La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per Fedez in riferimento alla denuncia presentata dall’associazione “Pro territorio e cittadini onlus” per vilipendio delle forze armate dello Stato. Il rapper di Rozzano aveva definito i carabinieri “infami e figli di cane” in uno dei suoi brani. La richiesta di archiviazione è stata avanzata in quanto il brano “non ha i connotati del vilipendio ma solo quelli, penalmente irrilevanti, della critica aspra, della provocazione e della ricerca spasmodica della notorietà”.
Rita Dalla Chiesa: “Per me l’Arma non può essere toccata in nessun modo”
Nelle scorse ore, a bacchettare Fedez è intervenuta Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia a Palermo il 3 settembre di 40 anni fa. ”Per me i carabinieri non possono essere toccati in nessun modo – ha dichiarato la conduttrice – E’ qualcosa che mi fa male sentire usare quei termini. Ma è vero che fa parte del linguaggio della musica rap, in tutto il mondo e non solo in Italia. Si tratta di un linguaggio giovanile che possiamo accettare o meno, io non lo accetto ma io non sono giovane. Insomma non mi scandalizzo più di tanto”.
“Forse basterebbe che Fedez chiedesse scusa ai Carabinieri”
”A me piacciono le canzoni di Fedez – ha aggiunto – forse quelle parole fanno parte di un pezzo della sua vita in cui neanche si rendeva conto di quello che stava cantando. I ragazzi nelle canzoni dicono a volte cose terribili. Forse basterebbe che lui chiedesse scusa ai Carabinieri, dicesse che non voleva offenderli”. Rita Dalla Chiesa è uno dei volti noti e nuovi di Forza Italia alle prossime elezioni del 25 settembre.
Cosa dice la richiesta di archiviazione
“Si tratta dunque di valutare se e come l’espressione infami sia una denigrazione (e dunque un vilipendio) o una provocazione aspra, inopportuna, ma scriminata dal diritto dì critica ex art. 51 cp – sottolinea il procuratore Francesco Cajani nella richiesta di archiviazione – La valutazione del contesto complessivo dell’album, del brano e dell’atteggiamento (ancorché ‘costruito ad arte’ del personaggio Fedez) fanno propendere per la seconda ipotesi. Invero, è notorio che la musica rap (o anche trap) presenta molte analogie rispetto ai tipici brani trap statunitensi: basti pensare ai numerosi riferimenti alla droga nei primi testi di Sfera Ebbasta e di Achille Lauro”.
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“Non intendiamo sminuire l’espressione di Fedez”
“In sostanza – si legge – il personaggio è legato a doppio filo alla sua appartenenza ad una ‘figura’ che possiamo definire ‘maledetta’ e da essa e con essa esprime la propria esistenza costruita su eccessi e provocazioni. Non è questo un tentativo di sminuire o vedere in diversa (favorevole) luce l’espressione di Fedez, ma è un’analisi prettamente giuridica e giuridico-sociologica che si fonda su due aspetti: l’appartenenza ad una ‘costruzione artefatta’ del personaggio, indipendentemente da ciò che egli pensi o faccia nella propria vita privata; la necessità di ‘pubblicità’ o di ‘notorietà’ all’interno di una costellazione di migliaia di rapper con l’unico fine di emergere dall’anonimato”.
Il firmatario della denuncia vuole opporsi all’archiviazione
Roberto Colasanti, colonnello in congedo dell’Arma dei carabinieri e firmatario della denuncia in rappresentanza dell’associazione “Pro territorio e cittadini onlus”, ha fatto sapere di avere intenzione di opporsi. “Per la Procura della repubblica di Milano la canzone di Fedez ‘Tu come li chiami’, che definisce i carabinieri infami e figli di cani, non integra il reato di vilipendio delle forze armate – ha dichiarato all’Adnkronos – Quanto appreso, oltre a rammaricarci profondamente, desta enorme preoccupazione poiché, qualora tale interpretazione venisse avvallata anche dal giudice per le indagini preliminari, significherebbe riconoscere delle aree di impunità che non appaiono tollerabili in uno stato di diritto. Per tale ragione e per rispetto dei carabinieri caduti nell’adempimento del dovere e delle sofferenze che tuttora patiscono gli orfani e i loro familiari ci opporremo all’archiviazione”. Fedez non ha commentato la vicenda.