L’intervista di Chiara Ferragni a “Che tempo che fa” fa il boom di ascolti. La puntata andata in onda domenica 3 marzo è la più vista di sempre. Il programma è stato seguito da 2.979.000 spettatori con il 14% nella prima parte dalle 20.34 alle 22.10 e 1.316.000 spettatori con il 9.8% nella seconda parte chiamata Il Tavolo in onda dalle 22.14 alle 0.34 con un picco di quasi 4 milioni e del 18%, rendendo Nove seconda rete nazionale. “Che tempo che fa” è stato il programma più commentato con un nuovo record stagionale di mezzo milione di interazioni.
Chiara Ferragni scortata dalla madre e dalle sorelle
Appena Chiara Ferragni è apparsa sugli schermi, con il suo tailleur nero e il trucco minimal, il sito streaming del canale Nove è andato in down. Un evento mai accaduto prima. L’imprenditrice digitale è arrivata negli studi di “Che tempo che fa” scortata dalla madre Marina Di Guardo e dalle sorelle Francesca e Valentina. Quest’ultima ha lasciato per 24 ore Parigi dove sta seguendo la Fashion Week per tornare a Milano e sostenere la “tremante” Chiara. Da quando sono esplosi lo scandalo del pandoro Balocco e la crisi con Fedez, la famiglia dell’influencer cremonese si è stretta attorno a lei per progettarla e sostenerla.
La bordata di Fabio Fazio al Codacons
A stroncare l’intervista è subito sceso in campo il Codacons che aveva suggerito a Fabio Fazio le domande da porgere alla sua ospite. Ieri sera, durante la diretta, il conduttore savonese ha lanciato una stoccata all’associazione che tutela i consumatori. “Lo dico per deludere sin d’ora, non se ne abbia a male nessuno, ma io non sono un magistrato, non sono un tribunale, non sono un prete – ha tenuto a precisare – Questo non è un luogo dove si fanno domande che vuole qualcun altro. Non è un grado di giudizio. Io faccio il mio mestiere appellandomi banalmente all’articolo 21 della Costituzione, cioè la libertà di pensiero e di espressione. Fine”.
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L’associazione: “Fazio non ci arriva proprio o fa finta di non arrivarci”
A fine intervista il Codacons è subito intervenuto con un comunicato. “Chiara Ferragni deve togliersi dalla bocca le parole ‘fraintendimento’ e ‘buona fede’ – scrive l’associazione dei consumatori – perché quando un pandoro viene venduto attraverso comunicati stampa e cartigli che lasciano intendere ai consumatori l’esistenza di un legame tra vendite e donazioni in favore dei bambini malati di cancro, non può esserci alcun tipo di fraintendimento e nessun errore di comprensione da parte dei cittadini”.
“Fabio Fazio avrebbe dovuto entrare più nel dettaglio della vicenda e delle comunicazioni legate al pandoro – continua la nota – in modo da chiarire meglio ai telespettatori quali fossero i chiari messaggi lanciati dalla Ferragni e da Balocco che non lasciavano affatto spazio ad alcun fraintendimento. Quando si scrive il falso sopra i pandori e si ingannano 300.000 consumatori le parole ‘fraintendimento’ e ‘buona fede’ vanno sostituite dalle parole ‘dolo’ e ‘falsi’, ma Fazio non ci arriva proprio o fa finta di non arrivarci”.
“Il messaggio sui pandori lasciava intendere che la donazione fosse legata alle vendite”
L’associazione cita poi un passaggio del provvedimento con cui l’Antitrust ha sanzionato le due aziende di Chiara Ferragni e la Balocco: “Scrive testualmente: ‘Con riguardo al contenuto del cartiglio apposto sui Pandori griffati (che riportava: Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing’), si evidenzia che in nessuna parte del messaggio è dato rinvenire che il finanziamento si riferisce a una donazione fatta in cifra fissa e mesi prima; al contrario, la formulazione, data anche la sua collocazione sulla confezione del pandoro, lasciava intendere che il reperimento dei fondi per la donazione fosse legato alle vendite del Pandoro griffato”.
Selvaggia Lucarelli: “Dovete smetterla di fraintendere, cog**oni!”
A non fare sconti a Chiara Ferragni è anche Selvaggia Lucarelli, ovvero colei che per prima ha sollevato il caso del pandoro Balocco griffato dall’imprenditrice digitale. La penna del “Fatto Quotidiano” ha pubblicato una serie di post sui social: “Chiara, se crei effetti emulativi sulla pubblicità ingannevole è un problema eh”, “L’intervista quando inizia?”, “Non si era accorta di aver sbagliato fino alla multa. È per quello che un anno fa aveva bloccato la parola Balocco nei commenti sul suo Instagram”, “Dovete smetterla di fraintendere, cog**oni! Che poi fate prendere le multe a Chiara che è in buona fede”, “Comunque possiamo stare qui a scrivere e commentare sino a domani, ma al di là dei pandori e del resto, al di là dell’assenza di domande, è il vuoto. Avvilente assenza di pensiero e grammatica”.