Claudia Pandolfi a “Belve”: il matrimonio lampo e l’amore per una donna

22 Marzo 2023, 10:57

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Claudia Pandolfi è stata ospite dell’ultima puntata di “Belve” in onda ieri sera su Rai2. Alla consueta domanda di Francesca Fagnani “che belva si sente?”, l’attrice ha risposto: “Fracchia la belva umana, che tra l’altro è stato il primo film che ho visto al cinema. Lui vive un grande fraintendimento. Lo scambiano per un altro e io non ero capita, forse perché non mi capivo neanche io”. E aggiunge: “Io sono un po’ matta, anche contraddittoria. Sono imprevedibile, cambio idea molto facilmente. Da giovane facevo danni, ma ora mi sono placata. In realtà sono una persona molto rilassata e rilassante. Sono portatrice di buon umore”. E’ più cattiva o cinica? “Sono cinica quando metto in atto il mio essere brusca, non guardo nulla. Ho sempre uno sguardo tagliente sulle cose, sono stata cresciuta a pane e parolacce. A casa la parolaccia fa parte del lessico”. E’ vero che ha detto di aver salvato “Distretto di Polizia”?: “Sì, se l’ho detto è vero. Dissi che l’ho salvato perché ho tenuto alta la bandiera che avevo ereditato da Isabella Ferrari”. 

“Non mi piace la popolarità, è qualcosa di scomodo per me”

“La scuola non è mai stata la mia priorità – svela – durante un cambio scuola mi capitò di fare l’attrice per la prima volta, avevo 17 anni, così feci 4 anni in 1″. La carriera di Claudia Pandolfi inizia nel 1991 quando viene notata da Michele Placido a “Miss Italia”: “Vinsi Acqualand, era un concorso un po’ così. La vittoria fu una sorpresa. La carriera non mi interessava, io volevo fare la ginnasta. Per questo ho vinto, avevo un bel fisichetto!”. Il primo film è stato “Le amiche del cuore” e poi è arrivata la popolarità grazie alla tv con “Un medico in famiglia”. Ha saputo gestire il successo? “No. Non ho saputo gestirlo quando è arrivato. Si scriveva di me, io ero riservata, c’erano tante aspettative. Io non avevo voglia di essere sotto quel faro, poi mi sono sottratta. Iniziai a capire che il mestiere si apriva, ma al resto bastava sottrarsi. Continua a non piacermi la popolarità, è qualcosa di scomodo per me”. Ha mai interpretato male una scena?: “E’ successo in ‘Un medico in famiglia’, c’era una scena nella quale Giulio Scarpati mi raggiunge in aereo, gli dissi un ‘ti amo’ troppo brutto. Lì sono stata cagna secondo me”, dice ridendo. 

“Rifiutai un film con Tinto Brass, non me la sono sentita”

Oggi si sente un’attrice brava? “Capace, non brava. Sono diventata competente – spiega – io sono brava quando il regista è bravo. Se tu mi dirigi bene io sono brava, altrimenti no. Con Virzì mi sono sentita bravissima, con molti altri pure”. Un’attrice più brava di lei? E lei che voto si darebbe come attrice? “Giulia Bevilacqua è più brava di me. Come attrice sono 8, premio l’impegno”. Una volta rifiutò una parte a lei offerta da Tinto Brass: “Sì, rifiutai un film con Tinto Brass, in una scena la protagonista giocava a m’ama non m’ama con i peli del suo pube. Chiusi il copione. Non me la sentii, ma fu un pranzo divertente”. Carolina Crescentini ha detto qui a Belve che ogni tanto gli sceneggiatori quando non sanno che fare introducono una scena di sesso, lei cosa pensa? “Ha ragione, spesso sono superflue ai fini del racconto. A me è capitato nel film ‘Quando la notte’ di Cristina Comencini: un film eccezionale, anche se alla fine ci fu un momento di sesso che poteva durare anche un quarto d’ora di meno… per farti capire quanto era lungo”, racconta Claudia Pandolfi. Perché i registi intellettuali non l’hanno mai chiamata?  “Forse faccio troppa tv. Ma io penso ‘se non mi prendi non mi meriti'”.

“Un difetto? A volte bestemmio. Posso diventare molto volgare”

“Un mio pregio? Sono leale. Un difetto? A volte bestemmio. Posso diventare molto volgare. Poi ho un pessimo rapporto con tutto ciò che riguarda la Chiesa. Mi annullarono il matrimonio alla Sacra Rota. Quando facevo catechismo, convocarono i miei genitori per dirgli che io facevo domande strane”, ricorda sorridendo. “Adesso concepisco il rapporto a due non come qualcosa che ti limita e ti rende più insicura, di quel tipo di rapporto mi sono liberata – aggiunge – Io sono stata fidanzata praticamente sempre, mai stata da sola”. Oggi la Pandolfi si dice innamorata del compagno Marco De Angelis al quale è legata da 10 anni: “Sono innamorata ancora di Marco, ma non ci sposeremo mai”.
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“Quando è nato il mio primo figlio è stato difficile”

Poi la domanda di Francesca Fagnani sul matrimonio lampo con il collega Massimiliano Virgilii. I due attori convolarono a nozze dopo 4 anni di fidanzamento ma il matrimonio durò appena un mese. All’epoca, si sussurrò che la Pandolfi avesse lasciato il marito perchè innamorata di Andrea Pezzi. “Tutto questo non è vero – dice l’attrice – la relazione con Andrea venne dopo, il matrimonio fu un problema mio, mi trovai sposata ma non avevo intenzione di volerlo fare”. I regali di matrimonio li ha restituiti? “No. Se li è tenuti lui”. Come lo lasciò? “Qualcosa gli avevo già detto prima, avevo parlato anche con i miei genitori. Tutti in coro mi dissero ‘non ti preoccupare, è una crisi prematrimoniale’. L’unica persona che me lo disse fu Carlotta Natoli, mi disse: ‘Non ti vuoi sposare’. Aveva ragione”.  Siete rimasti amici con Virgilii? “Abbiamo rapporti distaccati e cordiali. Quella con lui fu la mia migliore belvata, senza dubbio”. Claudia Pandolfi ha due figli: Gabriele, avuto nel 2006 dall’ex compagno Roberto Angelini, e Tito con l’attuale compagno. Della prima maternità ricorda: “Quando nacque mi chiesi: ‘Ma dov’è il mio istinto materno?’ Quando sono diventata mamma ho capito che dovevo relazionarmi con un essere umano che aveva bisogno di me, è stato difficile”.

“Sono una brava ragazza, non ho grandi vizi, fumo qualche canna”

L’attrice racconta al pubblico televisivo e a Francesca Fagnani di aver avuto una storia con una donna in passato. Lei ha detto, sono eterosessuale ma anche un po’ lesbica, in che senso? “Il mondo femminile mi ha incuriosita in un periodo della mia vita, sono stata con una donna. Ho avuto una fidanzata, mi sono innamorata di questa donna che è stata un faro per me. Avevo parecchie inquietudini in quel periodo e quindi non mi sono posta problemi. Ho vissuto questa storia bellissima che è durata un mesetto. E’ stata l’unica”. I suoi vizi? “Sono una brava ragazza, non ho grandi vizi. Non sono una trasgressiva, fumo, anche qualche canna”. Ha avuto tutto quello che desiderava? “Oggi mi sento appagata, sento la caducità del lavoro che faccio ma non mi preoccupo. Vado avanti. Vivo per essere felice, sono felice. Ho più vinto che perso nella vita”. Se potesse riportare in vita qualcuno chi sceglierebbe? “I miei nonni, li abbraccerei forte. E i miei animali, erano sette, ora ne è rimasto uno, li rivorrei tutti, vorrei rimpelosirmi di nuovo con loro”, conclude.