17 Agosto 2021, 15:26
3' DI LETTURA
Non si placa la polemica nata a seguito del party “white&shining” organizzato da Diletta Leotta per i suoi 30 anni. A far discutere è stata a presenza di alcune ragazze a bordo piscina immortalate con un paralume in testa al momento del taglio della torta. Gli haters della conduttrice siciliana le hanno ribattezzate “donne lampadario” puntando il dito contro la festeggiata per la poca delicatezza mostrata verso l’universo femminile, in un giorno tra l’altro in cui la cronaca raccontava il ritorno dei talebani a Kabul e la preoccupazione per la sorte delle donne afghane.
Tra quanti si sono scagliati contro Diletta Leotta c’è anche Alba Parietti che ha usato parole dure sulle pagine del quotidiano torinese “La Stampa”. “Che Diletta Leotta ci metta la faccia e si prenda la responsabilità della sua scelta – ha tuonato l’opinionista – Si vesta lei da candelabro, si presenti lei in quella dimensione. Non credo che a nessuna donna possa piacere o sembrare dignitoso, anche se pagata, partecipare a una festa vestita da soprammobile, A meno che non sia una rappresentazione artistica e questa non lo era. Era solo cattivo gusto”.
“Diletta è bella, giovane e capace – ha aggiunto – A Sanremo aveva ricordato l’importanza di non trattare le donne come oggetti, ed è vero, solo che le cose bisogna capirle oltre che dirle. Apra qualche giornale ogni tanto, accenda la televisione e cerchi di capire come tutti gli altri, ora più che mai, che ogni singolo individuo, come canta Fiorella Mannoia, ‘ha la sua parte in questa grande scena, ognuno ha i suoi diritti e ognuno ha la sua schiena, siamo il silenzio che resta dopo le parole, siamo la voce che può arrivare dove vuole, siamo il confine della nostra libertà, siamo noi l’umanità, siamo il diritto di cambiare e di ricominciare’. Un paralume in testa non è nulla di questo. Non fa neanche sorridere, è uno sfregio alle donne”.
A spiegare il senso delle “donne lampadario” all’Ansa è Luca Melilli che ha curato il party per i 30 anni di Diletta Leotta: “A inizio festa, quattro eleganti figure femminili dalle parvenze floreali hanno accolto gli ospiti al loro arrivo, danzando sinuosamente sotto il porticato illuminato per l’occasione da una cascata di luci. Delicate nei loro movimenti, fragili come le ballerine di un quadro di Degas, hanno creato un’atmosfera surreale e conferito alla serata uno straordinario tocco di eleganza”.
“Da splendidi fiori – ha proseguito – si sono poi trasformate in dee della luce, giocando e muovendosi con sfere di luce tra gli ospiti, fino a trasformarsi in eleganti donne abat jour, eteree come sculture viventi che hanno accompagnato, con una coreografia a bordo piscina, il taglio della torta di Diletta. La loro esibizione è stata inserita all’interno di un disegno coreografico che ha animato tutti gli spazi della villa, dove erano presenti tra l’altro trapezisti, acrobati e ballerine, per una serata dall’atmosfera vagamente felliniana. L’effetto sparkling della serata è stato raggiunto con due spettacoli ‘dinamici’: un tango sulle note di Lady Gaga e un balletto ispirato agli anni ’70”.
Pubblicato il
17 Agosto 2021, 15:26