17 Settembre 2023, 10:23
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Enzo Miccio, il più famoso wedding planner d’Italia, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, ne approfitta per fare gli auguri a Federica Pellegrini e Matteo Giunta, che un anno fa sono convolati a nozze a Venezia. Il matrimonio è stato organizzato proprio da lui. “Ditemi sempre di sì” è il titolo dell’ultimo libro di Enzo Miccio, che sarà presentato a Napoli a La Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia. Tra le sue spose più famose, oltre a Federica Pellegrini, figura anche Filippa Lagerback. “Ogni matrimonio ha una sua specificità e richiede grande impegno – sottolinea – Io parto da due principi: qualsiasi coppia va fatta sentire vip e le specificità di ogni evento sono legate ai desideri degli sposi. Federica e Matteo avevano voglia di festeggiare con gli amici. E questa scelta è stata valutata e indirizzata. Poi ci sono le considerazioni sul look, che la divina ha rafforzato con un accessorio semplice, ma di effetto: nessuno ha dimenticato il suo fiore e gli occhiali white”. “Con sposi così celebri non si può prescindere poi da un servizio di security – aggiunge – O, in molti casi, dalla gestione di esclusive complicate. Capita di dover chiedere agli invitati di lasciare i cellulari all’ingresso, anche perché — diritti di immagine a parte — sempre più spesso gli sposi vogliono tutelare la propria privacy e quella degli ospiti. È accaduto di recente ad un matrimonio che ho organizzato a Parigi. Insomma serve consapevolezza per muoversi, ma per me dive o ragazze della porta accanto, vip o persone comuni sono uguali”.
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Nel corso della chiacchierata, Enzo Miccio parla della sua famiglia e di quando ha lasciato il suo paese: “Ufficialmente mi piaceva la moda e volevo farmi strada. Ma la verità è che il mio paese mi stava stretto, soffrivo l’autorità che mio padre esercitava su di me, volevo essere libero e sperimentare ambienti nei quali le mie inclinazioni sessuali non dovessero essere celate. Milano mi appariva come New York. Mi trovai a mio agio in un lampo, tutto era facile: noi venuti dal Sud eravamo immigrati interni pronti a sostenere il cambiamento e a incoraggiarlo. È iniziato tutto da lì”. Ma tornando ai matrimoni, cosa chiedono oggi gli sposi? “Divertimento. Una volta i matrimoni erano una condanna. Adesso, però, è tutto cambiato”. E aggiunge: “C’è stato un momento in cui ci si sposava di meno, ma ora siamo in leggera ripresa. Il Covid e alcune incertezze economiche hanno frenato gli entusiasmi, ma è tornata la voglia di dirsi di sì, soprattutto al Sud”.
Enzo Miccio nel suo libro parte dai matrimoni della sua famiglia: “Proprio perché volevo raccontare qualcosa di più della mia storia, della mia famiglia nella quale mi sono formato al bello. La mia storia professionale è intrecciata alla mia formazione giovanile. Ogni volta che penso ad un matrimonio faccio un tuffo nella mia infanzia”. Nel 2002 è approdato in televisione con il programma “Wedding planner”: “In tv mi hanno cercato e ci sono approdato con passo lieve. Ero geloso del mio lavoro e non ero certo di volermi mettere così allo scoperto. Ma poi ho capito che potevo raccontare cose nuove e svelare un mondo in cambiamento. Io ho inventato una nuova dimensione del matrimonio, che ha rivoluzionato i codici di un evento sociale che ha subito una grande trasformazione”. Poi ci sono le tradizioni che cambiano a seconda delle regioni, al Sud resistono le vecchie tradizioni. “Resistono, ma sono eccezioni. In passato le feste di matrimonio erano lunghe, pesanti, interminabili… sequestri di persona. Ora è cambiato tutto e il ruolo del wedding in questa rivoluzione è rilevante. Non a caso questa attività è esplosa. Ci sono nuovi tempi, nuovi budget e non c’è solo il banchetto. Sul giorno delle nozze si investono emozioni e si concentrano aspettative”.
Non è un problema di budget, assicura il famoso wedding planner: “Dico solo che il matrimonio è l’evento più popolare di tutti, che può calzare a pennello su ogni tipo di tasca. Puoi trovare un abito da 800 oppure da 8.000 euro. Prevedere 300 euro a persona oppure 80 per il ricevimento. Io consiglio sempre di fare una lista delle proprie priorità e desideri. E decidere in cosa spendere di più”. Poi sottolinea: “I fiori costano tanto sempre, ma non conosco molte persone che li comprano tutti i giorni e hanno consapevolezza del loro prezzo. E poi truccatori, parrucchieri, allestitori, fotografi, cineoperatori di livello hanno costi congrui rispetto ad una alta professionalità”. Una cosa non cambia mai: “Le regole sono le stesse da sempre, nulla è cambiato”. Un capitolo a parte lo meritano gli uomini che sono quelli che fanno più errori: “A partire dalla scelta dello smoking che è stato ‘importato’ dagli stranieri. Punto sempre al compromesso: in chiesa un abito classico e al party lo smoking. L’abito blu è quello che preferisco. Il grigio scuro è più da inverno, ma in Italia il 90 per cento dei matrimoni vengono celebrati in estate”. E la sposa? “L’errore in cui una sposa cade più di frequente è innamorarsi di una immagine vista sui social o su una rivista e fermarsi lì”. E conclude dicendo: “L’abito da sposa perfetto è quello che abbia rigore e ti faccia sentire bella. Quelli che io propongo si trasformano con poche mosse studiate. Assumono un diverso dna e una donna romantica, ammantata di pizzo, diventa con un gesto una sirena”.
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17 Settembre 2023, 10:23