Costanzo contro Mediaset e Piersilvio Berlusconi: “Un po’ di rispetto, no?”

07 Luglio 2021, 14:24

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Il conduttore e giornalista 82enne non le manda a dire

• La polemica dopo la presentazione dei palinsesti: “Non mi hanno nominato”
• Costanzo ricorda che il suo show festeggia 40 anni
• Poi l’affondo: “Sono l’unico vivente”

Alla presentazione dei palinsesti 2021/2022 delle reti Mediaset si è registrato un grande assente: Maurizio Costanzo. Nell’illustrare l’offerta televisiva del Biscione per i prossimi mesi, Piersilvio Berlusconi ha dimenticato di fare il nome del giornalista e conduttore 82enne. Una svista che ha ferito il diretto interessato che, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”, non le manda di certo a dire.

“Il mio programma non è stato nominato”

“Ho avuto l’impressione di aver interrotto il programma perché alla presentazione dei palinsesti di Mediaset non è stato neanche nominato – sottolinea – Mi dispiace perché in autunno festeggerò il quarantesimo anno del Maurizio Costanzo show”.

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“Un po’ di rispetto”

Costanzo coglie l’occasione per ricordare all’azienda e al suo vice presidente e amministratore delegato che “un po’ di anni fa”, a Mediaset, “furono cinque le persone a essere chiamate: Mike Bongiorno, Corrado, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello e io. Sono l’unico vivente, un po’ di rispetto, no?”.

Un nuovo programma in Rai

Oltre al “Maurizio Costanzo Show”, su Canale 5, tornerà in seconda serata anche “L’Intervista”. Alla fine dell’estate, invece, il giornalista debutterà su Rai3 con “Io li conoscevo bene”, un programma ideato insieme a Pino Strabioli. Quattro serate monografiche dedicate ad altrettanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura: Carmelo Bene, Marcello Mastroianni, Enrico Vaime e Paolo Villaggio.

Il sogno di intervistare Mourinho

A partire dal 27 settembre, Costanzo riprenderà le redini di “S’è fatta notte, in onda su RaiUno. Nominato di recente consulente per la comunicazione della Roma, Maurizio Costanzo sogna di portare al teatro Parioli il neo allenatore giallorosso Josè Mourinho. “Vent’anni fa intervistai Capello, le tradizioni si rispettano”, dice.