Il prezzo del gas è alle stelle e, in vista di un autunno e di un inverno “caldissimi” con lo spettro del razionamento dietro l’angolo, c’è chi dispensa consigli per contenere i consumi e risparmiare sulla bolletta. Tra questi c’è anche il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che nei giorni scorsi ha rilanciato sul suo profilo Facebook uno stratagemma per cuocere la pasta a fuoco spento.
“Almeno 8 minuti di risparmio di gas”
“È la terza volta che provo e devo dire funziona! – sentenzia l’autore del post condiviso da Giorgio Parisi – Dopo aver portato l’acqua ad ebollizione buttate la pasta e aspettate 2 minuti…poi si può tranquillamente spegnere il gas, basta usare un coperchio e calcolare un minuto circa in più. Almeno 8 minuti di risparmio di gas! Senza voler fare moltiplicazioni per famiglie italiane, credo che sia una notizia da divulgare, dovremmo cambiare abitudini e non è detto che sia un male”.
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Il premio Nobel avvisa: “Il coperchio è fondamentale”
“La cosa più importante è tenere il COPERCHIO sempre, il calore si perde moltissimo per evaporazione – precisa il premio Nobel che è anche docente all’Università La Sapienza di Roma – Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas. Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato. Ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale”. Altrettanto fondamentale è mantenere una temperatura dell’acqua non inferiore a 80 C°. Con questo procedimento, la pasta cuoce con 1-2 minuti di ritardo rispetto al tempo indicato sulle confezioni.