La morte di Vera Slepoj è avvolta nel mistero. La nota psicologa e scrittrice, 70 anni compiuti il mese scorso, è stata trovata senza vita dalla sua governante. La professionista giaceva sul pavimento del bagno della sua abitazione di Padova. I fatti risalgono allo scorso 21 giugno. Ad ucciderla un malore improvviso sul quale adesso la procura di Padova intende far luce. Da qui l’apertura di un fascicolo che, come riporta il “Corriere della Sera”, contempla l’ipotesi di omicidio colposo e nel quale, al momento, non ci sarebbero indagati. A chiedere chiarezza sull’accaduto è la famiglia di Vera Slepoj che, il giorno dopo la tragedia, ha presentato un esposto alla procura. A parte una piccola operazione al ginocchio a cui si sarebbe sottoposta di recente, la psicologa godeva di ottima salute.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
L’ultima a vederla in vita è stata la figlia di Maria Elisabetta Alberti Casellati
La sera prima del decesso, Vera Slepoj aveva preso parte ad un dibattito pubblico e non aveva confidato a nessuno particolari malesseri o la necessità di sottoporsi ad accertamenti. La sua morte ha lasciato tutti senza parole, a cominciare dai suoi familiari. L’ultima a vederla in vita è stata la figlia della senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Giovedì sera era a cena con mia figlia Ludovica – ha raccontato la ministra per le Riforme istituzionali – ha riso e scherzato per tutta la sera, Ludovica è stata l’ultima persona che l’ha vista, niente poteva fare pensare alla tragedia che è accaduta”. Sul corpo della professionista è stata disposta l’autopsia. Il medico legale effettuerà anche un prelievo tossicologico. Per il funerale e la sepoltura della professionista si attende dunque il nulla osta della procura.
L’operazione al ginocchio e i farmaci assunti per vincere il dolore
“Al vaglio degli investigatori ci saranno anche tutti gli accertamenti medici che Slepoj aveva eseguito negli ultimi tempi – si legge sul “Corriere della Sera” – Qualche mese fa la professionista si era sottoposta ad alcune infiltrazioni a un ginocchio dopo una piccola operazione: nulla di grave o preoccupante, ma ovviamente per vincere il dolore Vera Slepoj aveva preso dei farmaci. Bisognerà capire se i dosaggi fossero giusti per lei, e se non abbiano fatto interazione con altri medicinali che abitualmente prendeva e che potrebbero aver provocato l’arresto cardiaco che le è stato fatale. La procura acquisirà dunque tutte le prescrizioni e non si esclude che verrà sentito anche il medico di base della nota professionista, che dovrebbe avere un quadro completo della paziente”.
Com’è morta Vera Slepoj: l’ipotesi embolia
Secondo quanto riporta il quotidiano “La Repubblica”, Vera Slepoj avrebbe raccontato a delle persone a lei vicine di aver recentemente rimosso una cisti al ginocchio e di essere un po’ preoccupata per una ecchimosi intorno all’area interessata dall’operazione. Per questo motivo, 48 ore prima di morire, la psicologa sarebbe stata da un medico per provare a togliere il sangue che le si era accumulato sottopelle. Il sospetto è che possa essere trattato di un’embolia.
