Che fine ha fatto Milly D’Abbraccio? Emilia Cucciniello, questo il vero nome dell’ex p0rnodiva, ha compiuto 60 anni lo scorso 3 novembre. In un’intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano”, si definisce una “p0rnostar intellettuale” ma anche “un’artista prestata all’hard”. “Vengo da una famiglia di sinistra, tutti musicisti, cantanti, attori – racconta – A mia madre stava stretta la provincia, eppure lì eravamo la famiglia più importante, dei nobili con tanto di stemma a quattro pale. Dei marchesi. Mio zio è stato sindaco di Avellino. Cosa mi è rimasto della nobiltà? Sono una classista de me*da – svela – Nella mia testa ho il sangue blu e noi nobili non possiamo abbassarci a storie con idraulici, operai e simili. Nel lavoro è una cosa, nella vita privata sono sempre stata una grande stro*za”. Milly D’Abbraccio ricorda la sua prima volta a 16 anni: “Non ho provato nulla. Lui intrippato”. Alla stessa età si è iscritta alla scuola di Alessandro Fersen. Il suo primo film fu “Tu mi turbi” con Roberto Benigni. “Avevamo lo stesso avvocato – spiega – una volta ci siamo incontrati nello studio e appena mi ha vista è impazzito. Ci ha provato immediatamente. Una storiella; lui geniale: per strapparmi una risata e sedurmi si è pure messo a quattro zampe. Poi una volta insieme lo seguivo in teatro e mi scompisciavo, massacrava tutti i politici e andava avanti nonostante una pila di denunce”.
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“Mi sono innamorata come una pazza di Beppe Grillo”
“Spesso le persone non capiscono chi ho frequentato nella mia vita, non gente qualunque – sentenzia Milly D’Abbraccio – Luciano De Crescenzo: straordinario, ascoltarlo era meglio dell’università; Renzo Arbore: con lui ho avuto una storiella. Ma ho perso un paio di lavori, soprattutto Quelli della notte: ero incinta. Sfiga incredibile”. E poi Francesco Nuti, “un geniaccio, fuori dalle righe”. “Aggiungo Beppe Grillo: di lui mi sono innamorata come una pazza – confessa – e per un nonnulla mi sono salvata. Un giorno mi domanda: ‘Vieni in montagna con me?’ ‘Mi dispiace, non posso, non so sciare’. Per fortuna! È stato quando poi ha avuto l’incidente d’auto mortale (nel quale sono morti i due suoi amici e il figlio degli amici); nella lista ci sono anche Giorgio Faletti e Vittorio Sgarbi; ho sempre preferito la testa ai soldi dei miliardari”. “I miliardari hanno sempre cercato di corrompermi – confessa – uno di loro, pur di avermi a una festa milanese, mi ha piazzato dieci milioni in tasca. Ce so’ andata. Un altro, un giorno, si lancia: ‘Prendi la mia carta, compra quello che vuoi’. Ho speso 40 mila euro in vestiti e caz*ate”. Con la stessa sincerità ammette di aver “sperperato tutto”. “Non avevo progettualità. Sono sempre stata una libera”, spiega.
La prima volta su un set hard: “La notte avevo solo incubi”
Per Milly D’Abbraccio l’hard rappresentò l’ultima spiaggia. Oggi lo definisce “un grande sbaglio che ha funzionato”. “Non avevo lavoro – ricorda – ne parlo al mio agente che mi dice: ‘Vieni con me’. Usciamo. E mi porta al Diva Futura (locale di Riccardo Schicchi). Entro e resto allibita: ‘Sono nudi, è p0rno’. ‘Aspetta’. ‘Aspetta, cosa?’. L’offerta: 60 milioni per 10 servizi fotografici. Era il 1989. E io: ‘Sono un’attrice seria! Mi occupo di teatro’. Passa più di un anno e alzano la posta: 80 milioni. Io sempre no. Mi fidanzo con Massimo Gatti, miliardario vero, con una società quotata in Borsa: con lui solo yacht, aerei privati, ville. S’innamora e si vuole fidanzare, io stupita e spiantata. ‘Va bene, ci sto’. E mi sentivo come Julia Roberts in Pretty Woman con tanto di autista privato, jet privato, soldi a sfare. In realtà mi aveva comprata. Dopo un po’ abbiamo litigato, ci siamo lasciati e sono tornata spiantata, ’na morta de fame. A quel punto volevo il lusso. Nella disperazione, avvolta dagli interrogativi, un giorno incontro Schicchi. Si ferma. Mi guarda. Io capisco, mi arrendo. Lo seguo al Diva Futura e mi propone 500 milioni per 15 mesi di lavoro”. “La settimana prima del debutto sul set, la notte avevo solo incubi – confida – (…) Sui set normali mi divertivo. In quelli hard non sempre”.
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Che fine ha fatto Milly D’Abbraccio? Dopo l’hard è la volta di OnlyFans
Che fine ha fatto Milly D’Abbraccio? Oggi ha detto addio all’hard e fa solo OnlyFans. “E mi sento come una che ha vissuto in maniera spericolata, che si è divertita. Però sono un po’ stanca…”, ammette la neo 60enne. “Gli uomini si approcciano solo al personaggio, alla diva, quindi mi credono affabile, disponibile, pronta a tutto. Invece sono una stro*za e non la voglio dare a nessuno”, rivela. Nel 2010 si è dichiarata lesbica “perché sono mascolina, mi mancano solo le pal*e. Per questo tutti gli uomini che mi sono stati vicino, a un certo punto, sono caduti nelle lacrime, distrutti psicologicamente. E ogni volta mi sono sentita un mostro. Ho pensato: vuoi vedere che non sono adatta ai maschi? Soffrono tutti. Eppure mi coccolavano in ogni modo. Uno di loro mi versava diecimila euro a mese, poi carte di credito senza limiti, più altri benefit. Anche lui piangeva, anche lui devastato. Forse sono meglio con le donne. Per dieci anni fidanzata con la sfera femminile e ho capito che sono peggio degli uomini: gelose, possessive, mi controllavano, mi rompevano le pal*e. Con una mi sono accapigliata. E le urlavo: ‘Adesso ho capito gli uomini!’; alla fine meglio i maschi: sono generosi”. Infine, Milly D’Abbraccio confessa di aver avuto una storia con Robert De Niro ma anche con Harvey Keitel.