15 Ottobre 2021, 10:35
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La pandemia ha messo in ginocchio tante famiglie italiane sul piano economico. Tra quanti hanno dovuto fare i conti con l’emergenza coronavirus ci sono anche Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. La ballerina, attualmente reclusa nella casa del “Grande Fratello Vip”, ne aveva parlato già l’anno scorso in un’intervista a “Nuovo”. Per colpa della crisi, i due coniugi sono stati costretti a chiudere l’accademia di danza classica e moderna che dirigevano a Palermo.
“Noi siamo fortunati perché c’è tanta gente che non ha i soldi per fare la spesa, ma con la chiusura della nostra scuola di danza abbiamo subito una forte perdita economica – aveva raccontato la ballerina – E soprattutto siamo consapevoli che, finita l’emergenza, saremo tutti più poveri e le famiglie avranno altre priorità rispetto al frequentare lezioni di ballo. Noi, ovviamente, speriamo che ci sia, invece, una ripresa veloce e serena. Vedremo”.
Adesso è il marito a tornare sull’argomento in un’intervista al settimanale “Visto”. “Avrei dovuto pagare 15 mesi di affitto dello stabile a vuoto – spiega – Vero che il Governo ha messo il credito d’imposta per cui il 60% lo paga lo Stato e il 40 l’affittuario, ma la società proprietaria delle mura non ha voluto e quindi, con dispiacere, ho chiuso una scuola che sfornava signori ballerini”.
“Prima che venisse il Covid avevo già pagato l’anticipo per il teatro dove fare il gala, per i costumi – aggiunge il 72enne – Tutti soldi perduti. La sartoria addirittura ha fallito e non ne so più niente. Se non avessi avuto dei soldi miei da parte, sarei andato a gambe all’aria. Purtroppo noi dello spettacolo non abbiamo avuto nessun aiuto”.
Già prima dell’esplosione della pandemia, Enzo Paolo Turchi si era più lamentato dell’importo “da fame” della sua pensione. Ospite di “Storie Italiane”, svelò di percepire 720 euro al mese dopo 50 anni di lavoro. “Una nostra amica, che conoscete tutti, una cantante che ha condotto anche programmi televisivi, prende 280 euro di pensione e non ce la fa – confessò – È una offesa ad una persona che ha lavorato 45-50 anni, qualunque lavoro abbia fatto, prendere 500 euro al mese. Oggi sappiamo che con 500 euro al mese non si fa niente. Io ho iniziato a versare i contributi al San Carlo di Napoli nel 1966. Finora ho sempre lavorato. Ho versato tanto perché le mie paghe grazie a Dio erano molto alte. E mi trovo con 720 euro di pensione. Questo non riesco a capire”.
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15 Ottobre 2021, 10:35