L’ex re dei paparazzi non riesce a digerire l’ultimo arresto
- Il legale: “Gravissima ingiustizia, l’hanno portato via in otto”
- “Corona è fuori dal carcere perchè il provvedimento era sbagliato”
- Barbara D’Urso: “Fabrizio deve mettere da parte la rabbia”
Tornato agli arresti domiciliari, Fabrizio Corona non può più sbagliare né ripetere gli errori del passato. Riuscirà a non farsi sopraffare dalla rabbia? L’interrogativo è d’obbligo dal momento che, come svela il suo legale Ivano Chiesa a “Pomeriggio Cinque”, l’ex re dei paparazzi è “arrabbiato come una bestia”.
“Corona non doveva andare in carcere”
“Fabrizio è tornato a casa, siamo tutti contenti. Ma è bene precisarlo: è tornato a casa perché non doveva andare in carcere – puntualizza l’avvocato ai microfoni del programma di Barbara D’Urso – Quella che è stata pronunciata non è un’impugnazione, è un provvedimento di sospensione dell’esecuzione del provvedimento precedente. Una cosa che succede rarissime volte, nella mia carriera è la seconda volta che la vedo. Succede quando il provvedimento di cui viene disposta la sospensione è macroscopicamente sbagliato. Fabrizio era a casa per motivi di salute e il provvedimento sosteneva che fosse guarito e che potesse tornare in carcere quando i medici scrivevano esattamente l’opposto”.
“Onore a quelli che hanno avuto il coraggio di dire che il provvedimento era sbagliato”
“Per questo Fabrizio è impazzito e ha dato di matto – spiega Ivano Chiesa – Per questo si è tagliato e per questo io mi sono arrabbiato come una bestia. Sapevo che stava subendo una gravissima ingiustizia perché il magistrato che ha scritto quel provvedimento ha clamorosamente sbagliato. Onore a quelli che hanno avuto il coraggio di dire che era sbagliato. E’ chiaro che sei devi giudicare un caso complicatissimo puoi sbagliare, siamo essere umani. Ma se devi giudicare se un essere umano è in condizioni di compatibilità o no col carcere, ti devi basare sulle relazioni mediche, non puoi scrivere quello che vuoi tu”.
“Per Fabrizio l’arresto è una botta difficile da digerire”
“Come sta Fabrizio? Sicuramente meglio dal punto di vista fisico – svela il legale di Corona – Dal punto di vista psichico, questa è una botta non tanto facile da digerire. E’ arrabbiato come una bestia perché comunque quello che è successo in questi 35 giorni è difficile da digerire. L’hanno portato via di notte in otto (per trasferirlo dall’ospedale Niguarda al carcere di Monza, ndr.), come se fosse un narcotrafficante o un terrorista. Io l’ho visto, io c’ero, non va bene così. L’ho definita esibizione muscolare dello Stato, l’hanno buttato in una cella senza acqua calda e senza riscaldamento. Quella sera, quando sono tornato a casa, ero sotto choc perché quell’uomo lì ormai è anche un mio amico, era dimagrito di dieci chili e non stava in piedi”.
Barbara D’Urso: “In questo momento deve mettere da parte la rabbia”
“E’ comprensibilissimo che sia arrabbiato – commenta Barbara D’Urso – ma in questo momento deve mettere da parte la rabbia, stare lì agli arresti domiciliari soprattutto perché ha una mamma che ha sofferto tantissimo e questa mamma deve vedere un Fabrizio Corona che si cura come è giusto che sia e che mette la rabbia da parte e si sfogherà più in là. In questo momento deve stare tranquillo”.
LEGGI ANCHE: Corona, l’avvocato all’attacco: “Questi 30 giorni non possono essere dimenticati”