Le dichiarazioni rilasciate agli investigatori da Fabrizio, ex di Jessica
- Per lui la figlia di Anna Corona sarebbe coinvolta nel rapimento della sorellastra
- “Diceva che come aveva sofferto lei, dovevano soffrire gli altri”
- “Quando era fidanzata con me, io riuscivo a tenerla a freno, cosi mi diceva”
Ieri a “Domenica Live” sono state mandate in onda le dichiarazioni rilasciate agli investigatori da Fabrizio, ex fidanzato di Jessica Pulizzi. L’uomo si è detto convinto che Jessica fosse coinvolta nel rapimento della sorellastra Denise Pipitone.
“Jessica disse che come aveva sofferto lei, dovevano soffrire gli altri”
“Prima di quell’occasione dell’11 dicembre 2004 non avevo mai chiesto a Jessica, nonostante le voci che circolavano sul suo conto circa un suo coinvolgimento nella sparizione di Denise, se effettivamente lei avesse a che fare con quel fatto – esordisce Fabrizio – Posso dirvi che allorquando ho visto in televisione Piera Maggio più volte lanciare appelli per ritrovare sua figlia Denise e poi si è saputo che il padre vero della bambina era Pietro Pulizzi, padre di Jessica, il sospetto che quest’ultima avesse portato a compimento tale efferato atto è stato più forte di me. Jessica mi disse: ‘Così come ho sofferto io, adesso soffrono gli altri’. Ho insistito per sapere se lei avesse a che fare con la scomparsa di Denise, ma lei mi rispondeva in maniera evasiva”.
“In tre anni ho imparato a capire quando mi mentiva”
“Quando ci siamo fermati, io ho detto la frase che mi avete fatto ascoltare pocanzi – prosegue – Non so specificare perché ho esordito in quella maniera: ‘Se ora v’ammazzo a tutti…è per errore ci l’ammazzasti a chidda?’. Anche adesso non riesco a chiarirla. Ricordo però dal tono in cui mi disse la frase cui sopra e dalla maniera evasiva in cui mi rispondeva, ho avuto la sensazione netta che era stata lei a commettere quel gesto criminoso. In tre anni di assidua frequentazione ho imparato a conoscerla e a capire quando mi diceva le bugie. In questa occasione è stata quella la mia sensazione”.
“Mi diceva che riuscivo a non farle commettere fesserie”
“Mi ribadiva il fatto che quando lei era fidanzata con me, io riuscivo a tenerla a freno e a farla desistere dal commettere fesserie – conclude l’uomo – A questo punto si metteva a piangere e in lacrime mi diceva che da quando l’avevo lasciata non ci stava più con la testa e non capiva quello che faceva. Dalle sue parole e da quelle lacrime, ho avuto paura e sconcerto avvertendo che era una specie di confessione in merito al suo diretto coinvolgimento nella scomparsa di Denise Pipitone. Pur non ammettendolo chiaramente, dall’intesa che c’era fra noi ho intuito che lei aveva effettivamente commesso qualcosa di grave nei riguardi della bambina”.