente non era possibile. Alla fine l’ho convinto e mi ha dato il contatto del segretario personale. Pensate che umiltà che ha quest’uomo”.

Fabio Fazio e Papa Francesco (Foto video)

“Passo le mattine a casa a studiare ospiti, dossier e fare telefonate”

Fabio Fazio racconta al “BSMT” come nasce la sua trasmissione ogni settimana: “Facciamo una prima riunione in camerino subito dopo la fine della puntata. Lunedì riposo o si fa qualcosa da casa, da martedì torniamo in presenza. Siamo in trenta persone nel team”. Poi aggiunge: “Passo le mattine a casa a studiare ospiti, dossier e fare telefonate. Quando qualcuno viene ospite guardo i suoi film o leggo i suoi libri. È una forma di rispetto”. Dietro ogni personaggio che intervista c’è tantissima preparazione: “Sarei molto più felice di non fare niente e arrivare là con il copione già fatto. Però, se vuoi entrare in empatia con la persona che incontri, è importante conoscere chi hai davanti. Ora, dopo anni di programma, è difficile avere ospiti che non conosco o che non ho incontrato. C’è fiducia e confidenza ma anche esigenza di fare qualcosa di nuovo”.

Fabio Fazio e Raffaella Carrà (Foto video)

“Raffaella Carrà era molto carina e affettuosa, con me era materna”

Fabio Fazio ha iniziato la sua carriera al fianco di Raffaella Carrà nel programma “Pronto, Raffaella?”. “Lei era molto carina e affettuosa – ricorda – Fino all’ultima volta che l’ho vista, un anno prima che morisse, lei ha sempre avuto con me un rapporto davvero materno, forse da sorella maggiore”. Parlando degli esordi ammette che la trasmissione che gli ha cambiato la vita è stata “Quelli che il calcio”: “Ringrazio il cielo che Dario Fo l’aveva rifiutata. Bruno Voglino propose il mio nome e secondo me mi hanno chiamato per disperazione. Marino Bartoletti propose una trasmissione nella quale si vedesse la radio, i radiocronisti di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. Insomma parlare di calcio senza vederlo. È stata un’avventura meravigliosa e irripetibile”. Un incontro importante è stato quello con Paolo Brosio: “Volevamo aggiungere storie parallele al calcio. In Italia quando il programma si chiudeva era l’imbrunire. Così pensiamo di mandarlo nella Monument Valley, dove sorgeva il sole in quel momento, e ricreare un western con tanto di indiano a cavallo”.
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Luciana Littizzetto e Fabio Fazio (Foto Instagram)

Faabio Fazio: “In Rai ho passato anni a difendermi, dalle polemiche sui contratti ai soldi”

Fabio Fazio parla dell’addio alla Rai dopo 30 anni. “Due anni fa quando non mi hanno rinnovato il contratto l’ho visto come una vicenda incredibile”, ammette. “Alla fine evidentemente qualcuno ha espresso un desiderio e qualcuno lo ha accontentato – aggiunge il conduttore -. Per fortuna di fronte a chi non mi voleva, c’è chi mi voleva molto. La televisione non è tua, devi accettare che accadano queste cose”. Poi accenna all’attuale situazione della Rai e ammette: “Non abbiamo più il retro pensiero ‘Oddio, cosa succede domani mattina?’. Ho passato anni a difendermi da polemiche sui contratti, quanto guadagnavo, che li rubavo, le interpellanze parlamentari abnormi. Non c’è compattezza in una azienda che non difende il tuo operato”. Quando è passato al canale Nove,Fabio Fazio non aveva grandi aspettative in termini di ascolti: “ll passaggio al Nove e avere lo stesso pubblico è stato magnifico. Chi non ci credeva? Io. Ma anche loro, i dirigenti di Discovery, pensavano che sarebbe stato un eccellente risultato anche la metà dello share”.

Un passaggio, quello al Nove, che avrebbe potuto fare molto prima ma i tempi non erano maturi: “Mi avevano cercato 6 anni fa, ma avrei sbagliato. Ero su Raiuno, poi Raidue e poi Raitre. C’èra anche un po’ quell’orribile narcisismo al quale non sono immune. Doveva andare così. È stato il risultato professionale più importante della mia vita”. “Io ero il primo a non credere di poter avere gli stessi numeri – ammette -. Anche per la metà del pubblico la rete sarebbe stata contenta. Noi siamo una delle ultime fattorie che lavorano artigianalmente in tv come Maria De Filippi”. Poi aggiunge: “Non rispondo mai alle critiche. Basterebbe domandarsi: guadagna, ma quanto fa guadagnare? Con il Nove è cambiato tutto”.

Il passaggio dalla Rai a Discovery è stato sorprendente. “Abbiamo acquisito una leggerezza magnifica, anche io sono molto più leggero. Professionalmente è stata la cosa più bella della mia vita”, conclude.

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25 Ottobre 2024, 11:26

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