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Daniele Scardina, la prima intervista dopo il malore: “Senza Dio sarei morto”

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07 Maggio 2024, 17:46

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“Senza Dio sarei morto”. Daniele Scardina ha concesso un’intervista a Davide De Zan per “SportMediaset”. Dopo il malore del 28 febbraio 2023, il coma, l’intervento chirurgico alla testa, i dieci mesi in ospedale, King Toretto vuole dire a tutti che sta affrontando con coraggio il suo match più difficile. La voglia di vincere è la stessa di un tempo, quando combatteva su un ring. Ad accompagnarlo nella sua seconda vita sono mamma Mariella, il fratello Giovanni, i nipotini e gli amici più cari.

Daniele Scardina con la madre Mariella (Foto da video)

“Vorrei tornare a camminare e muovermi come prima e regalare un viaggio alla mia famiglia”

“Devo ringraziare tutti coloro che mi stanno vicino, amici e non, in questo percorso che mi è capitato – dice il campione di pugilato ai microfoni di “SportMediaset” – È stato molto bello tornare a respirare l’aria di casa. È stato emozionante. Sono riuscito a vivermi il Natale con la mia famiglia. Com’è la mia giornata? Mi sveglio la mattina, faccio colazione, mi alleno, faccio fisioterapia, poi riposo, pranzo e poi mi rialleno. Se potessi esprimere un desiderio, vorrei tornare a camminare e muovermi come prima e regalare un viaggio alla mia famiglia. Mi piacerebbe andare a Formentera. Grazie a tutti per essermi stati vicino. Vi amo”.

Daniele Scardina (Foto da video)

Daniele Scardina ha un legame simbiotico con la madre

Nato a Rozzano, nella periferia milanese, Daniele Scardina ha 32 anni ed è figlio di genitori separati. “Mia madre è il mio eroe – dichiarò tre anni fa a “Verissimo” – cerco di assomigliarle, di prendere spunto da lei perché nei momenti più difficili ha sempre tirato fuori la sua parte migliore. La stessa cosa cerco di fare io nei momenti difficili: tirare fuori il meglio di me”.
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Daniele Scardina con la madre Mariella (Foto da video)

La fede incrollabile del pugile

King Toretto è profondamente credente: “Devo ringraziare Dio per tutto quello che ho – svelò a Silvia Toffanin – Ognuno di noi ha un dono di Dio, basta solo cercarlo dentro di sé. A me ha regalato la boxe, il cammino per essere un simbolo di speranza per i giovani: se ci credi, ce la puoi fare. Da bambino sapevo che dovevo diventare grande in qualcosa. Ancora non esisteva la boxe nella mia vita. Poi il Signore mi ha messo sul cammino questo dono e lo stiamo cavalcando alla grande”.

Daniele Scardina con il fratello Giovanni (Foto da video)

Il malore e la lunga battaglia per la vita

Dio gli ha salvato la vita anche quando poco più di un anno fa è crollato a terra dopo un allenamento di boxe. Trasportato d’urgenza all’Humanitas di Rozzano, è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento alla testa. Il peggio è passato ma la sua battaglia non è ancora finita.

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07 Maggio 2024, 17:46

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