15 Marzo 2023, 13:44
8' DI LETTURA
Concita De Gregorio è stata tra gli ospiti della trasmissione “Belve” di Francesca Fagnani. Il volto di La7 ha parlato della sua vita privata, della carriera e per la prima volta dei suoi problemi di salute. Che belva si sente? “Sono buonissima, mi disegnano belva – risponde – La mia mamma mi ha detto: ‘Tu sei una bonacciona, inventane una’. Forse un polpo, sono deludente in questo”. Come si definisce? “Sembro antipatica, lo so. In realtà sono una persona molto simpatica, ma quando mi pare e con le persone che mi stanno simpatiche. Posso essere ruvida ma non sono stronza”. Il suo pregio? “Intuito e la velocità. Difetti? Ne ho tanti, sono impaziente, ho sempre fretta. Pretendo il rispetto dello spazio che occupo e delle cose che faccio”. E aggiunge: “Da piccola volevo diventare una concertista ma la mia maestra di allora mi disse che non avevo abbastanza talento.” Ha molti detrattori? “Gli odiatori sono molti più rumorosi, mi interessa più il giudizio delle persone che stimo. Non cerco il consenso”. E’ stata una ragazza tormentata? “Sì, io sono una persona tormentata. Ho sempre amato tanto e quando è così a volte capita di soffrire. Ho sofferto molto per amore nella vita!”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
La svolta nella carriera di Concita De Gregorio è arrivata con il passaggio a “La Repubblica“, pur non avendo avuto un grande rapporto con Eugenio Scalfari: “Con lui non abbiamo niente in comune, se non l’amore per il lavoro e per il giornale per cui abbiamo lavorato”. Nonostante qualche problema di troppo sul piano giuridico, la giornalista non può che avere bei ricordi dell’esperienza vissuta a “L’Unità”: “Sono stati tre anni bellissimi, abbiamo fatto un grande giornale, io non ero una persona legata al partito, ho votato qualche volta il PD, altre no. In quel mondo maschilista e conservatore una donna direttrice di giornale era vista con sospetto. Il giornale lo abbiamo lasciato in salute. Penso di essere stata brava, il giornale se n’è avvantaggiato, è fallito l’anno scorso, 12 anni dopo”. Ancora adesso, però, lei si ritrova ad avere debiti a causa di alcuni articoli pubblicati da altri oggetto di denunce in quanto direttrice, tanto che le viene pignorato lo stipendio. Quanto ha pagato finora per queste cause?: “Ho pagato moltissimo, sto ancora finendo di saldare i debiti dopo 12 anni, complessivamente sono più di due milioni di euro”.
Lei è chic ma non radical chic, è corretto? “Mi definiscono ‘radical chic’ quando la testa va in blocco. Non sanno cosa dire e quindi puntano su quello. In realtà, non vivo né a Roma nord, né a Roma centro. Vivo a Roma sud, al piano terra, in una casa normale”. La finta sciatteria è radical chic. “Ti sembro sciatta?”, risponde sorridendo la De Gregorio. “In realtà faccio una vita monastica, non ho gruppi Whatsapp se non quello di lavoro e non mangio cose biologiche mi piacciono solo i cibi che fanno malissimo”, chiarisce. “Sono radicale – ammette – i compromessi, la diplomazia, la seduzione per piacere agli altri, sono cose che non so fare. Sono testarda e ostinata. Chic è un modo di stare nello spazio. Un po’ rosicano. C’è un sacco di gente che vorrebbe essere elegante e non gli viene”.
E’ innamorata adesso? “Sì, sono sempre innamorata, altrimenti la vita che sarebbe? Non ho mai parlato di sesso in un’intervista nella mia vita e non è affatto vero che ho detto di farlo sono nei weekend, il sesso si fa quando capita”. “Tu come ti regoli?”, chiede la De Gregorio alla Fagnani. “Come lei”, ribatte la padrona di casa ridendo. Concita De Gregorio parla del matrimonio con Alessandro Cecioni, al quale è legata da 30 anni: “Esistono i matrimoni felici? È un matrimonio longevo, in buona parte felice. Il tradimento per me non esiste. Sarei per la libertà assoluta. Se tutti fossero consapevoli che non esiste possesso dell’altro, la vita sarebbe più semplice. Noi siamo una coppia solidale”. Siete stati una coppia aperta? “Stiamo insieme da 30 anni. In 30 anni le cose cambiano e tante cose succedono. Non posso governare il bisogno, il pensiero, il desiderio dell’altro. Se in quel momento c’è qualcos’altro che lo suscita, come posso pretendere che le cose siano diverse? In qualche momento ha rappresentato un problema la perdita di intimità…ma queste sono cose molto personali”. La giornalista rivela però di avere scoperto solo molto tardi dell’interesse di Rocco Siffredi nei suoi confronti: “Rocco Siffredi mi piace molto. Se lo avessi saputo tanti anni fa, la vita sarebbe andata diversamente”. Lei è seduttiva? “No, non faccio le cose con lo scopo di piacere a qualcuno. Mi sento un po’ goffa”.
Una volta ha raccontato di essere stata a Villa Certosa, cosa ci dice di Berlusconi? “Berlusconi è seduttivo, faceva dei gran regali che dovevi sempre rimandare indietro. Non ho mai aperto i regali, li ho rimandati indietro. Se fai la giornalista politica e lui è il presidente del Consiglio, non si può fare, è sbagliato. Non li ho nemmeno mai aperti, non so che regali fossero. Una volta, un ministro del suo governo mi ha regalato della lingerie color salmone che ho aperto. Ho pensato che fosse un errore e ho telefonato. Mi hanno detto che quello era il regalo scelto dal ministro per tutte le giornaliste. Chi era il ministro? E’ morto”. Quale belvata ha fatto? “A volte posso essere molto sgradevole, quando scrivo o con le parole, perché sono molto diretta e non uso la diplomazia, può darsi qualcuno che ci resti male e io non me ne accorga. L’ultimo a esserci rimasto male è stato Dario Franceschini perché ho detto che aveva fatto un endorsement nei confronti di Elly Schlein. Lui punta sempre su chi pensa che vinca, per questo ho detto che è ‘L’Andreotti del nostro millennio’, lui pensava che parlassi di un suo atteggiamento opportunista”.
Francesca Fagnani aveva pensato di invitare la collega già qualche tempo fa, ma non c’erano le condizioni, proprio per questo ora ha voluto tirare in ballo l’argomento. Quando qualche giorno fa un giornalista ha scritto che lei si è fatta lo stesso taglio di capelli di Giorgia Meloni, lei cosa ha pensato? “Sono stata sul punto di chiamare il direttore del giornale che lo ha scritto, perché io avrei preferito avere i miei capelli, ma adesso porto una parrucca”. “Ho avuto un anno impegnativo – racconta la giornalista per la prima volta – Ho avuto un cancro, mi sono operata ad agosto. Ho avuto la fortuna di trovare una sanità pubblica straordinaria. Al policlinico Gemelli c’è un centro per le terapie integrate meraviglioso”. “Ora faccio terapia tutti i giorni, ci vado ogni giorno e vedo una moltitudine di persone – confida – Ne parlo al passato, perché ho tolto tutto quello che dovevo togliere ma è un ospite che si installa in casa e lascia la valigia quindi non si può mai parlare completamente al passato. Diciamo però che siamo sulla buona strada”. “Questo tipo di tumore colpisce una donna su 4 – spiega – Quando mi trovo in un posto in cui ci sono più di 4 persone penso sempre che c’è qualcuno che non lo dice, lo nasconde. Perché magari si ha vergogna di essere malati. Ma la malattia è una cosa che capita, non ci sono colpe. Ma non è neanche tutta la vita”.
Concita De Gregorio ha motivato così la scelta di parlarne solo oggi: “Ne ho parlato un po’ con le persone che mi sono vicine ma meno in pubblico. Volevo evitare che tutti si rivolgessero a me con aria dolente, chiedendomi ‘come stai?’, perché quello è solo un pezzo della tua vita, non è tutta la tua vita”. Come si sente adesso? “Intanto sono un po’ dimagrita, era tutta la vita che volevo dimagrire”. “E’ molto bella”, la interrompe la Fagnani. “Se mi fosse successo a 30 anni sarebbe stato brutto, poi non si vede, io del resto non sono mai stata la Ferilli”, scherza. “Il momento più brutto è stato capire come dirlo al più piccolo dei miei figli, che vive in Australia. Io volevo farlo di persona, ma a quel tempo facevo una terapia molto fitta. Ho convinto i medici che mi avrebbe fatto meglio vedere mio figlio che fare la terapia senza vederlo”, confessa. Ha fede? “No non credo, ma non si sa mai, sto composta di fronte alle chiese. A modo mio prego, faccio dei fioretti. Ho una confidenza assoluta con la morte. Morire non è un’eventualità che mi dispiace, a volte l’ho coltivata. Ci sono stati momenti della vita in cui ho pensato che bastava così. Il problema sono i figli”.
Pubblicato il
15 Marzo 2023, 13:44