17 Novembre 2021, 10:49
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E’ un pugno nello stomaco il monologo proposto ieri sera a “Le Iene” da Elena Santarelli. L’ex Letterina ha affiancato per una sera Nicola Savino alla conduzione del programma di Italia1, sostituendo Ornella Vanoni costretta a casa da un forte stato influenzale.
Come se già la malattia del figlio Giacomo (guarito da un tumore, ndr.) non fosse già abbastanza, Elena Santarelli si è ritrovata a dover affrontare il giudizio della gente, in particolare di tante donne, e i sensi di colpa che ad un certo punto le hanno impedito di riappropriarsi dei propri spazi e della propria vita. Il ritorno alla normalità per l’ex Letterina è stato tutt’altro che semplice, come spiega lei stessa nell’intenso monologo.
“Questa sera non vi parlo della malattia di mio figlio ma di come si torna a vivere durante e dopo la malattia – esordisce – Io mi sono vergognata di farlo, ho sentito parole che mi hanno fatto sentire sporca. Tipo ‘ma come fai a lasciare tuo figlio solo?’ Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire a cena con mio marito, persino di andare dal parrucchiere quando ho sentito un’altra donna sussurrare ‘Che ca**o ci fa qui la Santarelli? Io con un figlio malato starei a casa’. E a casa ci tornavo, mi buttavo subito sotto la doccia per pulirmi dallo sporco che mi avevano appiccicato addosso. ‘Fai schifo’, mi dicevo…’Cosa ti è venuto in mente?’ Grattavo via lo smalto appena messo sulle unghie perché mi sentivo male a essermi presa un pezzo di vita per me. Quegli sguardi, quelle parole ti dicono che c’è solo un posto dove puoi stare: al fianco di tuo figlio che si sta ancora curando, quegli sguardi ti proibiscono di essere altro dalla malattia”.
“C’è un’altra cosa che ti impedisce di tornare a vivere: è il senso di colpa per la fortuna che hai avuto perché tante amiche che ho conosciuto in ospedale, mamme come me, oggi non hanno più i loro figli – aggiunge con la voce rotta dall’emozione – E quella fortuna sentivo di non meritarla più di loro. Così ho cercato di nascondere la mia felicità ma quelle mamme mi hanno detto ‘Non ti devi vergognare’. Ed è solo grazie a loro, a Valeria, ad Elena e Valentina, che non mi hanno condannato ma che mi sono state accanto che ho potuto tornare a vivere tutte le mie emozioni e finalmente mi sono liberata. Oggi sono grata che i miei uomini, Giacomo e Bernardo, siano con me. E sono grata di aver imparato questa lezione. Una delle poche che posso insegnare alle mie amiche donne”.
IL MONOLOGO DI ELENA SANTARELLI A “LE IENE” (VIDEO)
“Non sentitevi sporche, non sentitevi in colpa – conclude – Mi sono sentita una madre sbagliata ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi. Non abbiate paura di tornare a vivere”.
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17 Novembre 2021, 10:49