08 Febbraio 2013, 06:56
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“Condono tombale” è il titolo della nuova puntata di Servizio Pubblico, il talk show politico di Michele Santoro in onda nella prima serata di giovedì sette febbraio. La scelta di Santoro è evidente: citare l’ultimo exploit-slogan tirato fuori dal “cilindro” da Silvio Berlusconi.
“Caro Grillo è bastato un servizio di Giulia Innocenzi sui debiti del comune di Parma per farti vedere le stelle, più di quante tu ne veda normalmente – sono queste le parole con cui Michele Santoro apre la trasmissione – La tua forza è la satira ma nella satira succede, spesso, che le persone che critichi facciano parte dello stesso film. Sai che ti dico caro Beppe? Facciamo tutti parte dello stesso film, ma io a questo punto ne esco’’- ha continuato Santoro. Il giornalista, nel consueto cappello introduttivo, ha risposto per le rime al leader del Movimento Cinque Stelle che, nei giorni scorsi, aveva apertamente contestato il montaggio dell’intervista realizzata proprio al sindaco di Parma in cui Grillo si era spinto ad auspicare la chiusura della rete della Telecom. – “Voglio capire che idea hai di comunità, se c’è posto soltanto per te e i tuoi seguaci. La mia arma fondamentale in questa campagna sarà il voto che, senza rabbia e con ponderazione, io darò” – ha concluso Santoro. Non manca, inoltre, un attacco diretto a Grillo: ‘’Sei contro il capitalismo e infatti grazie alle tue battaglie contro il capitalismo non hai mai guadagnato niente e sei costretto a vivere nei cartoni assieme al tuo fratellino Casaleggio”.
Questa sera, a confrontarsi nel salotto di Servizio Pubblico, sono intervenuti il governatore della Puglia Nichi Vendola, Giorgia Meloni, che dopo aver lasciato il Pdl ha fondato il partito Fratelli d’Italia, Umberto Ambrosoli, candidato per il centrosinistra alla presidenza della regione Lombardia, e Lara Comi, eurodeputata del Pdl.
Si parte con la visione del servizio di Francesca Fagnani sui grandi patrimoni a Gstaad, in Svizzera. “Siamo di fronte ad uno smottamento del ceto medio verso la povertà. Una ricchezza eccessiva è una sottrazione alle risorse fondamentali – ha detto il leader di Sinistra e libertà dopo il servizio – Abbiamo il diritto di essere indignati, si sentono certe cose che viene voglia di mandare al diavolo un ricco”. Per la Meloni, invece, anche se la società è divisa in caste, ciò non deve produrre odio per i ricchi. “Non credo che la gente invidia le persone ricche che hanno meritato quella ricchezza, come Steve Jobs” – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – ma non sopporta chi non ha fatto niente”. E afferma: “Bisogna costruire una società giusta che riconosce il lavoro che produci”.
Umberto Ambrosoli ha invece affrontato il tema della disoccupazione giovanile notando come nessuno si sia mai assunto le responsabilità delle scelte fatte fino ad ora. “Non siamo nelle condizioni di poter garantire a tutti la possibilità di sdoganarsi dalle proprie origini”- ha affermato il candidato presidente della regione Lombardia.
La discussione si è spostata, poi, sulla propaganda fatta da Silvio Berlusconi. In vista delle urne il ventiquattro e venticinque febbraio, infatti, il Cavaliere aveva lanciato nei giorni scorsi diverse proposte elettorali: via l’imu sulla prima casa, via l’irap, nessun aumento dell’iva, nessuna patrimoniale, la restituzione dell’imu pagato nel 2012 e il condono tombale. Immancabili le critiche, in primis quelle rivolte da Nichi Vendola. Il leader di Sel ha definito le dichiarazioni del leader Pdl “magie ed incantesimi” e ha affermato che “l’unica promessa che Berlusconi potrebbe mantenere è quella sulla patrimoniale, perché non è autolesionista”. Ma a difendere la propaganda elettorale di Berlusconi è intervenuta Lara Comi, europarlamentare del Pdl che ha cercato di spiegare a Nichi Vendola l’equazione liberale del benessere avanzata dall’ex presidente del Consiglio. “Bisogna tornare a sorridere con Berlusconi”- ha detto la Comi.
“Ho difficoltà a comprendere il termine promessa” così Umberto Ambrosoli, candidato alla presidenza della Regione Lombardia, ha stigmatizzato l’atteggiamento di molti avversari politici pronti a semplificare l’uscita dalla crisi. Il riferimento è più che mai evidente. Ambrosoli ha poi accusato una mancanza di visibilità e ha affermato che nonostante abbia “proposto il dimezzamento della diaria di consiglieri, assessori e del presidente della regione Lombardia”, la grande editoria stenti ad accorgersi di lui. Immediata la polemica con l’eurodeputata del Pdl: “La Lombardia è la Ferrari dell’Italia” – così Lara Comi ha commentato l’intervento di Umberto Ambrosoli, accusato dall’europarlamentare di non portare grandi novità.
Arriva, poi, il momento dell’exploit di Marco Travaglio. Il vicedirettore del Fatto Quotidiano offre una disamina accurata di Berlusconi, evidenziando anche le colpe della sinistra. “C’era una volta un politico piccolo piccolo che tutti davano per morto , e regolarmente risorgeva dalle sue ceneri” – ha esordito Travaglio – Montanelli lo chiamava ‘il rieccolo’. Era Amintore Fanfani. Oggi c’è un altro politico piccolo simile”. Ma il giornalista mette a nudo anche le contraddizioni degli altri leader politici. “Nel campionato dei ballisti vince Berlusconi, mente sapendo di smentire. Ma anche Bersani ha detto balle. Idem Monti”.
Infine, l’incursione del giornalista Luca Bertazzoni nella vita mondana di Nicole Minetti che viene accolta con fasti in una discoteca. E intanto vengono fuori i rimborsi dell’ex consigliera regionale: 4700 euro di sushi e 832 euro per un aperitivo. Pochi istanti e i commenti piovono sulla pagina ufficiale di Servizio Pubblico su Facebook e Twitter. “Io la rinchiuderei in uno scantinato costringendola a lavorare gratis”, sentenzia uno dei numerosi followers. E ancora: “Con tutti i soldi del partito spesi in Regione la Minetti avrebbe almeno potuto comprare un primer o una Bb cream”, riporta un altro commento sul social.
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