05 Febbraio 2021, 12:38
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Nel corso di un intervento al programma radiofonico “I Lunatici”, Eleonora Giorgi parla del suo rapporto con la bellezza, con gli anni che passano e del lifting a cui si è sottoposta due anni fa. L’attrice accenna anche ai problemi con la droga avuti in gioventù.
“Io nasco da una madre e da un padre bellissimi ed ho una sorella più piccola di me di tre anni che è insieme ad Ornella Muti la donna più bella di Roma – racconta Eleonora – La mia bellezza è sempre stata relativa perché c’era la sua bellezza. Vinse il concorso ‘I bimbi belli’ senza partecipare. Lei era quella bella. Bionda platino naturale con le ciglia nere. Io credo di essere stata una ragazza carina, molto riservata, ero la tipica potenziale scrittrice intellettuale. Io e mia sorella dopo pranzo avevamo un sacco di ragazzini sotto casa che venivano a salutarci. Degli ammiratori che ci invitavano a scendere, noi non potevamo”.
“Il nostro mondo ha allungato la vita, ma il fatto è che non si è allungata la vita, ma la vecchiaia – sottolinea la Giorgi – Io provo orrore per il decadimento, e non a finalità seduttive, non ho esitato nel momento in cui mi sono rivista impressionante perché il mio viso aveva acquistato una gravità che non c’entrava niente con il mio animo, mi sono detta che non avevo voglia di svegliarmi la mattina e vedere quella faccia che non era la mia. Così mi sono rifatta la faccia. Ho mantenuto piene di rughe tanto la bocca quanto gli occhi, non l’ho fatto per rendermi appetibile, l’ho fatto perché amo la bellezza e non sopporto la decadenza”.
Due anni, subito dopo il lifting, Eleonora si era presentata tirata a lucido sulla copertina di “Chi”. “Non mi riconoscevo più – aveva dichiarato – Sono una donna vitale e l’immagine non corrispondeva più a quello che sentivo dentro. Avevo il disperato bisogno di somigliarmi il più possibile… Dopo l’operazione mi è preso un colpo! Ero così gonfia che quasi speravo di tornare come ero… Ma poi passati i primi giorni non avevo più dubbi: avevo fatto la scelta giusta. In un attimo mi sono rivista di nuovo bella (…) Le Asl dovrebbero passarlo a chi è depresso (…) Quanto costa? Meno di quanto si pensa”.
“Non mi sono pentita di aver raccontato certe cose, anzi avrei dovuto farlo tanti decenni prima, avrei potuto aiutare molte persone – confessa – Però è cambiato il mondo, oggi è possibile parlarne, trent’anni fa era impossibile farlo, con quello che già dovevo affrontare, macchine del fango, impatti scandalistici, tutte le storie della mia vita, io cerco solo il silenzio, la mia vita è stata uno choc, la mia vita è stata un trauma”.
“La ragione della droga attiene alla mia famiglia – aggiunge – I miei genitori si sono lasciati a 40 anni con cinque figli, a sedici anni, con i fratellini più piccoli, questa roba ti segna. Io ho un trauma che non è riparabile. Il successo che ho avuto mi ha portato solo a perdere Gabriele, il mio primo amore, che è la ragione che mi ha fatto finire in quel modo (…) Io è come se fossi stata costretta a vivere una vita non mia. E infatti il mio libro si chiama ‘Nei panni di un’altra’. Ho vissuto la vita di un’altra. Molto bella, molto interessante, ma la vera Eleonora vive solo negli affetti personali e con i figli”.
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05 Febbraio 2021, 12:38