06 Maggio 2021, 14:50
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Ci sono scelte che possono cambiare un destino. E’ il caso della donna che 48 anni fa ha partorito Daniela in anonimato lasciandola in ospedale e rinunciando a lei per sempre. Tre anni fa, Daniela – che è madre di due figli – ha scoperto di avere un cancro al seno. All’inizio non sembrava così grave ma poi si è rivelato particolarmente aggressivo.
La speranza di salvezza di Daniela è legata ad una cura sperimentale americana ma per sottoporsi a questa terapia è necessario che la madre biologica si sottoponga ad un prelievo del sangue per avere la mappatura genetica che consentirà a Daniela di accedere alle cure.
Dopo un appello della paziente a “Chi l’ha visto?” rimasto inascoltato, il Tribunale dei Minori di Milano rintraccia la madre naturale che oppone un secco “no” al prelievo negando di fatto alla figlia la possibilità di curarsi.
La storia della combattiva infermiera milanese che, con il suo volto sofferente si rivolge alla donna che l’ha partorita, scuote le coscienze di tutti diventando un caso. Daniela non si arrende nemmeno quando tutto sembra crollare intorno a lei e, sempre attraverso “Chi l’ha visto?”, chiede alla madre di ripensarci. E la madre, inaspettatamente, ci ripensa decidendo di dare il suo sangue per quella figlia che non ha mai conosciuto.
Alla fine a prevalere è l’istinto materno e la donna si convince a spezzare la catena che la teneva legata al dolore di una gravidanza frutto di uno stupro. Lunedì 3 maggio la donna che ha partorito Daniela in anonimato 48 anni ha raggiunto in anonimato il centro di Milano per sottoporsi al prelievo di sangue che permetterà alla figlia una cura e un futuro.
“Sono felice, non riesco a sorridere perché sono commossa – dichiara Daniela con la voce rotta dal pianto ai microfoni di “Chi l’ha visto?” – Ha vinto l’amore! Volevo dire grazie alla mia mamma che ha accettato di fare il prelievo e ha segnato un punto di partenza nel mio percorso di guarigione lungo e difficile”.
“Voglio ringraziare le Istituzioni – aggiunge – ci sono state, hanno fatto il loro pezzetto e mi hanno consentito di arrivare a questo traguardo. Un ringraziamento speciale ancora a lei. Credo che nel suo cuore, anche se non ci vedremo mai, ci sarà sempre la mia immagine e dentro di me ci sarà la sua. Spero di vincere questa battaglia per non vanificare tutto quello che è stato fatto”.
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06 Maggio 2021, 14:50