17 Febbraio 2023, 13:43
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Che fine ha fatto Ruby Rubacuori? Karima El Mahroug, questo il vero nome di una delle protagoniste delle cosiddette cene eleganti di Arcore, è finita nel bel mezzo di una bufera giudiziaria e mediatica per via delle serate trascorse nella villa di Silvio Berlusconi quando era ancora minorenne. La giovane marocchina è stata coinvolta in alcuni processi che portano il suo nome. Il 15 febbraio 2023 si è concluso il Ruby ter con l’assoluzione di tutti gli imputati. Tra questi anche Silvio Berlusconi, assolto perché il fatto non sussiste nell’ultimo filone d’inchiesta che contestava il reato di corruzione in atti giudiziari.
Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, nasce il 1° novembre 1992 a Fkih Ben Salah (Marocco) e ha alle spalle un passato difficile. A 14 anni fugge di casa, arriva in Italia e finisce in alcune comunità da cui scappa. Si mantiene facendo numerosi lavori fino a quando, ad un concorso di bellezza, viene notata da Emilio Fede che la mette in contatto con Lele Mora.
Karima El Mahroug si esibisce come cubista nelle discoteche fino ad arrivare ad Arcore dove partecipa alle feste private di Silvio Berlusconi facendo la danza del ventre e facendosi chiamare Ruby Rubacuori. Karima El Mahroug ha sempre negato che i “Bunga Bunga” fossero orge collettive e ha raccontato che Silvio Berlusconi le avrebbe detto che il rito del “Bunga Bunga” era stato copiato da Mu’ammar Gheddafi, ex leader della Libia.
Il caso Ruby prende il via dopo l’ormai celeberrima notte in Questura. Tra il 27 e il 28 maggio 2010, Karima El Mahroug, non ancora 18enne, viene fermata per un furto. Il Cavaliere, che si trovava a Parigi, telefona al capo di gabinetto Pietro Ostuni, spiegandogli che la giovane gli è stata indicata come “nipote del presidente egiziano Mubarak” e che sarebbe arrivata Nicole Minetti, all’epoca consigliere regionale, per prenderla in affido. Cosa che avviene, nonostante il pm dei minori abbia disposto il suo collocamento in una comunità. Pochi giorni dopo, la ragazza, ricoverata in ospedale a causa di una lite, finisce davvero in una struttura protetta. Da lì partono le indagini della Procura di Milano che scopre la sua partecipazione ad alcune cene organizzate da Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore. Insieme a lei anche altre ragazze, ribattezzate “olgettine” perché alcune di loro erano state sistemate dal Cavaliere in alcuni appartamenti ubicati in via Olgettina, non lontano da Milano 2.
Assolta dall’accusa di Corruzione in atti giudiziari per cui era imputata nel processo Ruby Ter, Ruby Rubacuori è mamma di una bambina, Sofia, avuta dall’ex marito Luca Risso da cui si è separata nel 2012 per via di un presunto tradimento di lui. Per un periodo, Karima El Mahroug ha vissuto in Messico. Oggi vive a Genova con il nuovo compagno, il personal trainer e pr di discoteche Daniele Leo, al quale è legata da otto anni e insieme al quale gestisce un ristorante. “In Daniele ho visto il buono, i suoi occhi puliti mi hanno permesso di fidarmi delle sue mani – scrive Ruby nel suo libro – È un uomo buono, che ha saputo starmi accanto nel momento più buio e poi vivere con me la mia rinascita. Ha saputo prendersi cura di mia figlia come fosse sua. Quando l’ho sentito accanto, ho fisicamente sentito che c’era qualcuno a cui appoggiarmi, qualcuno che nel gioco della fiducia non mi avrebbe mai fatto finire per terra…”.
Ruby Rubacuori ha scritto un libro dal titolo “Karima” insieme alla giornalista Raffaella Costantino. “Non sono una prostituta. Non ho parenti famosi. E non ho ricevuto milioni di euro. Ma da Silvio Berlusconi non ho mai avuto la sensazione di essere un pezzo di carne – ha detto la giovane marocchina presentando il volume all’hotel Diana Majestic di Milano – ma con la testa di adesso, se tornassi indietro non andrei nella casa di Arcore. Non per la persona, ma per quello che rappresenta quella persona”. “Hanno sempre detto che sono furba – aggiunge – Qualcuno ha parlato di ‘furbizia orientale’. Ma per quanto tu possa essere furba a 17anni comunque non sei preparata a degli avvenimenti simili. Quando dico usata è perché nessuno mi ha tutelata. Perché sono stata etichettata davanti a tutti come la prostituta minorenne?”.
“Berlusconi con me si è comportato da persona rispettosa – afferma Ruby -Non ho mai negato di aver ricevuto, le sei volte in cui sono stata a casa sua, anche un aiuto economico. Ma non parliamo di cinque milioni. Ai miei occhi comunque erano già tantissimi soldi. Perché mi hanno permesso di non dormire per strada, di comprarmi da mangiare e di mandare qualcosina a mia madre. Per questo parlo di gratitudine nei suoi confronti”.
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“A 18 anni ero incinta e non ho avuto la possibilità di godere di un momento spensierato neanche per scegliere la culla di mia figlia. Ero sempre dagli avvocati – racconta – Quest’assoluzione per me è l’inizio di una vita da persona normale e da donna libera. Sono sempre stata controllata. Ora potrò iniziare a progettare la mia vita”. Infine, un “appunto” al suo benefattore: “Se avesse sprecato due paroline per parlare della mia persona, quando ha visto tutti accusarmi di essere una prostituta e altre ragazze definirmi ‘la zingara che arriva sporca, non fa niente e non si spoglia neanche’, forse sarebbe stato di grande aiuto”.
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17 Febbraio 2023, 13:43