Venerdì 17 maggio Elettra Lamborghini ha spento trenta candeline. Un traguardo importante per la “twerking queen” che ha organizzato a Officina Milano un party a tema animalier ispirato al tatuaggio che campeggia sul suo lato B. Come già accaduto in occasione delle sue nozze con il dj e produttore olandese Nick Van De Wall, detto Afrojack, anche stavolta la spumeggiante ereditiera si è affidata all’event creator Giorgia Farina.
Look coordinati per Elettra Lamborghini e Afrojack
La festeggiata ha sfoggiato una tutina nera trasparente con stampa leopardata. Per l’ingresso trionfale al braccio del marito ha aggiunto uno strascico nero di raso con un maxi fiocco sulla schiena. Afrojack ha indossato una tuta animalier di raso. Tutti gli invitati hanno rispettato il dress code “wild”. Tra i presenti, i familiari e gli amici più cari. Spettacolare la torta a sei piani decorata con glasse nere, argento e gialle.
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Giorgia Farina: “Organizzare la tua festa mi ha riempito il cuore di gioia”
“Wild 30. Grazie amici della vostra presenza e grazie Giorgia Farina per aver reso ed organizzato questa festa magnifica”, ha scritto la neo 30enne su Instagram a margine del party. “Tanti auguri ancora, ad una Donna, che ha il potere di trasformare tutto e tutti in magia – ha replicato Giorgia Farina sul suo profilo Instagram – Organizzare la tua festa mi ha riempito il cuore di gioia”.
La “twerking queen” è pronta a diventare mamma
“L’anno prossimo faccio 30 anni, sono una persona noiosissima, esco poco, non bevo, non ho vizi – aveva svelato Elettra Lamborghini lo scorso dicembre nel corso di un’ospitata a “Verissimo” – I miei amici vanno in discoteca, ma a me non va più”. La “twerking queen” si era anche detta pronta a diventare mamma non escludendo l’eventualità di adottare un bambino o una bambina.
“Per me dare amore è la cosa più importante”
“Io sono pronta, ne ho parlato anche con mio marito, lui mi ama ed è d’accordo – ha confessato l’ereditiera – Ho chiesto alle mie sorelline cosa ne pensano di questa mia idea. Io voglio dare amore. Se viene da me, o è un piccolo che adotto è uguale. Soprattutto se è in una situazione sfortunata, lo aiuterei molto volentieri e sarebbe mio figlio. Non mi sento speciale, cerco di essere una donna buona. Per me dare amore è la cosa più importante, se posso aiutare un bambino ad avere una vita migliore”.