06 Settembre 2020, 10:06
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Nel 2018 Richard Stamp, 54 anni, di Londra, era in vacanza in Cambogia quando ha scoperto un nodulo al pene. Da mesi non riusciva più ad avere rapporti sessuali con la sua compagna per il forte dolore ma aveva sempre rimandato la visita da un medico. Un giorno, però, la fidanzata – stanca di questa situazione – ha minacciato di lasciarlo e lui si è convinto a farsi controllare. A Stamp è stato diagnosticato un cancro al pene e i medici sono stati costretti ad amputargli l’organo sessuale.
“Se non lo avessi fatto sarei morto – ha raccontato– ma mi pento di non essermi fatto visitare prima. Avrei potuto salvare parte del pene. La mia vita è stata devastata. Io e la mia ex ci siamo lasciati. Quel pene mi aveva dato le cose migliori della mia vita, due bellissimi bambini. E ora sono un disabile in cerca di una soluzione per la ricostruzione. Mi manca quella parte di me. Riesco ad andare con delle donne, ma è stato difficile mostrarsi per come sono ora. Il sesso è strano perché non è coinvolta la penetrazione, ma ad alcune donne non importa. Non avere più il pene mi fa dubitare della mia identità”.
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06 Settembre 2020, 10:06