Chiara Tramontano da Bruno Vespa: “Non ci sarà mai perdono”

Chiara Tramontano da Bruno Vespa: “Nessun perdono per l’assassino di mia sorella”

Germana Bevilacqua

Chiara Tramontano da Bruno Vespa: “Nessun perdono per l’assassino di mia sorella”

| 14/11/2024
Chiara Tramontano da Bruno Vespa: “Nessun perdono per l’assassino di mia sorella”

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Chiara Tramontano è stata ospite del programma di Bruno Vespa, “Cinque minuti”, dopo l’udienza in cui è stata chiesta la pena dell’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per Alessandro Impagnatiello. L’ex barman ha ucciso la compagna, Giulia Tramontano, sorella di Chiara, il 27 maggio del 2023. La 29enne era incinta del suo primo figlio, Thiago, e da poco aveva scoperto una relazione parallela del compagno. Il verdetto dovrebbe arrivare il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Bruno Vespa chiede alla sua ospite un ricordo di Giulia Tramontano. “Era una ragazza sensibile, rispettosa delle emozioni altrui e troppo spesso insicura – racconta la sorella – Quando veniva a trovarci per Natale aveva pochi giorni e così voleva incontrare tutte le persone che non aveva visto quando era a Milano”.

Poi aggiunge: “Non le ho mai detto di non doversi fidare di Impagnatiello fino quando non mi sono accorta che alcune cose che lui affermava non avevano un un fondamento di verità. Molteplici bugie si sono accavallate: lui veniva localizzato in luoghi insoliti, era spesso assente in momenti familiari e io glielo facevo notare”.

Bruno Vespa, Chiara Tramontano (Foto Instagram)

Chiara Tramontano da Bruno Vespa: “Giulia aveva paura di essere una mamma single”

Bruno Vespa chiede a Chiara Tramontano, ospite in studio, se la sorella le avesse mai confessato di voler abortire. “Giulia mi aveva detto in due momenti che pensava di interrompere la gravidanza – rivela-. Non lo avrebbe voluto se non si fosse trovata al suo fianco una persona che non la supportasse. Credo che, nella paura di essere una mamma single con le spese di Milano, abbia pensato di abortire. Ma appena ha avuto il sostegno e la vicinanza della famiglia ha avuto subito coraggio. Anche da donna single avrebbe affrontato la gravidanza da sola”. Prima del tragico evento, Chiara Tramontano aveva messo in guardia la sorella. “Questa persona ha costruito un castello di sabbia su se stesso che si è sgretolato – insiste – davanti a due donne che avevano molto più coraggio e determinazione di quanto ne potesse sognare di avere lui”.
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Chiara e Giulia Tramontano (Foto Instagram)

“Durante l’ultima udienza Impagnatiello ha fatto innumerevoli smorfie”

Bruno Vespa chiede infine a Chiara Tramontano se c’è possibilità di perdonare chi ha tolto la vita alla sorella. “Non ci sarà mai perdono. Mica mi ha urtato lo specchietto dell’auto! E non intendo perdonare perché non riesco a immaginare che mia sorella non ci sia più per colpa di una persona così. Non sono una donna di chiesa e mi manca il principio del perdono cristiano”, dice la donna. “Non credo alle sue scuse e al suo pentimento – aggiunge – anche durante l’ultima udienza ha fatto innumerevoli smorfie con cui ha creduto di essere perfino superiore a chi stava parlando di fronte a lui con una toga”. Dopo l’ultima udienza, Chiara Tramontano ha scritto un lungo post su Instagram puntando il dito contro la difesa di Alessandro Impagnatiello definendola “offensiva e inumana”.

“Per i familiari di Giulia presenti in aula assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta”, ha scritto. “Le parole della difesa sono risuonate offensive e insensibili, definendo l’atroce atto compiuto dall’assassino come un ‘grave gesto’ – come se si trattasse di un banale errore, una marachella, e non di un crimine efferato”.

Chiara Tramontano (Foto video e Instagram)

“Le parole della difesa offendono la memoria della vittima e di chi rimane”

Nel lungo post Chiara Tramontano si è scagliata contro l’impianto della difesa che a suo parere perde di vista il rispetto della vita umana. “La difesa ha affermato che se l’assassino fosse stato un ‘vero stratega’ avrebbe ‘buttato il corpo’ di Giulia, come se si stesse parlando di immondizia, senza alcun rispetto per il valore di una vita umana. Parole che offendono non solo la memoria della vittima, ma anche chi rimane”, sostiene Chiara Tramontano. “Invece di affrontare la realtà di un crimine tanto crudele – continua – è stato chiesto di far cadere molteplici aggravanti, come se potessero essere ignorate. Con una raccapricciante lettura di messaggi inviati dall’assassino alla sua vittima dopo averla uccisa, siamo stati invitati ad apprezzare uno sipario di senso di colpa e richiesta di perdono”.

“Una ridicola sceneggiatura riproposta dalla sua difesa per una valutazione distorta di gesti in cui si nasconde tutta l’atrocità di chi finge di cercare una compagna che aveva già ucciso e bruciato due volte”, conclude.

Pubblicato il 14/11/2024 15:00

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