Caterina Balivo, 43 anni, torna su RaiUno a partire da oggi con “La volta buona”, programma che ha preso il posto di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone. Terza a “Miss Italia” nel 1999, la conduttrice campana ha dei trascorsi da modella, ha recitato nel film del 2005 “Il regalo di Anita” con Caterina Murino e ha scritto un libro dal titolo “Gli uomini sono come le lavatrici”. Tre anni fa, in piena pandemia, lasciò RaiUno dove conduceva “Vieni da me” per stare vicina alla sua famiglia. Rimasta fuori dalla prima rete della tv di Stato, Caterina Balivo ha lavorato a Tv8, La7 e Rai2. Oggi il tanto atteso ritorno su RaiUno al timone di una nuova trasmissione voluta dal direttore del Daytime Angelo Mellone.
“Ad attrarre più di un milione di spettatori sono abituata da anni”
Caterina Balivo non teme il confronto con Serena Bortone che si era congedata dal pubblico di RaiUno con tono polemico. “Ad attrarre più di un milione di spettatori sono abituata da anni – confida in un’intervista a “Il Messaggero” – Mi preoccupa trovare un nuovo equilibrio per la mia quotidianità familiare. C’è una bella differenza fra una giornalista in qualche modo legata politicamente a questa o quell’area e una conduttrice come me. Io non sono frutto di una scelta politica, io vengo da quasi vent’anni di tv del pomeriggio e non sto per condurre ‘Ballando con le stelle’, che non è il mio mondo. Diciamo che io sono in quota Caterina”.
“In studio sono una che controlla tutto, anche le luci”
La conduttrice de “La volta buona” non vota da 10 anni. “Ce l’ho con i politici che non pensano al bene di tutti ma solo a quelli di parte – spiega – Asili, salari, sicurezza… Non risolvono un solo problema. Mai. Comunque sappia che nel mio quadro astrale c’è una predisposizione alla carriera politica”.
“Il pregiudizio più ricorrente sul mio conto? È bella, è elegante, si è sposata bene, che ci vuole a essere come lei? Io invece sono una sgobbona – precisa – In studio sono una che controlla tutto, anche le luci. Ma sono migliorata. Tre anni lontana dalla Rai mi sono serviti. Adesso, per esempio, con il programma tante cose ancora non sono al massimo. In passato sarei stata una furia, ora sono tranquilla”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“Il direttore mi ha detto di invitare chi voglio, non ho avuto una lista nera”
Caterina Balivo fa sapere di non aver ricevuto nessun veto: “Il direttore mi ha detto di invitare chi voglio, basta che raccontino cose pertinenti. Non ho avuto una lista nera”. Poi arriva la stoccata all’indirizzo di Lorella Cuccarini rea di aver dichiarato che la Rai le aveva offerto, prima di lei, la conduzione de “La volta buona”: “Una come lei può fare quello che vuole: è bravissima. Certo, Romina Power, alla quale nel 2005 chiesero prima di me di fare Festa italiana, non l’ha mai detto. È una questione di stile”.
“Il tweet del 2017 contro Diletta Leotta fu uno scivolone terribile”
La conduttrice campana dice di non possedere “un vero talento ma sono molto empatica. Piaccio. E sono fedele a me stessa”. L’errore più grande della sua vita? “Il tweet del 2017 contro Diletta Leotta a Sanremo (‘Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna’, ndr). Fu uno scivolone terribile – ammette – Io che sono sempre dalla parte delle donne, quella roba non dovevo farla”.
“Fra 3-4 anni potrei fare L’eredità, così chissà come si arrabbia Pino Insegno”
L’esperienza lavorativa da dimenticare? “Nel 2010. Da conduttrice su Rai1 di Festa italiana, a Roma, mi ritrovai a Milano a fare Pomeriggio sul 2 con altre due persone molto diverse da me come Milo Infante e Lorena Bianchetti – ricorda – Fu un’esperienza traumatica, il mio inferno. Un anno terribile”. Dove si vede in futuro? “Fra 3-4 anni potrei fare L’eredità, così chissà come si arrabbia Pino Insegno… Ahahahaha…(ride). Scherzo”, conclude.