Claudio Carastro è stato per quattro anni uno studente pendolare da Milano a Catania. Possibile? Sembra di si! Il giovane, 24 anni, originario di Paternò, in provincia di Catania, ha fatto una vita più che movimentata scegliendo un percorso universitario singolare. Ha trovato lavoro a Milano in uno studio di commercialisti, ma non ha voluto lasciare l’Università della sua città e ha scelto di studiare a Catania, facendo il pendolare tra le due città. Il 24enne ha fatto su e giù per sostenere gli esami, la sua è una dimostrazione di attaccamento e dedizione che dimostra il valore delle università del Sud Italia. Claudio Carastro lo scorso febbraio si è laureato in Economia Aziendale, dopo non pochi sacrifici. Il giovane ha fatto un percorso inverso ai suoi coetanei che scelgono università del Nord. Ha scelto di restare nell’ateneo della sua città a costo di grandi sacrifici.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Studente pendolare da Milano a Catania per quattro anni con non pochi sacrifici
Nei quattro anni di università che ha seguito con regolarità, Claudio Carastro ha viaggiato costantemente tra le due città. Per se stesso ha coniato un termine: “pendolarismo estremo”, come può essere definito anche quello della donna che ha sposato la stazione che ha frequentato per 30 anni. La sua condizione da pendolare superava di gran lunga tutti gli standard del classico studente pendolare dovendo coprire una distanza di 1.420 km tra il lavoro e l’università. Ma come è riuscito a conciliare studio e lavoro? Quando doveva tornare a Catania per sostenere gli esami, Claudio Carastro partiva alle 3 del mattino e prendeva l’aereo delle 5:30 da Milano a Catania. Poi dopo l’esame ne approfittava per fare un salto nella sua Paternò a pochi chilometri da Catania. Un po’ di tempo con amici e parenti e la sera tardi prendeva l’ultimo volo da Catania a Milano dove arrivava verso le 2 del mattino, Il mattino dopo ovviamente si presentava puntuale al lavoro.
“Ho dovuto rinunciare a molti aspetti legati alla vita sociale”
La cosa difficile era trovare il tempo per studiare e non restare indietro con gli esami. In un’intervista a “Skuola.net”, Claudio Carastro ha spiegato come gestiva il tempo. Il suo ritmo era regolare: due esami per ogni sessione, ogni ritardo sulla tabella di marcia avrebbe allungato il periodo da “pendolare estremo”. “Sfruttavo ogni momento libero della giornata – ha raccontato – studiavo sul treno durante il tragitto verso lo studio con il quale collaboro ormai da alcuni anni, o mentre rientravo a casa, o durante la pausa pranzo, o ancora appena rientrato a casa”. “Sicuramente il weekend era il momento in cui massimizzavo gli sforzi – ha aggiunto- anche se ciò comportava dover rinunciare a molti aspetti legati alla vita sociale, per non andare eccessivamente oltre con le tempistiche del percorso”. Adesso però il suo sogno è quello di lavorare al Sud ma non è facile. “A livello lavorativo purtroppo, non è possibile al momento eseguire lo stesso ragionamento proposto a livello di istruzione – ha ammesso – Ho provato ad approcciarmi al mondo lavorativo anche in Sicilia ricevendo, però, delle delusioni”.