Si fa impiantare cinque chip sottopelle: paga allungando una mano

Si fa impiantare cinque chip sottopelle, ora per pagare gli basta allungare una mano

Germana Bevilacqua

Si fa impiantare cinque chip sottopelle, ora per pagare gli basta allungare una mano

| 01/08/2023
Si fa impiantare cinque chip sottopelle, ora per pagare gli basta allungare una mano

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Mattia Coffetti è un 35enne di Brescia ed è diventato famoso per essersi fatto impiantare sottopelle dei chip per semplificarsi la vita. Adesso l’uomo può pagare porgendo semplicemente il dorso della mano. Un altro chip ha la funzione di salvare dati e scambiarli. Un altro, ancora, serve per aprire la porta di casa senza chiavi, entrare in palestra senza dover presentare la tessera e loggarsi sui portali e applicazioni senza codici o password. In pratica, il 35enne può uscire comodamente di casa senza nulla in tasca, né chiavi, né carte né contanti. Una bella rivoluzione per la vita di tutti i giorni. La speranza di Mattia Coffetti è che “in futuro queste integrazioni possano aggiungere nuove funzioni al corpo, permettendo, ad esempio, di mappare il cervello e poter trovare una cura a malattie neurodegenerative, come per esempio Parkinson e Alzheimer”.
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Mattia Coffetti (Foto Instagram)

“Installarlo sotto la propria pelle permette di poter uscire senza portare nulla con sé”

Mattia Coffetti è un esperto di sicurezza informatica, oltre che uno dei pionieri degli impianti elettronici sottocutanei. In realtà, non sta facendo altro che sperimentare sulla propria pelle i dispositivi. Il suo intento è sfatare pregiudizi, timori e false credenze. Una su tutte la convinzione che attraverso i microchip si possa essere tracciati. “Non contengono localizzatori – ha dichiarato l’informatico a “Fanpage”- e funzionano esattamente come quelli che troviamo sulle tessere dei bancomat o delle carte di credito che tutti abbiamo già nel portafoglio. Installarlo sotto la propria pelle permette di poter uscire senza portare nulla con sé e pagare ciò che si acquista“. Un impianto lo ha usato per sfatare una delle tante teorie no-vax: “C’era chi sosteneva che la parte dove veniva iniettato il vaccino anti-Covid diventasse magnetica: ho visto con i miei occhi persone provare ad attrarre oggetti per dimostrare tale tesi e ho testato le loro reazioni usando la calamita che ho impiantato nella mia mano”.

Uno dei chip impiantati sottopelle

“I chip hanno possibilità e applicazioni infinite, soprattutto in campo medico”

Il 35enne è un sostenitore del transumanesimo ed è convinto dell’importanza di integrare la tecnologia nel proprio corpo per aumentare le capacità fisiche e cognitive, migliorando così quegli aspetti imperfetti della condizione umana. I dispositivi in questione si comprano in rete a poche centinaia di euro e poi posso essere inseriti in centri specializzati con una semplice iniezione. Come avviene con i chip di identificazione impiantati su cani e gatti. “Alcuni sono puramente estetici, come il magnete e il led, e non servono a nulla – ha ammesso il 35enne – altri mi facilitano la vita di tutti i giorni”. “Ora i microchip servono per pagare, salvare e scambiare dati, ma hanno possibilità e applicazioni infinite, soprattutto in campo medico. Da poco è uscito un impianto che permette di misurare la temperatura corporea, ma attualmente viene usato solo sugli animali”, ha spiegato. “Penso ad uno che contenga tutte le informazioni sanitarie: sarebbe utilissimo, così come uno che monitora i parametri vitali. Credo che con questa integrazione abbiamo solo da guadagnarci: come un computer lancia un’allerta quando qualcosa non funziona, un domani potrebbe essere la tecnologia impiantata nel nostro corpo a segnalare che c’è qualcosa che non va bene, permettendo di intervenire in tempo”.

Pubblicato il 01/08/2023 13:10

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