“Con mollica o senza?”. E’ questa la frase con la quale Donato De Caprio, salumiere nel centro di Napoli, a pochi passi dal mercato della Pignasecca, è diventato star dei social con oltre 3 milioni di follower. Nei suoi filmati su TikTok prepara ‘a meren’ riprendendosi con lo smartphone mentre farcisce panini per i suoi clienti. Il tormentone lanciato da Donato De Caprio lo ha reso celebre tanto che per riuscire ad entrare nel suo negozio bisogna fare una lunga fila. Alla fine, lui concede a tutti video e foto. Tra i suoi follower, anche la supermodella Bella Hadid.
La presunta omicida era in cura in un centro di igiene mentale
In questi giorni, il salumiere più social d’Italia è balzato alla cronaca per l’atroce morte della madre. Rosa Gigante, 73 anni, è stata uccisa nella sua casa di Pianura, a quanto pare al termine di una lite. Per l’omicidio è stata fermata una vicina di casa, Stefania Russolillo, in cura in un centro di igiene mentale. Secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra Mobile e della Questura di Napoli, Russolillo avrebbe rimproverato alla vittima di averle sottratto la posta in più di un’occasione. Secondo i legali della famiglia, non si tratterebbe invece di una lite per un dispetto ma di un furto sfociato in omicidio, per altro commesso con un complice.
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“Stavo lavorando e ho ricevuto una telefonata da mio figlio”
“Non mi sono fatto un’idea sul perché è successo – ha dichiarato Donato De Caprio in lacrime ospite di “Porta a Porta” – Io stavo lavorando e ho ricevuto una telefonata da mio figlio: ‘La nonna non si sente bene’. Mio figlio non riusciva a parlare. La signora del piano di sotto mi ha detto: ‘Vieni a casa che tua mamma non sta bene’. Mi sono messo sulla moto e sono corso a casa. Mia madre non c’era più. Non ho avuto nemmeno il tempo di vederla né di entrare in casa perché la polizia aveva già sbarrato tutto. Quando ho saputo che era stata la vicina, ho detto: ‘Perché?’. Mia mamma era non vedente certificata, chiusa in casa con le mandate. Apriva solo a me e a mia sorella. La porta non era infranta. La mia domanda è: ‘Come ha fatto ad entrare?’. Con questa vicina non era in confidenza. ‘Buongiorno’, ‘buonasera’ e basta”.
L’avvocato: “Probabilmente questa persona non ha agito da sola”
“Ci sono tantissime ipotesi da accertare e nulla da escludere – gli ha fatto eco il suo avvocato – Ci siamo fatti un’idea basata su diverse testimonianze che abbiamo raccolto. Non possiamo sentenziare mentre ci sono delle indagini in corso, però quello che noi sentiamo di poter dire è che probabilmente questa persona non ha agito da sola o almeno non nella fase omicidiaria e quando in un secondo momento ha tentato di profanare il corpo. Si è tentato di incendiare la salma e forse anche la casa. Sono anni che la famiglia di Donato vive in quel contesto e nulla ha mai fatto pensare sino ad ora che questa persona (la presunta omicida, ndr.) stesse male con la psiche. Però sino ad ora non abbiamo mai visto un documento ufficiale che certifichi che questa persona ha dei disagi mentali”.
“Non ha ucciso solo mia mamma ma tutta la mia famiglia”
Bruno Vespa ha chiesto se il movente potesse essere l’invidia per il successo di Donato De Caprio e il salumiere-tiktoker ha risposto di “no”. “Non ha ucciso solo mia mamma, ha ucciso tutta la mia famiglia”, ha concluso.
