20 Agosto 2023, 07:16
3' DI LETTURA
Vittorio Feltri dice la sua sul caso Segre-Seymandi in un editoriale pubblicato su “Libero”, quotidiano che lascerà tra qualche giorno per tornare per la terza volta a “Il Giornale”. Per Vittorio Feltri quanto accaduto nella Torino bene è la dimostrazione lampante che le corna sono un tema universale.
“Alzi la mano chi non ha mai tradito la morosa oppure il o la coniuge – dice – Non vedo dita fuori dalle tasche. La carne è notoriamente debole, figuriamoci il pis*llo o generi affini. Pertanto quasi nessuno si è scandalizzato di quanto successo tra Cristina Seymandi, donna affascinante, e Massimo Segre, imprenditore danaroso. I due erano strafidanzati al punto che erano in procinto di sposarsi (…) I mezzi di comunicazione colgono la palla al balzo e avviano una discussione pubblica sulla faccenda. Della quale si occupano ancora tutti i media. Un battibecco infinito su chi dei due abbia torto e su chi abbia ragione. Madame minaccia querele per diffamazione, l’ex fidanzato viceversa afferma che documentare la verità sia un’opera legittima. Probabilmente il litigio finirà in tribunale”.
“Intanto ferve il dibattito non solo sui quotidiani, ma anche e soprattutto sugli schermi televisivi – aggiunge – Uno scandalo unico nel suo genere al quale partecipa il popolo intero, compresa la casalinga di Voghera. Probabilmente andremo avanti un po’ con questa menata che appassiona corn*ti e cornificati, divisi tra chi sta dalla parte di lui e chi dalla parte di lei. Io non vorrei sbilanciarmi, ma osservo che è peggio tradire alla vigilia delle nozze che consentire al tradito di sfogare la propria amarezza. Il fatto che Segre abbia scelto un raduno di amici e conoscenti per vuotare il sacco mi sembra un atto di coraggio. È meglio ammettere di essere corn*to che farsi sfottere dai conoscenti per non avere la testa liscia. Infine vorrei dire che l’infedeltà è praticata da tutti, più o meno. E non è il caso di farne una tragedia. Ridiamoci su e se proprio cambiamo fidanzata, sappiamo che la musica non cambierà”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Nel frattempo ieri, dal Vietnam dove si trova in vacanza, Cristina Seymandi ha risposto piccata ad un articolo uscito su “La Stampa”. Secondo il quotidiano torinese, la sposa mancata avrebbe preso settecentomila euro da un conto condiviso “senza dirlo al compagno e li avrebbe girati su un suo conto postale personale”. “Il presunto trasferimento di denaro per 700.000 euro dal conto corrente cointestato Seymandi/Segre, disposto – secondo le ricostruzioni giornalistiche – dalla sottoscritta in realtà venne effettuato nel marzo 2023 (ben oltre 4 mesi prima della serata del 27 luglio nella quale di fatto si interruppe la nostra convivenza), e Massimo Segre era perfettamente a conoscenza di questo trasferimento di denaro e delle finalità dello stesso, rientranti nell’ambito di normali rapporti patrimoniali tra le parti – precisa Cristina Seymandi – Lo sapeva perfettamente al punto che lui lo aveva espressamente autorizzato, e che nessun esposto per appropriazione indebita od altro illecito di questo tipo è stato aperto a mio carico (…) Evidentemente le notizie arrivate e diffuse ai mass-media – una volta di più – sono parte della campagna di diffamazione e delegittimazione in corso ai miei danni. Ecco perché ho dato mandato al mio team legale di tutelarmi in ogni sede”.
Pubblicato il
20 Agosto 2023, 07:16