Uno chef ha ucciso la sua fidanzata per poi farla a pezzi e strapparle gli organi. Un femminicidio efferato per le modalità cruente e per i risvolti macabri. E’ successo a Bratislava, in Slovacchia. Lo chef è sospettato di aver brutalmente ucciso la sua fidanzata. Non contento le ha asportato cuore, organi e viscere e li ha fatti trovare accanto al corpo mutilato. La polizia è intervenuta mercoledì della scorsa settimana dopo che un parente aveva ricevuto un messaggio da parte dell’uomo che annunciava il suo suicidio. La vittima si chiamava Patricia, aveva 48 anni e viveva con il suo aguzzino, lo chef Jozef Hanuska. La polizia lo ha arrestato e ora rischia l’ergastolo. Gli agenti della polizia locale hanno ritrovato i resti della donna e accanto al corpo un secchio contenente l’intestino, il cuore e altri organi. L’uomo aveva anche posizionato un passaporto britannico sopra un lenzuolo che aveva gettato sul cadavere.
“Perché mettere gli organi in un secchio?”
Il “Daily Mail” ha scritto che, dopo il macabro ritrovamento della donna, i vicini hanno riferito di avere sentito spesso la coppia litigare. Un testimone ha anche dichiarato di aver sentito Hanuska minacciare frequentemente la fidanzata di “strapparle la testa”. Dopo l’arresto del presunto assassino, avvenuto venerdì scorso, anche la nota attrice slovacca Bibiana Ondrejková ha rilasciato una dichiarazione: “Non li conoscevo personalmente, ma ne sapevo qualcosa. Sapevo che erano persone con problemi legati all’alcol e che c’erano frequenti litigi tra loro”. Qualcuno ha addirittura avanzato un’ipotesi raccapricciante: “Stava forse pianificando di mangiarle gli organi? Perché metterli in un secchio?”. Dopo l’arresto dello chef, la polizia ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Grazie a un’indagine operativa rigorosa, gli investigatori di Bratislava hanno detenuto una persona venerdì pomeriggio che è ragionevolmente sospettata del crimine in questione. È molto probabile che sia il fidanzato della donna assassinata”.
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Il padre dello chef era lo “Strangolatore di Bratislava”
Un aspetto ancora più inquitante è stato scoprire che il padre del presunto assassino era a sua volta un assassino, che negli anni ’70 si rese autore di efferati delitti. Il padre dello chef si chiamava Stefan Pantl ed era stato arrestato nel 1979 dopo aver ucciso due donne conosciute a una festa. E’ passato alla storia con il nome di “Strangolatore di Bratislava” e dopo il processo fu giustiziato. Le due ragazze, Olga e Vlasta, incontrarono l’assassino 25enne mentre stavano in un ristorante. Lui le convinse ad andare nel suo nuovo appartamento. Dopo qualche bicchiere andarono a letto e l’uomo chiese con insistenza di fare sess0, ma le ragazze, di 22 e 24 anni, si rifiutarono. A quel punto il giovane perse la testa e strangolò Olga con la cintura dell’accappatoio. L’amica Vlasta venne picchiata, violentata e poi costretta a fare una passeggiata insieme. Lei riuscì a scappare ma lui la raggiunse e strangolò anche lei.