Per Daniele Scardina c’è una vita prima e una dopo il 28 febbraio 2023, giorno in cui la sua luce si è spenta a causa di un’emorragia cerebrale a causa della quale ha rischiato la vita. King Toretto, questo lo pseudonimo con cui ha scalato le vette della boxe mondiale, racconta la sua storia dentro e fuori dal ring in un libro uscito martedì 21 gennaio. L’ex pugile ha rilasciato un’intervista a “Chi” in cui è tornato indietro con la memoria al giorno in cui è crollato a terra dopo un allenamento in palestra. Dopo aver un delicato intervento chirurgico alla testa, Daniele Scardina è rimasto in coma per un mese e mezzo e ha trascorso dieci mesi in ospedale. Poi il ritorno a casa, a Rozzano, e una lunghissima riabilitazione. “C’erano mia madre, mio fratello, i miei amici, che sono famiglia – ricorda King Toretto – Ho voluto vivere, risvegliarmi, ho voluto tornare a ogni costo. Ho combattuto dentro quel buio della mia anima con i denti, con la punta dei capelli, con i lobi delle orecchie, ho combattuto con ogni fibra che avevo, che ho”.
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“Sono entrato in sala operatoria morto e ne sono uscito vivo”
L’ex pugile ha una convinzione: “Dio mi ha aiutato”. “Quando mi sono risvegliato non avevo il movimento, la memoria, non avevo la parola, ho dovuto imparare di nuovo tutto, tutto quanto – spiega – Non riuscivo a parlare, a ridere, a piangere, ancora adesso non sempre mi escono le lacrime (…) Ho dovuto anche re-imparare a mangiare. E mia mamma prima che i medici glielo permettessero, mamma mi ha portato da mangiare, delle polpette piccole piccole, le mie preferite, e mi diceva: ‘Mastica, mastica piano’. E poi mio fratello, Giovanni, quando ho riaperto gli occhi ho trovato i suoi occhi, mi ha detto: ‘Tranquillo che usciamo anche da questa’. È bellissimo tornare alla vita, la vita è magia, quanto capisci quali sono le cose importanti… La vita è importante, poi tutto il resto si può sistemare”.
I medici reputano un miracolo il fatto che Daniele Scardina sia ancora qui. “Sono entrato in sala operatoria morto e ne sono uscito vivo. Per i medici dovevo morire, però sono qua e sono qua per di più con la testa che funziona”, sottolinea King Toretto. In circostanze come questa la forza e la determinazione possono fare la differenza. “O sei forte oppure… sei forte, questo l’ho imparato qui a Rozzano, da piccolo – dice – Prima sognavo di essere il campione del mondo, il re della boxe, il più forte e il più grande. Ora il mio sogno è quello di tornare a camminare. Ci sto riuscendo, piano, piano”.
“Sto combattendo l’incontro più importante, ecco a cosa penso quando vado a dormire”
Daniele Scardina racconta la sua giornata tipo: “Mi alzo, prego, faccio colazione – sono goloso, brioche – poi mi alleno, o al San Raffaele o a casa, sempre, tutte le mattine e come sempre, come tutti, quando devi cominciare dici: ‘Uffa’. È dura. Poi, però, appena fai il primo movimento si accende la luce. Ehi, comunque, il giorno dopo è uguale, devi tornare a convincere il tuo corpo (…) Quel fuoco che portavo sul ring è ancora e sempre con me, dagli allenamenti sono passato alla riabilitazione e questo mio corpo perfetto (a suo modo ora) mi aiuta”. “Quando combattevo e vincevo tutti i match, ero al settimo cielo – aggiunge – Conquistare un titolo è una sensazione unica. Adesso, quando ci penso è un sollievo, l’ho avuto, è stata parte della mia vita. E ora sto combattendo l’incontro più importante. Quando vado a dormire penso a che devo rimettermi in piedi, quando mi sveglio penso che devo rimettermi in piedi”.
Daniele Scardina: “Con Diletta Leotta è stato un amore vero e importante”
Quello che è successo a Daniele Scardina ha in parte a che fare con la boxe. L’ex pugile è anche convinto “che è tutto parte di un processo, è parte di tutto quello che devo e dovevo passare”. “Le cose importanti sono la vita, Dio, la famiglia, gli amici, l’amore – afferma – Con i soldi non ci fai niente. Grazie a Dio sono qua, a tutto il resto c’è rimedio”. King Toretto spende belle parole per la sua ex fidanzata Diletta Leotta: “All’epoca io ero il più vincente e lei la più bella, ma noi due non abbiamo parlato di noi, non abbiamo mai ‘usato’ la nostra relazione, è stato un amore vero e importante. Le storie finiscono, resta il bene. Se ho voglia di innamorarmi? Magari, volentieri, super volentieri. Se ci pensa, adesso inizia il mio futuro”. Daniele Scardina dichiara di non aver mai provato rabbia per quello che gli è successo. “Forse mia madre o mio fratello lo sono stati – azzarda – ma lo deve chiedere a loro. Ma io ho voluto vivere, risvegliarmi, ho voluto tornare a ogni costo. Se sono troppo giovane per quello che mi è capitato? Non c’è età per non morire”, conclude il 32enne.
