Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio con citazione diretta dalla Procura di Milano per truffa aggravata in relazione alle vicende del pandoro “Pink Christmas” prodotto da Balocco e delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi. Il decreto di citazione diretta è stato notificato ai difensori nella mattinata di mercoledì 29 gennaio. L’imprenditrice digitale andrà dunque a processo che si aprirà il prossimo 23 settembre davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Milano. Coimputati di Chiara Ferragni sono il suo ex collaboratore e braccio destro Fabio Maria Damato, Alessandra Balocco, ad dell’azienda dolciaria, e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID.
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Pandoro-gate, Chiara Ferragni: “Accusa ingiusta, sono pronta a lottare”
“Non ha commesso alcun reato”, dicono gli avvocati di Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale commenta il rinvio a giudizio in una nota: “Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”. “Convivere per ancora chissà quanto con questa accusa, che ritengo del tutto ingiusta, pesa su di me e, di riflesso, sulla mia famiglia e sulle persone con cui lavoro – aggiunge – Sono però serena e ancor più determinata, certa che la mia innocenza verrà pienamente dimostrata”.
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I legali dell’influencer: “Sempre convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale”
“Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm – dichiarano Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, legali di Chiara Ferragni – L’interlocuzione con i Pubblici Ministeri non ha avuto l’esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al Giudice del dibattimento ogni decisione nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità. L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”.
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Gli avvocati dell’ad di Balocco: “Profondamente stupiti e amareggiati”
“Il collegio di difesa di Alessandra Balocco, guidato dagli avvocati Alessandra Bono e Alessandro Pistochini, alla luce del decreto di citazione a giudizio, si dichiarano profondamente stupiti e amareggiati in merito alla scelta della Procura di Milano di rinviare al giudice del dibattimento la decisione sulla vicenda che non ha alcuna rilevanza penale”. Così in una nota i legali di Alessandra Balocco, ad dell’azienda dolciaria. I legali dichiarano, inoltre, che “affronteranno il giudizio con fiducia e serenità, nella piena convinzione dell’innocenza di Alessandra Balocco”.