In una delle sue ultime apparizioni televisive, l’attore Roberto Brunetti – trovato senza vita venerdì sera nella sua abitazione romana – aveva lanciato un appello per trovare un lavoro. Dopo l’ultimo ruolo in “Romanzo Criminale” nessuno lo aveva più chiamato sul set e per il 55enne era cominciato un periodo molto buio. Per questo motivo, poche ore dopo la diffusione della notizia della sua morte quando alcuni suoi ex colleghi hanno iniziato a postare ricordi e messaggi di cordoglio sui social, in tanti sono insorti puntando il dito contro chi avrebbe abbandonato in vita l’attore meglio noto come Er Patata.
Pieraccioni: “Saremo sempre insieme in questo film spensierato”
Tra i primi a ricordare Roberto Brunetti, l’attore e regista toscano Leonardo Pieraccioni che lo aveva voluto nel film “Fuochi d’artificio”. “Ciao Patata, ci eravamo persi di vista ma saremo sempre insieme in questo film spensierato”, ha scritto Pieraccioni tra le Instagram Stories. “Fu Giovanni Veronesi, che lo conosceva come compagno di Monica Scattini, a suggerirmi di prenderlo per il ruolo del fidanzato agli arresti domiciliari di Barbara Enrichi – ha aggiunto il regista toscano parlando con “Il Messaggero” – Prima di proporgli il film, lo invitai a cena per studiarlo e capii che era perfetto. Lui si adattò subito al set, si divertì molto e, mantenendo i piedi per terra, cominciò a pensare al cinema come sbocco professionale. Era semplice, solare, simpatico. La sua morte mi addolora molto”.
Neri Parenti: “Malgrado il fisico massiccio, era un uomo sensibile”
“Dopo averlo visto in Fuochi d’artificio, lo scritturai per il ruolo del paparazzo nipote di Christian De Sica – ha dichiarato il regista Neri Parenti che volle Roberto Brunetti in “Paparazzi” – Bravissimo in cucina, sul set ci preparava delle cene favolose. Giravamo a Porto Rotondo e ogni giorno, dopo le riprese, andava sul pontile per dar da mangiare ai pesci. Malgrado il fisico massiccio, era un uomo sensibile. Monica Scattini e lui, così diversi, formavano una coppia apparentemente improbabile, ma si amavano molto”. “Era simpatico, modesto, anche un po’ ingenuo: in albergo venne a sbirciare se avevo la camera migliore della sua… – ha raccontato Massimo Boldi – Quando giravamo la serie Un ciclone in famiglia, accompagnava sempre Monica Scattini. Se ne sono andati entrambi troppo presto”.
La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’attore
La Procura di Roma ha disposto l’autopsia sul corpo di Roberto Brunetti per chiarire le cause del decesso. Come riporta “Il Messaggero”, in casa dell’attore 55enne sono state rinvenute tracce di cocaina su un tavolo e due panetti di hashish nonché un bilancino di precisione. La Procura ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato. La polizia ha sequestrato il cellulare al fine di ricostruire telefonate e messaggi e capire da chi Roberto Brunetti abbia acquistato la droga. Non è escluso che l’attore sia morto a causa di un’overdose.