È straziante il racconto di com’è morto Sammy Basso. Sabato 5 ottobre il 28enne affetto da progeria, una rara malattia genetica conosciuta come sindrome da invecchiamento precoce, si trovava in un ristorante di Asolo, in provincia di Treviso, dove stava festeggiando il matrimonio di una coppia di amici. A ripercorre in un’intervista a “Il Messaggero” i concitati momenti in cui Sammy Basso è stato colto da un malore poi rivelatosi fatale è Sergio Dussin, titolare di Villa Razzolini Loredan, il locale dov’è avvenuta la tragedia. Il dramma si è consumato intorno alle 23. Fino a quel momento tutto era filato liscio. Sammy Basso ha riferito ad alcuni amici di non sentirsi bene e che gli mancava il respiro. Il 28enne è stato accompagnato in giardino per prendere un po’ d’aria. Una volta superato il cancello, Sammy si è accasciato al suolo. Mentre gli amici gli praticavano il massaggio cardiaco, qualcun altro ha chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Sergio Dussin si è trovato dinanzi ad una scena straziante.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Com’è morto Sammy Basso, il ristoratore: “Quando sono arrivato era già volato in cielo”
Il ristoratore stava lavorando altrove ma, informato dalla figlia dell’accaduto, è subito accorso nel suo locale. “Ho incontrato fuori dalla villa la mamma che teneva in braccio Sammy su una coperta ma era già volato in cielo”, ha raccontato in preda all’emozione. Il corpo del 28enne affetto da progeria è stato disposto su un tavolo con un cuscino e una coperta. Sul posto sono giunti i carabinieri per gli accertamenti del caso. Gli amici affranti sono rimasti nel ristorante sino a tarda notte. “Ieri sera 5 Ottobre Sammy Basso si è spento, all’improvviso, dopo una giornata di festa circondato dall’affetto di chi gli voleva bene – si legge sulla pagina Instagram dell’Associazione Italiana Progeria fondata dal 28enne nel 2005 – Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui. A tutti noi ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza. A nome della famiglia, degli amici e dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso ringraziamo tutti per la vicinanza manifestata. Data e luogo del funerale verranno comunicati nei prossimi giorni. Nel rispetto del nostro dolore, chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento”.
Jovanotti: ” Quando veniva ai miei concerti era una festa”
“Ho appena saputo che é morto Sammy Basso. Che immenso dispiacere – ha scritto Jovanotti su Instagram – La notizia che Sammy se n’é andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso (…) Ci eravamo sentiti giorni fa per darci un un appuntamento quando sarei passato dal nord-est e stamattina immagino Sammy che dice ‘sarà per un’altra volta ragazzi…’. Ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro”.
LEGGI ANCHE: “Grande Fratello”, ex concorrente si sente male in un bar e muore: aveva 37 anni
Carlo Conti lo volle a Sanremo: “Fu un incontro fantastico”
“Nel mio Sanremo del 2015 ho avuto l’onore di ospitare Sammy Basso – ha scritto Carlo Conti sui social – Fu un incontro fantastico per me e per tutti gli italiani perché Sammy con la sua intelligenza, con la sua energia, con la sua simpatia e positività ci insegnò in pochi minuti cosa vuol dire superare le difficoltà, cosa vuol dire non arrendersi, cosa vuol dire raggiungere i propri obiettivi ma soprattutto cosa vuol dire vivere”.