08 Gennaio 2024, 16:22
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Non si arresta l’effetto domino degli scandali che stanno investendo Chiara Ferragni dopo il “pandoro gate”. Subito dopo è scoppiato anche quello relativo alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi a cui l’Influencer ha legato il suo nome. La vendita delle uova doveva sostenere il progetto de “I bambini delle fate”. Ora tocca alla “Chiara Ferragni Doll by Trudi”. Sarebbero stati infatti avanzati dubbi anche sui proventi della bambola in edizione limitata creata con Trudi per supportare una no profit impegnata contro il cyberbullismo.
Nel caso della bambola Trudi, però, la “TBS crew Srl”, società controllata dall’influencer, ha pubblicato una nota per fare chiarezza sulla questione. “In merito a quanto riportato in data odierna da alcuni organi di informazione relativamente alla bambola Ferragni, TBS crew Srl, società controllata da Chiara Ferragni, precisa che i ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l’e-commerce The Blonde Salad, al netto delle commissioni di vendita pagate da TBS al provider esterno che gestiva la piattaforma e-commerce, sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019”. La società aggiunge: “Il tutto è avvenuto, quindi, totalmente in linea con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara Ferragni e sugli altri riconducibili a TBS Crew Srl”.
Si tratta di un progetto che risale al 2019. La “Chiara Ferragni Doll by Trudi” era stata presentata così: “Occhioni azzurri, capelli biondissimi, biker di pelle e completo in Vichy. Una versione mini, morbidissima e super fashion dell’influencer”. Una bambola in edizione limitata e solo 48 ore per poterla acquistare al costo di 35 euro. Sul sito dell’Influencer si legge: “Obiettivo della realizzazione della bambola è, infatti, non solo quello di rendere felice chi la riceverà, ma di diffondere un messaggio importante, parlando apertamente di una forte tematica sociale che negli ultimi anni affligge sempre più ragazzi e ragazze in tutto il mondo. La stessa Chiara ha dichiarato di essere stata vittima di un sistema che spinge sempre più spesso a credere di non essere abbastanza belli, intelligenti, magri, famosi…abbastanza per degli stereotipi sbagliati imposti da una mentalità che tutti noi dovremmo impegnarci a combattere”.
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Chiarita una questione, ne restano tante altre da sbrigliare. Per questo motivo, Chiara Ferragni e il suo team hanno messo insieme una task force composta da due studi legali e un’agenzia di comunicazione. Per ricostruire la sua immagine di imprenditrice e personaggio, l’influencer dovrà ripartire dalla base e lo farà affidandosi a una squadra di professionisti. Dopo molti giorni lontana dai social, qualche giorno fa, Chiara Ferragni è ricomparsa con un messaggio sui social in cui si è rivolta a chi l’ha supportata e ha ringraziato chi le ha fatto critiche costruttive e chi ha espresso un’opinione in maniera pacata. Un primo passo, forse suggerito poprio da chi ha il compito di ricostrure la sua immagine.
Sono molte le aziende che stanno provando a smarcarsi dall’influencer. La prima è stata la Safilo, leader nel settore degli occhiali, con un comunicato diramato qualche giorno fa. Poi il dietrofront della Coca Cola che avevo scelto l’influencer per la campagna in Italia di inizio anno. “Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti”, ha precisato Coca Cola. Anche Monnalisa, noto marchio toscano di abiti per bambini, vorrebbe sfilarsi. La creative director del brand Barbara Bertocci ha dichiarato a “La Repubblica”: “Stiamo facendo le nostre valutazioni, siamo un’azienda quotata in borsa e dobbiamo prima valutare con il nostro Cda il da farsi”. L’accordo tra Monnalisa e la Ferragni, salvo ripensamenti, dovrebbe proseguire fino al 2025.
C’è ancora da capire cosa faranno gli altri marchi a cui l’influencer ha legato la sua immagine. Stiamo parlando di l’Oréal Nestlè, Project e Gamble, Calzedonia, Intimissimi, Morellato e Tod’s. I bene informati dicono che in bilico ci sarebbero anche molti membri del suo team come il capo della comunicazione o il manager Fabio Maria Damato. Accanto all’imprenditrice c’è anche Luisa Lozupone, responsabile marketing e comunicazione e la consulente di bellezza Chiarà Calè, nel team dell’influencer dal 2016. Poi c’è l’assistente personale Barbara Di Poggio e la product manager Farida Gueci che si occupa di sviluppare la strategia dei prodotti di Chiara Ferragni. Non c’è alcuna conferma del fatto che Chiara Ferragni abbia deciso di cambiare alcuni membri della sua squadra. Certo è che la priorità, al momento, è lavorare sullla ricostruzione della sua immagine pubblica.
Nel frattempo, “Fanpage.it” ha chiesto un parere allo psicoterapeuta Matteo Merigo sull’altalena emotiva vissuta da Chiara Ferragni in quest’ultimo periodo. “Lei è una donna forte, ma una sofferenza psichica l’ha vissuta – ha sentenziato lo specialista – Lei è un’imprenditrice, una donna con le spalle larghe e sa anche come ricostruirsi: non vede il fallimento totale. Sta riportando un’immagine di donna e madre, che tra l’altro agli italiani piace tanto. Portare immagini di ricostruzione, ripartendo dalla famiglia, ha un senso: fare in modo che le persone si dimentichino ciò che è successo. C’è anche un aspetto psicologico: se arriva una cattiva impressione io devo dimostrare almeno una decina di cose positive, per far cambiare l’opinione da parte degli altri. Lei non sta perdendo solo follower, ma anche sponsor e fonti di guadagno”.
“La ripartenza passa ricreando l’immagine della famiglia – ha aggiunto Matteo Merigo – C’è l’idea che una persona come la Ferragni sia fredda e senza emotività: ma è una persona come tante altre. I dolori psichici li vive, si vede che c’è un dolore da superare. Il casino è partito dalla beneficenza, dai bambini. E lei mostra le foto della famiglia, coi bambini. Ha tenuto un attimo di silenzio per stare a bocce ferme: tanti non l’avrebbero fatto, tanti sarebbero subito corsi sui social. Ha aspettato per far abbassare i toni, quelli suoi emotivi, per poi far arrivare la parte che sa utilizzare, con più raziocinio”.
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08 Gennaio 2024, 16:22