Il volto privato dell’étoile che il mondo ci invidia
- Il connubio sentimentale e professionale di Carla Fracci con il regista Beppe Menegatti
- Dal colpo di fulmine all’altare fino alla nascita di Francesco che non ha seguito le orme dei genitori
- “Paola Borboni era furiosa che ci sposassimo, per lei la danzatrice dove essere casta e libera”
Al pari del marito Beppe Menegatti, Carla Fracci – stroncata oggi a 84 anni da un male incurabile contro cui ha lottato nel più totale riserbo – amava soltanto la sua Milano. Il nome dell’étoile che la danza mondiale ci invidia non può non essere associato a quello della Scala. Un legame indissolubile nonostante abbia calcato i palcoscenici più importanti di sempre come indissolubile è stato, per l’appunto, il legame con il consorte.
Galeotta fu la Scala di Milano
Carla Fracci e Beppe Menegatti sono stati uniti e complici non sono nella vita ma anche nel lavoro. Le strade della ballerina e del regista (lui iniziò la carriera come assistente di Luchino Visconti, ndr.) si incrociarono per la prima volta alla fine degli anni ’50. Il loro fu un amore a prima vista e galeotta fu proprio la Scala di Milano dove lei stava facendo alcuni esercizi e lui stava selezionando alcune ballerine per “Mario e il mago”.
Dal colpo di fulmine all’altare
“Lui era già fidanzato con una attrice importante – confidò la Fracci in una vecchia intervista – poi non so cosa è successo. Veniva sempre, anche quando feci Giulietta. “Se è stato un colpo di fulmine? Diciamo sull’‘elemento straordinario’ Carla Fracci, certamente”, le fece eco il marito. Un sentimento inarrestabile che nel 1964 li portò all’altare.
“Paola Borboni era furiosa che ci sposassimo”
“Beppe mi ha permesso di spaziare, mi ha dato ruoli drammatici e lirici, mi ha fatto uscire dagli stereotipi – disse una volta l’étoile – Ricordo che Paola Borboni era furiosa che ci sposassimo. Diceva che la danzatrice deve rimanere casta e libera. Sgridava Beppe: lasciala stare! Lei profuma l’Italia! Poi però, quando nel 69 nacque nostro figlio Francesco, loro due fecero pace. Desideravo tanto diventare madre, anche se all’epoca era una cosa insolita per una ballerina”.
Il figlio architetto
Dalla loro unione, nel 1969, nacque Francesco che non ha seguito le orme di nessuno dei suoi genitori. Oggi, infatti, è un apprezzato architetto e a Milano ha preferito Roma. Nonostante avesse preso altre strade, Francesco non è mai stato “insensibile” all’arte di mamma e papà. “Era un bimbo ardito e sensibile – raccontò la Fracci in un’intervista – L’ho portato con me in tournée finché ha iniziato la scuola. Si commuoveva assistendo a ‘Giselle’, dove la protagonista impazzisce e soccombe per amore, o davanti al balletto ‘La strada’, ispirato al film di Fellini. Restò talmente turbato dalla morte di Gelsomina, interpretata da me, che non volle più vedere balletti”.
La gioia di essere due volte nonna
Sposato con la collega Dina Mencini, Francesco ha regalato ai genitori due nipotini, Giovanni e Ariele, che in parte hanno compensato il desiderio mai esaudito dell’étoile di diventare ancora madre. “Volevo altri figli – confidò una volta – mio marito no perchè facevo torto a quello che lasciavo a casa, questo è stato un errore mi è dispiaciuto tanto. Non mi sono rassegnata ad essere nonna – ha dichiarato – sono felice davvero di esserlo”.
Il mondo dello spettacolo e della danza saluta l’étoile
Tantissimi i personaggi del mondo dello spettacolo che in queste ore stanno ricordando e salutando Carla Fracci sui social.
Simona Ventura: “Carla … anche tu NO. Ho ancora nel cuore il nostro abbraccio in #Puglia. Sei e sarai sempre un immenso esempio R.I.P”.
Cristiano Malgioglio: “Ci lascia la più grande di tutte. Quando danzava #carlafracci era luce e poesia. Un mito in assoluto”.
Loredana Bertè: “Addio anche alla grande Carla Fracci. Ho avuto l’onore di lavorare con la Sig.ra Fracci per due stagioni nella ‘Gerusalemme’ al Teatro dell’Opera (Terme di Caracalla). Con noi c’era anche un giovanissimo Roberto Bolle. Di lei ricordo rigore, disciplina e poesia pura. Vicino a lei mi sentivo piccolissima. Sulle musiche di Verdi e con i testi del grande Luzi, rappresentammo una guerra eterna e tragicamente attuale, quella della Striscia di Gaza. Un’esperienza indimenticabile come la sua danza.
Condoglianze a tutti i suoi cari”.
Maria Elena Boschi: “Addio #carlafracci, étoile sublime, donna dalla forza gentile. Con la tua arte hai portato l’Italia nel mondo. Per noi continuerai a danzare per sempre. Buon viaggio cara Carla”.
Giampiero Ingrassia: “Buon viaggio signora Fracci, è stato un onore conoscerla e scherzare un po’ con lei”.
Alba Parietti: “Ciao Carla, donna illuminata, persona prima che personaggio gentile, stella meravigliosa che ha fatto grande nel mondo con il suo straordinario talento il nostro paese. E’ stato un onore poterti conoscere, un privilegio vederti danzare. Danza in paradiso per gli angeli ai quali somigli”.
Lorella Cuccarini: “Eternamente principessa. A rivederci #CarlaFracci”.
Giorgio Panariello: “Una piuma si abbandona a un sospiro di vento”.
Carmen Russo: “Ciao Carla, grande dama della danza. Una donna, una artista che tutto il mondo ha acclamato. Ci mancherai molto, grazie per tutto quello che mi hai dato e hai rappresentato per la danza italiana. Continua a danzare con gli angeli”.