Elisabetta Canalis parla della sua vita a Los Angeles con la figlia Skyler Eva e il fidanzato Georgian Cimpeanu, ma anche dei sui esordi in tv, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”. “Mi trovo bene. Da sempre avrei voluto viverci – ammette – poi ci sono riuscita, addirittura mi sono sposata, ho avuto una bambina, ho divorziato e continuo a vivere qui”. In Italia la ritroveremo al cinema nel film “Come far litigare mamma e papà” dove interpreta il ruolo della mamma appariscente a cui mirano i padri dei compagni di classe. “Nella vita privata sono normalissima – assicura -. Gli americani hanno sdoganato l’uscire in pigiama, una tazza di caffè e il cane al guinzaglio. Quando torno a Milano sono attenta pure al bar, qui la mattina esco con mia figlia che sembriamo due pazze. La mia scuola è piena di mamme belle e io tutto sono fuorché appariscente. Ho comprato un pickup tipo furgoncino, accolta tra risate e meraviglia: altro che le mercedes rosa di altre mamme”.
L’ex velina racconta come se la cava nel ruolo di mamma: “Perdo le malefiche comunicazioni della scuola ma in classe c’è una mamma italiana con tre figli, mi affido a lei. Ho un bel gruppetto, con lei e una mamma iraniana”.
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Elisabetta Canalis sulla figlia: “Le ho fatto vivere l’Italia come casa sua”
L’ex velina ha alle spalle il divorzio con l’ex marito Brian Perri, padre di Skyler Eva, nata il 29 settembre 2015. “Non esistono famiglie perfette – spiega – solo quelle che hanno trovato un equilibrio. Fortunato chi ci riesce”. Poi aggiunge: “Noi abbiamo spostato il centro dell’interesse dalla coppia a nostra figlia. C’è armonia, ma è un work in progress, il lavoro di ogni giorno”. Nonostante mamma e figlia abitino a Los Angeles, la showgirl rivela: “Le ho fatto vivere l’Italia come casa sua, sa che quelli sono i posti in cui mamma è cresciuta. Non è un luogo di vacanza ma un luogo che l’aspetta”. “Lei è più fortunata – dice – ha un padre presente e attento. Il mio lavorava fino a tarda sera, l’ho vissuto come una figura autoritaria. Il lavoro di genitore arriva senza istruzioni”. Se non avesse scelto la carriera in tv avrebbe voluto fare la veterinaria: “Ho sempre comunicato più con il mondo animale che con quello umano. Lavoro ancora con i canili. Poi l’interprete, la giornalista. Ma la tv mi ha portato altrove”.
“Gianni Morandi è straordinario, anche mia figlia impazzisce per lui”
Elisabetta Canalis ammette: “I provini mi stressavano, ero timida e imbarazzata, non avevo il talento della sfacciataggine. Qualcuno ha visto cose in me, mi hanno dato le basi, consigli, insegnato a fare la tv”. Lo show di cui è più orgogliosa è il Festival di Sanremo: “Mio nonno era un fan di Celentano, sono crescita con le sue canzoni e mi sono ritrovata con lui che mi guardava fare uno sketch. Ho fatto tutti i programmi che guardavo con i miei genitori”. Poi spende parole di stima e affetto per Gianni Morandi: “E’ straordinario. Mia nonna è morta il giorno prima del mio primo Sanremo, per lei Morandi era quel che Celentano era per mio nonno. La sentivo dall’ospedale. Con Gianni facevamo le prove, a un tratto sparisce, fa una lunga chiacchierata con nonna, che poi mi dice ‘Gianni è un incanto’. Al suo concerto ad Alghero sono andata con mia figlia nel backstage, è impazzita. Tre generazioni di fan tutte per lui”.
Il debutto sul bancone di “Striscia la Notizia” l’ha resa famosa. “Eravamo figlie di Striscia la notizia, con quel carico di ironia e notizie. Da Antonio Ricci ho imparato a verificare, dubitare, ridimensionare”. Ma non è stato sempre facile: “Ballare sul bancone fu un trauma – rivela infine l’ex velina -. Ho sconfitto l’incubo con la pignoleria. Non sono da ballo ma da kickboxing, sport dove scompaiono i limiti di genere: difendi e attacchi”.