Cristina Marino, moglie di Luca Argentero e mamma di Nina Speranza e Noé Roberto, è stata ospite della seconda stagione di “Mamma Dilettante”, il podcast condotto da Diletta Leotta. Cristina Marino e Luca Argentero hanno vissuto cinque anni da fidanzatini prima di diventare genitori della loro primogenita che oggi ha 3 anni. “Nina è nata durante il lockdown – ha raccontato l’attrice e influencer di fitness – In quel momento storico la gravidanza per me è stata magica. Abbiamo una casa in Umbria, era un contesto bucolico, c’ero io con la pancia. In più pure a Pasqua ha fatto caldo, solitamente piove sempre. Sono stati dei mesi bellissimi, Luca faceva l’orto, io andavo in giro con i cesti con la frutta. Dopo la nascita di Nina, siamo rimasti là per nove mesi. Eravamo solo noi tre. Mentre Noé è nato in un momento di vita normale e io ho un po’ più patito. È nato nell’onda di Luca che stava girando. Una vita ordinaria, attiva, con una sorella che è impegnativa”.

“Nina non sembra una bambina di tre anni, fa domande scomode”

“Quando mi hanno detto che Nina era femmina, ho detto: ‘Non è possibile’ – ha svelato Cristina Marino – Ero convinta di essere incinta di un maschio, anche mio padre lo pensava. Invece poi mi sono appassionata al mondo femminile. Riscopri anche delle tue cose, mi rivedo molto in lei. Quando andiamo in giro, mi sembra di essere con un’amica. È molto celebrale, ipersensibile, fa un sacco di domande scomode a cui è difficile dare delle risposte. Se le dici una cavolata, lo capisce. Non sembra una bambina di tre anni, fa dei discorsi molto adulti. Noé è maschio, è fisico, ce l’ho sempre in braccio, fa casino, è irruento. Nina è molto legata a suo padre, sono una coppia di fatto, si amano molto”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

“Luca è diventato papà in un momento giusto della sua vita”

“Credo che Luca sia diventato papà in un momento giusto della sua vita – ha confidato la mamma bis – Un po’ per il lavoro che fa, un po’ per la vita che fa, è un uomo che ha vissuto. Io avrei voluto fare un figlio anche prima. Nina è arrivata in un momento giusto perché sono felice che io e Luca, prima di essere genitori, siamo stati una coppia. Secondo me, quello fa tanto la differenza. È importante avere quel ricordo di cosa siamo io e lui a prescindere dalla nostra famiglia. Io e lui eravamo una famiglia a prescindere dai nostri figli. I nostri figli sono stati il coronamento di un amore. Mi hanno reso un po’ più sensibile, prima di loro ero un po’ più istintiva. Oggi tollero molto poco la superficialità. Se dedico del tempo che non sia per loro deve avere un senso. Altrimenti nulla ha più senso che stare con loro”.

“Una sera sono andata a cena a casa di Luca e non sono mai più andata via”

Cristina Marino è tornata indietro con la memoria al primo incontro con il marito: “Ci siamo conosciuti sotto una palma, a Santo Domingo, dove giravamo un film. Io dovevo partire, alle 12 mi chiamano per dirmi che avevano sbagliato il volo. La sera arrivava Luca, quindi non ci saremmo mai neanche incontrati. Siamo finiti a cena insieme, non è successo niente ma è scattata una miccia. Un colpo di fulmine! Da maschio alfa, mi ha corteggiato (…) Siamo andati a cena fuori dopo 10 giorni che c’eravamo visti solo una volta”. “Io avevo una base romana – ha aggiunto – sono andata a casa sua a cena e non sono mai più andata via. Dalla prima volta che sono entrata in casa sua, abbiamo iniziato una storia, una convivenza. Luca ha un’autenticità, un modo di stare al mondo che mi piace moltissimo. Siamo molto amici. Quando l’ho conosciuto, ho pensato che avrei voluto stare con lui per sempre. È un compagno di viaggio a tutti gli effetti, mi diverto proprio. A me piace litigare, a lui no. Un po’ ci compensiamo. Lui è un permaloso, per lui le parole hanno un peso, si offende”.

“Quando è arrivato Noé, era mancato da poco mio papà”

Luca Argentero è più grande di lei di 13 anni. “Io sono sempre stata attratta dagli uomini un po’ più grandi – ha ammesso Cristina Marino – Quando Luca mi ha conosciuta, avevo 24 anni. I miei genitori non erano felicissimi per una serie di cose. Nessun uomo aveva dormito in casa mia prima di Luca. Mio papà era un siculo doc, molto geloso. Luca gli piacque subito e alla prima cena gli chiese: ‘Ti fermi a dormire?’. Sono una fan degli uomini più adulti, a livello di protezione, di vissuto (…) Noè è arrivato in un momento della mia vita molto complicato, era mancato da poco mio papà. Il suo nome significa ‘conforto’ e lui in quel momento della mia vita è stato l’unico conforto. I miei bimbi per me sono stati la salvezza, hanno il potere di rendere felici anche i momenti che non lo sono”.