Elena Santarelli e l’ansia per il figlio: "Il tumore potrebbe tornare"

Elena Santarelli e l’ansia per il figlio: “Il tumore potrebbe tornare”

Germana Bevilacqua

Elena Santarelli e l’ansia per il figlio: “Il tumore potrebbe tornare”

| 19/02/2023
Elena Santarelli e l’ansia per il figlio: “Il tumore potrebbe tornare”

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Elena Santarelli in prima fila accanto ai genitori che lottano contro il cancro infantile. La giornata mondiale si celebra in tutto il mondo il 15 febbraio di ogni anno, e per la showgirl è stata l’occasione per tornare a parlare della malattia di suo figlio Giacomo, al quale all’età di 8 anni (nel 2017) è stato diagnosticato un tumore cerebrale. Da allora, l’ex Letterina è ambasciatrice della Fondazione Umberto Veronesi, da anni impegnata con il progetto «Gold for kids» a sostenere concretamente la ricerca in oncologia pediatrica partendo da quel bisogno ancora insoddisfatto di fornire una cura su misura di bambini e adolescenti. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Elena Santarelli racconta la sua esperienza personale e il suo impegno: “Se posso, con la mia esperienza, contribuire a promuovere le loro attività, a sensibilizzare le persone a donare quello che possono, tanto o poco che sia, lo faccio volentieri. Sono ancora pochi i farmaci studiati e testati per curare i bimbi e ragazzi, e ancor meno quelli per le recidive”.

Elena Santarelli e Bernardo Corradi (Foto da Instagram)

Elena Santarelli: “Nella mia vita c’è un prima e un dopo il 30 novembre 2017”

La memoria di Elena Santarelli va ai giorni in cui con il marito, l’ex calciatore Bernardo Corradi, hanno scoperto la malattia del figlio: “Nella nostra famiglia e nella mia vita c’è un prima e un dopo il 30 novembre 2017, la data in cui abbiamo ricevuto la diagnosi di tumore cerebrale di nostro figlio, che allora aveva 8 anni, mentre Greta, sua sorella, era nata da meno di un anno. Giacomo era un bambino come gli altri, sano e sereno, a un certo punto ha iniziato a soffrire di forti mal di testa e vomito a getto, entrambi frequenti. Sentivo che c’era qualcosa che non andava, ma non capivo cosa. La diagnosi ti paralizza, è inevitabile. È sempre uno shock. Terrore, ansia e pure rabbia. Sono reazioni inevitabili, ci passiamo tutti, che vanno però smaltite. E l’aiuto psicologico può aiutare tanto”. Elena Santarelli insiste sull’importanza di agire subito: “Arrivare alla diagnosi è la prima difficoltà. Tutti i genitori cercano di non essere troppo apprensivi, io non mi sono mai preoccupata molto per piccoli traumi tipici dei bambini, per la febbre alta o minimi sintomi. Bisogna essere cauti, senza allarmarsi troppo, ma non bisogna perdere tempo”.
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Elena Santarelli (Foto da Instagram)

“Dopo il tumore è tutto un po’ più bello, godi più a pieno il tempo”

La ‘normalità’ è una meta da raggiungere per tanti malati di cancro. “Il bambino deve poter vivere il più normalmente possibile, è fondamentale – spiega Elena Santarelli – Deve sopportare dolore, terapie, solitudine. È una valanga di sofferenza, sommata alla paura, per lui, per i genitori, per i fratelli. Ogni volta che è possibile fare qualcosa di ‘normale’ è ossigeno, è vita, è una dose di energia per poi riprendere cure, controlli, esami, ospedale”.  Dopo un anno e mezzo di terapie, a maggio 2019, il grande traguardo della fine delle terapie. “Dopo il tumore è tutto un po’ più bello – dice la showgirl – Sia chiaro, nessuno se lo augura e ne avremmo fatto a meno, ma visto che ci è capitato… abbiamo redistribuito le priorità, compreso quali sono i problemi veri. Per il resto ce la si prende meno. Godi più a pieno il tempo. Ma viviamo con tanta serenità, Bernardo in questo è bravissimo, più pratico, mi dice: “Anche attraversando la strada può succedere un dramma, se entri nel tunnel dell’ansia non vivi più’. Oggi siamo qua, viviamo e cerchiamo di farlo bene”.

Elena Santarelli (Foto da Instagram)

“Giacomo sa che il tumore può tornare”

E Giacomo cosa sa? “La verità – confessa Elena Santarelli – Credo sia molto importante che sappia esattamente come stanno le cose. Con i giusti modi gli abbiamo spiegato tutto: sa che cosa ha avuto e sa anche che il tumore può tornare, per questo facciamo i controlli. A volte capita. Anche in questo caso l’aiuto della psicologa è stato prezioso, ci ha guidato in un ‘porto sicuro’. È un ragazzino felice, sereno, non è arrabbiato con la vita. È un simpaticone, ha la battuta facile. Gli insegniamo a pensare con una testa vincente, senza ansie né autocommiserazioni: ha avuto un incidente di percorso bello tosto, lo abbiamo superato e andiamo avanti”.

Pubblicato il 19/02/2023 12:20

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