Caterina Balivo confessa: “Sbircio sul telefono di mio marito"

Caterina Balivo: “Sbircio sul telefono di mio marito. In tv non c’è parità tra conduttori”

Germana Bevilacqua

Caterina Balivo: “Sbircio sul telefono di mio marito. In tv non c’è parità tra conduttori”

| 16/10/2024
Caterina Balivo: “Sbircio sul telefono di mio marito. In tv non c’è parità tra conduttori”

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Caterina Balivo, in un’intervista al “Corriere della Sera”, parla di sé, del marito, dei figli, della famiglia allargata e del suo impegno quotidiano in tv. La conduttrice non fa sconti a nessuno e dice apertamente che in tv non esiste la parità tra conduttori e conduttrici. I primi, a suo dire, sarebbero nettamente agevolati. Una vita dedicata alla tv ma da piccola sognava di fare altro: “Il magistrato, per il mio senso di giustizia. Poi ho scoperto da dove veniva: ho l’ascendente Bilancia. In classe osavo dire ai prof cosa non andava. Mi chiamavano la sindacalista”. Poi ha scoperto la sua vera vocazione: “E’ successo quando ho cominciato ad approcciarmi al mondo della televisione: io volevo intervistare, fare la giornalista, essere visibile per comunicare”. Caterina Balivo ammette di avere subito qualche ingiustizia a livello professionale: “Qualcosa è successo e non ci voglio tornare. Anche perché non ci rendiamo conto di vivere in maniera agiata e privilegiata, mentre tanti altri non hanno la stessa fortuna”. Poi aggiunge: “La verità è che sono grata di fare il lavoro che mi piace e non penso mai che qualcuno debba darmi di più”.

Caterina Balivo (Foto Instagram)

“Ai conduttori uomini le cose più facili, con tempi che conciliano molto bene con famiglia e aperitivo”

Dietro le parole di Caterina Balivo si cela una critica non troppo velata al mondo della tv. “A 25 anni conducevo la stessa fascia oraria di oggi – spiega – e allora potrei dire: sei rimasta lì. Ma poi guardo gli altri conduttori e mi rendo conto che la tivù è stantia, pure la Clerici fa quel programma da 20 anni e la stessa De Filippi è al pomeriggio da 25. Loro sono andate avanti facendo anche altro, ma hanno un’età diversa dalla mia: c’è tempo”. Riguardo alla questione dei game show che sembrano appannaggio dei colleghi uomini dice: “E’ la mia crociata! La prima puntata di Lingo, su La7, avevo messo i baffi apposta: sarò sempre grata ad Andrea Salerno. La trovo una grande ingiustizia televisiva. Il punto è che noi donne possiamo avere registri diversi, gli uomini molti meno. Dove lo trovi uno che ti fa l’intervista a cuore aperto? Lì ci mettono le donne e per scarto arrivano gli uomini a fare le cose più facili, guarda caso con tempi che conciliano molto bene sia la dimensione familiare che l’aperitivo”.
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Caterina Balivo e il marito Guido Maria Brera a Palermo (Foto Instagram)

“Una volta feci una puntata già con la farfallina pronta per l’endovena”

La conduttrice parla anche dei colleghi che per lei sono stati e sono un esempio da seguire: “Fabrizio Frizzi mi insegnò quanto la gentilezza possa migliorare gli umori in una redazione: se sei gentile e sorridente, e conosci i nomi di tutti i tuoi collaboratori, li fai sentire parte di un gruppo. Poi c’è Milly Carlucci che è la professionalità fatta persona. Biagio Izzo mi ha insegnato a sapersi prendere in giro. Franco Di Mare quanto fosse importante studiare: anche se non sai una cosa, hai la possibilità di prepararti e quello fa la differenza. Sognavo: chissà quando avrò un programma tutto mio? Poi l’ho avuto e oggi, dopo 25 anni, ho ancora l’ansia da prestazione”. “Nella conduzione ballo, scherzo, rido, ma di leggerezza non c’è niente – svela -. La scialla non la conosco, le cose devo farle bene. Mi chiedo se sia una questione genetica o se c’entrino i miei genitori insegnanti”.

Poi ricorda di quando andò in onda nonostante non stesse bene: “Il primo periodo di ‘Vieni da me’ avevo un problema, pensavo appendicite, e mi calmavo con la flebo di Voltaren. Feci una puntata già con la farfallina pronta per l’endovena. Un’altra volta avevo febbre a 40, sono svenuta e sono andata in onda lo stesso. Talvolta mi sono interrogata: se uno sta male, deve stare a casa? Non vale per tutti i lavori. Io faccio la conduttrice, il mio è intrattenimento. Hai quello spazio ed è giusto che continui finché hai l’argine”.
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Caterina Balivo ricorda i primi tempi con il marito: “Lui mi ha seguita a Roma”

La conduttrice parla dell’attaccamento al suo programma “La volta buona” in onda tutti i giorni su RaiUno: “La mia volta buona? Tutte le volte che ho scelto cosa era buono per me, anche se non sembrava così agli altri: come Miss Italia, per esempio. Ma la mia volta buona forse è stata aver subìto un cambiamento di rete e di programma che si è rivelato essenziale per poter continuare una storia d’amore giovane. Se non mi avessero spedita a Milano, sarebbe stato impossibile proseguire: l’amore è più forte di tutto, ma deve essere pratico. Se io e mio marito avessimo continuato a fare i fidanzati a distanza, la storia si sarebbe spenta”. Poi ricorda i primi tempi con Guido Maria Brera, il marito: “L’odore del parquet al mattino unito al profumo del caffè. Avevo 30 anni, Milano non era bella come adesso, quella era la mia madeleine. Poi, quando mi hanno proposto di tornare su Rai 1, lui ha fatto il grande atto d’amore di seguirmi a Roma”.

La loro è una famiglia allargata. Con loro vive Costanza, la secondogenita del marito. “Adesso ha 20 anni, i miei figli Guido Alberto e Cora sono pazzi di lei – confida – meno della mia notorietà. Sono sempre molto seccati quando mi fermano per strada. Del resto, io a casa non ho foto mie di lavoro e abbiamo solo un televisore”.

Caterina Balivo e i figli (Foto Instagram)

“Controllo il cellulare di mio figlio con il parental control, ma lui riesce a superarlo”

Che mamma è Caterina Balivo? “Una che dice o fa sempre la cosa sbagliata. Sono rompina, metodica, li faccio impazzire – ammette – chiedendo se si sono lavati i denti, se hanno fatto le cose in un certo modo. Sono amorevole, ma anche dura. Il telefonino? Guido Alberto lo ha, ma non lo può portare a scuola, anche se i suoi compagni lo fanno. Su questo ci siamo scontrati. La sera alle 20 me lo deve consegnare. Ho il parental control, ma non so come, lui riesce a superarlo”. Poi ammette candidamente di controllare anche il cellulare del marito: “Una sbirciata la do sempre, ma quello non è controllare: è tenersi aggiornati”. La conduttrice ha anche scritto un libro dal titolo “Gli uomini sono come le lavatrici”. “Se tornassi indietro lo farei uscire sei mesi dopo e con un titolo diverso: quello era proprio un titolo del piffero. Sto pensando comunque di scrivere un altro romanzo. E non è una minaccia”, scherza.

Infine ammette: “Il programma che non rifarei? ‘Il più grande pasticciere’. Ma non per il programma in sé. È che mi ha portato via tanto tempo familiare che mi è pesato. Quell’esperienza mi ha fatto capire che si possono dire dei no, pure se ti offrono una prima serata”.

Pubblicato il 16/10/2024 10:43

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