Scandalo a Scotland Yard. Il detective antidroga Julian Bennett è accusato di assumere giornalmente sostanze stupefacenti e per questo motivo è finito sotto inchiesta. Ad avallare questa tesi è l’ex convivente. La donna ha raccontato che Bennett era solito fumare marijuana ogni mattina appena sveglio. Ma le canne non sarebbero l’unico vizio del 63enne che sei anni fa attuò una politica di repressione e tolleranza zero nei confronti del consumo e dello spaccio di droghe. L’intransigenza mostrata come giudice di una commissione disciplinare interna gli valse il soprannome di “tagliateste”.
L’ex convivente: “Pensavo fosse uno spacciatore”
L’ex convivente nel suo racconto descrive una persona completamente diversa. Oltre alla canna del buongiorno, Julian Bennett sarebbe stato solito assumere Lsd e funghi allucinogeni e consumare alcol. Di notte, inoltre, spariva per cercare la droga. “Non sapevo che fosse un poliziotto, pensavo fosse uno spacciatore”, ha dichiarato la donna che a un certo punto ha deciso di lasciare quella casa, tra l’altro perennemente in disordine.
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Bennett ha detto “no” a un esame delle urine a sorpresa
Julian Bennett è stato sospeso e dovrà affrontare la commissione disciplinare interna di Scotland Yard e probabilmente anche un processo. Il detective antidroga nega le accuse della sua ex convivente ma di fatto si è rifiutato di sottoporsi a un esame delle urine a sorpresa. In quell’occasione, si è giustificato asserendo di aver assunto una piccolissima quantità di cannabinoidi come terapia per una presunta paresi facciale. In realtà, la cannabis usata a scopo terapeutico lascia tracce diverse nelle urine rispetto a quella utilizzata a scopo “ludico”.