11 Febbraio 2022, 11:51
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Com’è morto Lorenzo Lazzarini? La domanda che attanagliava gli aficionados della serie “Doc – Nelle tue mani”, giunta alla seconda stagione”, ha finalmente una risposta. Dietro la scomparsa del medico del Policlinico Ambrosiano colpito dal Covid durante la prima ondata della pandemia, si celava un segreto custodito con cura dai suoi colleghi. Come un mistero era la frase “cane blu” che Doc & company ripetevano con un mantra.
Per un’ora, i telespettatori sono tornati indietro a marzo del 2020. Il cast ha riprodotto in maniera magistrale il clima che due anni fa si respirava nelle corsie degli ospedali dove medici, infermieri e sanitari cadevano, in una guerra senza armi, contro un nemico invisibile e sconosciuto. Lo stesso Luca Argentero ha ammesso di avere delle difficoltà a rivedersi. “L’ho fatta e faccio fatica a guardarla questa puntata…”, ha scritto su Twitter prima della messa in onda.
Raccontare l’orrore della pandemia poteva rivelarsi un boomerang ma a prevalere è stata la volontà di rendere omaggio a tutti i “cani blu” (medici, infermieri e personale sanitario) che, da veri angeli custodi, hanno trascorso mesi in trincea affrontando turni massacranti. Molti hanno sacrificato le proprie vite per salvare quelle dei pazienti e tenere fede al giuramento di Ippocrate. “Speriamo di essere stati all’altezza, quantomeno rispettosi”, ha scritto “Doc” su Twitter a fine puntata.
Gli sceneggiatori non hanno dimenticato proprio nulla: le sirene delle ambulanze, le bombole d’ossigeno e i caschi che non bastavano per tutti come pure i posti in terapia intensiva, i malati che morivano da soli, i parenti a casa in attesa in attesa di una telefonata e di una buona notizia che per tanti non è arrivata, Giuseppe Conte che irrompe nelle case degli italiani con i suoi dpcm. Per questo il racconto è arrivato al pubblico come un pugno allo stomaco, anche perché l’emergenza non è ancora finita.
Come è morto Lorenzo Lazzarini? Da ieri sera sappiamo che il dottore dall’animo sensibile, che aveva tutta una vita davanti e stava per farsi una famiglia con la collega Giulia Giordano, è scomparso da eroe. Lazzarini, il paziente zero dell’Ambrosiano, colui che ha portato il virus in corsia, era stato ricoverato con una polmonite bilaterale nel suo ospedale dopo che le sue condizioni si erano aggravate. Da medico, non ci ha pensato due volte a chiedere alla specializzanda Carolina di dare la sua bombola alla sua compagna di stanza rimasta senza ossigeno e con una crisi respiratoria in atto (GUARDA IL VIDEO).
Carolina si è ritrovata dinanzi ad una situazione più grande di lei e probabilmente si porterà dietro il senso di colpa per tutta la vita. Il cuore di Lorenzo non ha retto e il giovane e promettente medico si è spento senza che la sua Giulia riuscisse a dirgli addio (GUARDA IL VIDEO). Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero, vuole prendersi le responsabilità di quel gesto. Così nel referto scrive che Lazzarini è morto per defibrillazione atriale.
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“La cosa che fa ancora più male di tutto ciò è che questo non è successo solamente in un film, ma è stata la vita vera. BRIVIDI”, “Stanno raccontando la realtà degli ultimi due anni con una crudezza inaspettata e dolorosa, ma lucida e doverosa. Un grazie a loro, per essere stati il nostro cane blu”, “La verità è che nessun altro attore avrebbe potuto interpretare Lorenzo Lazzarini così magistralmente come Gianmarco Saurino”, “Il suo ultimo sorriso Lorenzo l’ha dedicato alla donna accanto al suo letto, non più di una sconosciuta per lui, ma per la quale ha dato la vita, mettendo il suo essere medico al primo posto anche davanti alla morte”, “Lorenzo che cede la sua bombola di ossigeno. Questa scena è straziante, ti lacera l’anima se pensi che è tutto vero”, “Hanno proprio detto: stasera dovete piangere tutte le lacrime che avete in corpo”, “Questa scena ricorda tutto il dolore che abbiamo affrontato. Che cosa i medici e gli infermieri hanno dovuto affrontare mentre noi eravamo sigillati in casa sperando in un miracolo. E fa male. Tanto male”, “Per tutti coloro che non ce l’hanno fatta. Per chi ha lottato. E per chi ha lottato insieme a loro”, “È morto per dare la vita ad un altro paziente. È morto da eroe”.
“Sembra così assurdo che abbiamo vissuto, che stiamo ancora vivendo tutto questo. ‘Doc – Nelle tue mani’ lo sta raccontando con una potenza così delicata con gli occhi lucidi ed il cuore che va a mille per le forti emozioni”, “Giulia è morta 3 volte: quando Doc non l’ha riconosciuta; quando ha perso il bambino; quando è morto Lorenzo”, “Agghiacciante, doloroso, incomprensibile, ingiusto. Lorenzo è soltanto uno dei millemila cani blu che, in questi ultimi due anni, hanno dato la propria vita per la nostra. E, oggi, il nostro dovere è quello di rendere onore al loro sacrificio. Vacciniamoci”, “Troppo distrutta da questa puntata che resterà una delle più strazianti ma decisamente la mia preferita su tutte. ‘Lazzarini fai il medico, non fare il santo’ le ultime parole che ha sentito Lorenzo ed è quello che è diventato. Addio Lorenzo”, “62 minuti di devastazione totale. Così a gratis”.
“Un episodio che ci lascia senza parole: la drammaticità della pandemia, la solitudine, la sofferenza, la paura e la forza dei medici che non si sono risparmiati e hanno sacrificato tutto per i loro pazienti… Alcuni anche la loro stessa vita. Da brividi”, “’Se ne è andato sapendo di essere amato’, Lorenzo Giulia, meritavate molto di più”, “I cartelli con ‘andrà tutto bene’, le autocertificazioni, le ambulanze, la conta dei morti, ‘non si lascia indietro nessuno’, è tutto così pesante e reale non riesco a smettere di piangere”, “Quello di Lorenzo era un personaggio straordinario. Umanamente valido, professionalmente preparato, e che avrebbe avuto ancora molto da raccontare. Un peccato ENORME. Una cicatrice sul cuore”, “Al di là delle vicende dei personaggi, credo che il modo in cui questa stagione stia raccontando ciò che è successo in quei mesi sia magistrale. Crudo nella sua brutale veridicità, ma magistrale”, “Sacrificarsi per salvare un’altra vita non è da medici, è da eroi”.
“Lorenzo Lazzarini è stato, nel corso della prima stagione, il mio comfort character. Amavo la sua ironia che spesso usava per nascondere una grande sensibilità e un cuore grande. Lo stesso cuore che ha dimostrato salvando quella signora. Davvero un eroe”, “Quando ci viene voglia di urlare a Carolina che è stata una cretina ricordiamoci che è una neolaureata che è stata gettata in reparto senza l’esame di abilitazione. Questo è solo un film, ma queste cose sono successe davvero”, “Il senso di colpa di Gabriel, di Carolina, di DOC, sono sicura rappresenti tutto ciò che hanno provato in questi anni i medici che si sono trovati a dover fare per forza una scelta, andando contro il loro unico credo: salvare TUTTE le vite”, “Tutto il cast è spettacolare, nessuno escluso. Ma vorrei ringraziare questi due ARTISTI: Gianmarco Saurino e Matilde Gioli per le loro interpretazioni impeccabili e da togliere il fiato”
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