Clizia Incorvaia, nel mirino dell’ex marito Francesco Sarcina che la accusa di sfruttare sui social l’immagine della figlia che hanno in comune per fare soldi, rompe il silenzio. L’influencer siciliana e il leader de Le Vibrazioni si sono uniti in matrimonio nel 2015 per poi separarsi nel 2019. Dalla loro unione, nove anni fa, è nata Nina il cui benessere fisico e psichico – a detta del padre – sarebbe compromesso da una continua e ossessiva esposizione mediatica. Come raccontato dal quotidiano “La Repubblica”, il cantante ha cercato di preservare la figlia attraverso una querela, tre integrazioni di denuncia e una causa civile. A riprova della sua tesi, Francesco Sarcina avrebbe anche prodotto una chat in cui la sua ex moglie avrebbe scritto: “Io li campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc”.

L’istanza al Tribunale dei Minorenne e le dichiarazioni dell’avvocata del cantante
Attraverso i suoi legali, il frontman de Le Vibrazioni ha anche presentato un’istanza al Tribunale dei Minorenni. “Abbiamo richiesto all’autorità giudiziaria di operare una rigorosa verifica – ha dichiarato l’avvocata penalista Mariapaola Marro – volta ad accertare, alla luce delle numerose foto e video prodotte senza il consenso del padre, se vi sia stato o meno uno sfruttamento a fini commerciali dell’immagine della minore in violazione del fondamentale diritto alla tutela dell’infanzia, che rischia di essere gravemente compromesso dall’esposizione mediatica di questo materiale”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Clizia Incorvaia dopo la denuncia dell’ex marito: “Provo un senso di vergogna per lui”
La replica di Clizia Incorvaia arriva dai social. “Sono una persona che ama profondamente sua figlia – scrive la 44enne – E so che, nonostante la fine di un matrimonio, lei è una bambina meravigliosa, serena, risolta, felice. Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l’altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo. Le parole restano, e feriscono più dei fatti. Se io, fino ad oggi, ho taciuto e ho omesso l’impossibile, l’ho fatto solo per proteggere mia figlia. Per evitarle di finire in un vortice mediatico, per non farle leggere certe cose sui giornali o sentirle nei talk show. E soprattutto per non compromettere l’idea che potrà avere di suo padre”.

“Essere genitori vuol dire anche amare più della rabbia”
“Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla – precisa l’influencer siciliana – ma raccontare una realtà familiare autentica, come tante altre madri fanno ogni giorno, anche fuori dai social. Ho sempre fatto in modo che la sua presenza online fosse misurata, rispettosa e mai forzata, consapevole che oggi essere genitori significa anche proteggere l’identità digitale dei propri figli. È una forma di amore silenziosa, ma fondamentale. Rispetto il ruolo del padre e continuerò sempre a mettere al centro il benessere di nostra figlia, nella convinzione che educare all’equilibrio tra vita reale e digitale sia oggi parte della nostra responsabilità genitoriale. Essere genitori vuol dire anche sapersi fermare un passo prima del dolore altrui. Vuol dire: AMARE PIÙ DELLA RABBIA. E io continuerò a scegliere questo, sempre”.