La contrapposizione giornalisti-scienziati non piace al virologo
- “Non ce l’ho con i giornalisti ma…”
- La replica di Veronica Gentili
- Galli: “In tv né per denaro né per gloria”
A “Controcorrente”, il nuovo talk show di Rete 4 che ha debuttato lunedì scorso, vengono messi in contrapposizione virologi e giornalisti, come fossero avversari in una partita di calcio. “Vi racconteremo quelle che sono le dinamiche dietro il talk, vedremo inscenato il dibattito tra virologi e giornalisti. Li vedremo sfidarsi, diciamo così”, annuncia la conduttrice Veronica Gentili. Questa impostazione non piace a Massimo Galli, ospite in collegamento. Il direttore dell’ospedale Sacco di Milano lo fa subito presente.
“Non ce l’ho con i giornalisti”
“Premetto che questa cosa di questa sera, da 0 a 100 mi piace -2 – esordisce – Questa cosa delle squadre, francamente, avessi ben capito che c’era, vi avrei detto che non venivo perchè è esattamente quello che la comunicazione in generale ha fatto in questo arco di tempo contribuendo parecchio alla confusione e a mettere sullo stesso piano posizioni molto diverse che sul piano scientifico hanno contenuti diversi”.
“Dopodiché è evidente, l’avete appena fatta vedere: la passerella dei miei colleghi che ne hanno dette di tutti i colori – aggiunge – Io credo di essere rimasto coerente non alle mie idee, ma alle informazioni disponibili sul piano scientifico e quindi alla loro trasmissione nella maniera più chiara possibile. Ho visto Sallusti che scuoteva la testa, non ce l’ho con i giornalisti ma questo discorso del derby…”.
La replica di Veronica Gentili
Immediata la replica di Veronica Gentili: “Professore, glielo spiego io questo discorso del derby e secondo me il suo atteggiamento è sbagliato. Questo serve a spiegare come la scienza si sia in qualche modo incistata e si sia cristallizzata un’immagine sbagliata di questo derby. Onestamente non miriamo a ghettizzare gli scienziati, dopo un anno e mezzo che partecipa alle nostre trasmissioni credo che lei lo sappia meglio di chiunque altro”.
“Non vengo in tv né per denaro né per gloria”
“Io non vengo a parlare in tv né per denaro né per particolare gloria e ormai respingo 9 su 10 delle richieste che ricevo – precisa Galli – Domani c’è l’anniversario di un non fausto evento. Il 27 luglio dell’anno scorso al Senato ci fu una riunione con alcuni illustri politici e diverse figure di ambito sanitario e scientifico: vennero affermate cose relative alla terza ondata e alla morte clinica della malattia. Ci sono stati 92mila morti da settembre a oggi di cui qualcuno qualche responsabilità locale ce l’ha. Quindi facciamola finita con i paragoni tra gli scienziati. Ci sono quelli che hanno detto cose che si sono purtroppo avverate e ci sono quelli che hanno detto altro”.