Cecilia Rodriguez è incinta? Da settimane ormai si rincorrono voci su una presunta gravidanza della moglie di Ignazio Moser. Qualcuno ha addirittura scritto che la sorella minore di Belen Rodriguez avrebbe annunciato il lieto evento la prossima settimana. Non è un mistero che la coppia nata al “Grande Fratello Vip” desideri allargare la famiglia da tempo. Ignazio Moser fa chiarezza in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” incentrata per lo più sul suo rapporto con il padre, il campione di ciclismo Francesco Moser, ribattezzato “lo sceriffo”. Cecilia Rodriguez non è incinta. A svelarlo è proprio Ignazio Moser: “La mia paternità dovrà ancora aspettare. È cosa pubblica che Cecilia e io ci stiamo provando da anni, è qualcosa che desideriamo tanto. Purtroppo stiamo facendo fatica a raggiungere il risultato: è un tema per noi molto delicato. Ma è nostra intenzione generare il primo erede della dinastia Moser, perché mia sorella ha tre figli ma i miei nipoti hanno il cognome di mio cognato”.
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Il rapporto con il padre: “Il Covid ha avuto un ruolo positivo fondamentale nel farmelo ritrovare”
Ignazio Moser ha sempre avuto un rapporto altalenante con il padre che ha un carattere piuttosto freddo e scontroso ma le cose tra loro sono migliorate durante la pandemia. “Il nostro è un rapporto ringiovanito – spiega il 32enne – Il Covid ha avuto un ruolo positivo fondamentale nel farmi ritrovare mio papà. Ho fatto due mesi e mezzo al maso con lui ed è stata un’esperienza completamente nuova: non avevo mai vissuto prima la sua presenza per così tanto tempo. Tra ciclismo, politica e impresa, è sempre stato molto impegnato. Il nostro rapporto si è veramente rinnovato e da lì in poi è cambiato anche il nostro modo di parlare. Prima facevo fatica a chiamare mio papà per chiedergli ‘come stai?’ o ‘cosa fai?’. Adesso invece è diventata una routine. Qualcosa che per noi non è mai stato scontato”.

“Oggi è più facile che qualcuno sappia chi è Ignazio Moser e questo a papà dà molto fastidio”
Francesco Moser non ha storto il naso quando il figlio ha deciso di partecipare al “Grande Fratello Vip”. “Papà è sempre stato un innovatore, nello sport e nella vita – confessa Ignazio Moser – Nonostante sia un uomo all’antica che parla solo in dialetto, in realtà è stato sempre molto curioso, attento al nuovo. Per quanto lo spaventasse, è stato in famiglia quello meno contrario alla mia dipartita. Pur non sapendo cosa stessi facendo, ha apprezzato il mio voler buttare il cuore oltre l’ostacolo. Fino al giorno prima ero in vendemmia in azienda, sono salito su un treno da Trento a Roma per entrare nella casa del ‘Grande Fratello Vip’ e sono uscito che avevo orde di ragazzine che mi inseguivano”. “Oggi è più facile che qualcuno sappia chi è Ignazio Moser e questo a papà dà molto fastidio – aggiunge – Quando gli chiedono i selfie e gli dicono ‘ma lei è il papà di Ignazio?’ non gli piace, egoriferito com’è”.

“Quando ho capito che non potevo essere un campione è stato come lasciare una fidanzata che ami”
Ignazio Moser è cresciuto con il mito del padre e per un po’ ha sognato di seguire le sue orme. “Conservo un tema di quando avevo otto anni in cui si chiedeva ‘cosa vuoi fare da grande?’ – ricorda – Io ho scritto: il campione di ciclismo. Non il ciclista. Ho sempre idolatrato mio papà, una figura quasi mistica, e da lui è nata la mia passione per il ciclismo. Ho avuto la sfortuna di essere molto portato, perché l’effetto è come quello del ludopatico che vince le prime scommesse: vincevo sempre le corse e si era montata attorno a me l’aspettativa di avere un nuovo Moser. Quando ho capito che non potevo essere un campione è stato un po’ come lasciare una fidanzata che ami, però lei non ti ama. Una storia triste ma a lieto fine (…) Papà aveva già capito tutto. So di averlo ferito”.

“Mia moglie Cecilia mi aiuta molto nel rapporto con mio padre perché è più diretta di me”
Il 32enne entra ancora più nel merito del suo rapporto con il padre: “Sono sempre stato quello di famiglia che ha combinato più guai, però anche quello che in qualche modo lo ha reso orgoglioso. Caratterialmente ho sempre rifiutato l’autorità di mio papà; questo gli ha sempre dato molto fastidio e allo stesso tempo lo ha reso orgoglioso. Ma un momento che ha segnato le nostre vite è stato il mio matrimonio. L’ho visto piangere per me: una cosa molto rara. Non c’è stato un abbraccio, ma una stretta di mano delle sue”. Francesco Moser si trasforma a contatto con i suoi tre nipoti, Anna, Pietro e Chiara. “Sono una cura per il cuore burbero di mio papà – rivela l’ex gieffino – Con loro si sforza di essere affettuoso, non gli riesce sempre in maniera spontanea e fa tenerezza. Mio padre non ha mai ricevuto affetto perché mio nonno era nato nel 1898, ha vissuto a cavallo di due guerre mondiali e ha avuto 12 figli. Mia moglie Cecilia mi aiuta molto nel rapporto con lui perché è più diretta di me. All’alba dei 33 anni, ho capito che mio padre prova affetto, ma fa fatica a mostrare le emozioni”.
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“Sono entrato al ‘GFVip’ perché sono figlio di mio papà, non giriamoci intorno”
Ignazio Moser spiega cosa ha significato per lui essere “figlio di”: “Ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno, ho un po’ approfittato della situazione. Sono entrato al ‘Grande Fratello Vip’ perché sono figlio di mio papà, non giriamoci intorno: la mia carriera era stata mediocre. Ma nella vita le cose o le subisci o ne approfitti. Oggi è lui ad essere mio papà e quando gli chiedono le foto, magari le ragazze giovani, per me è una soddisfazione impagabile”. L’ex ciclista ammette di non apprezzare il “caratteraccio” del padre. “Ho cercato di essere un po’ più sensibile e più empatico di lui – confessa – Però ‘volevo essere un duro’ come mio papà, perché è sempre stato tosto nella vita. In tutto quello che ha fatto, è sempre stato un duro e questo glielo invidio (…) La cosa più preziosa che mi ha insegnato? A essere sempre la versione migliore di me stesso (…) Lui mi ha insegnato a non mollare mai e ho sempre voluto essere come mio papà. Anche oggi”.