Carolina Crescentini si racconta a “Belve”, il programma ideato e diretto da Francesca Fagnani. Tra le attrici più apprezzate del cinema italiano e tra le protagoniste della fortunata serie Rai “Mare Fuori”, la Crescentini svela alcuni aspetti della sulla sua vita professionale e sentimentale. Che belva ti senti?, chiede la conduttrice. “Una cagna”, risponde sorridendo l’attrice facendo riferimento alla serie Boris. Lei si è definita tanto ironica quanto stron*a, è vero? “Se mi arrabbio sì e mi succede se qualcuno mi manca di rispetto. Anche sul lavoro però, mi danno quasi sempre il ruolo della stron*a, forse per il mio sguardo”. Silvio Muccino di lei ha detto ‘è matta coma una cavallo’. “Siamo amici, per me è un complimento”. Si definisce fragile come un pacco bomba, perchè? “Pacco bomba perché è delicato ma quando esplode è un disastro”. Un suo pregio e un difetto? “Sono accogliente e generosa, sono una che abbraccia molto. Un difetto? So essere molto severa e se mi arrabbio sono molto dura. Porto rancore e mi serve tempo per perdonare”. Lei è più simpatica o antipatica alle persone? “Credo simpatica perché mi sorridono tutti, poi non so”.
Carolina Crescentini: “Il mio sogno è lavorare con Sorrentino”
Dopo aver lavorato per alcuni spot pubblicitari l’anno della svolta è il 2007 quando entra nel cast di ‘Notte prima degli esami’ e poi ‘Boris’. “Il nostro è un lavoro pericoloso, oggi ti chiamano e domani non più. Della popolarità mi piace l’affetto della gente, un po’ meno l’ossessione che ha qualcuno per i selfie”. Carolina Crescentini è protagonista di “Mare Fuori” dove interpreta il ruolo della direttrice claudicante: “Ho studiato molto per poter camminare con il bastone. Ho capito quanto sia faticoso avere una disabilità”. Qual è regista che l’ha diretta meglio? “Ho molto amato lavorare con Gabriele Muccino, perché ti chiede sempre di più e ti tira fuori il meglio”. Il regista che l’ha capita meno? “Non faccio il nome perché non voglio dargli importanza. Sul set ho litigato solo una volta con un uomo che non è stato gentile in scene in cui non ero molto vestita e lui non ha usato molto tatto”. Lei adora Paolo Sorrentino, il suo sogno è lavorare con lui? “Assolutamente sì, lo amo. “Ho fatto dei provini ma non è mai successo di lavorare insieme. Evidentemente non ero giusta, ero molto giovane, non avevo esperienza, se avessi avuto quella possibilità non me la sarei giocata bene. Ma sono pronta adesso”, dice l’attrice. Un film erotico lo farebbe mai? “P0rno no, erotico non so, ci dovrei pensare parecchio”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“A volte le scene di sess0 sono senza senso”
Com’è girare le scene di sess0? “Non c’è nulla di erotico, se lo devo fare lo faccio ma a volte penso non serva a niente è come dicevano in Boris, gli sceneggiatori si chiedono ‘che gli facciamo fare? Facciamoli sco**** così, de botto, senza senso!’. Mi è capitato anche in ‘Mare Fuori’: c’è una scena in cui io e il comandante stiamo inseguendo due latitanti che scappano e li abbiamo persi. E che facciamo io e il comandante, ma sì, diamogli tempo, andiamo a s*****. Perciò, è proprio come in Boris, sc**** così de botto”. E sempre sulle scene h0t sul set precisa: “Non si può fare sess0 vero al cinema, io poi non lo farei mai”. Lei si piace? “A volte si a volte no, se mi dovessi dare un voto mi darei 7. Le mie occhiaie? A qualcuno piacciono, mi rendono diversa”. Lei non crede al matrimonio, come mai ha ceduto? “Forse avevo paura, ma mio marito ci teneva molto, me lo ha chiesto tantissime volte ed è stato molto romantico”. Ha mai tradito? “Mi sarà capitato, ma sono molto fedele tendenzialmente”. E’ una persona trasgressiva? “Credo di sì! In cosa? Dovreste chiederlo a mio marito”. Sorrisi imbarazzati e solo un “non c’è un episodio trasgressivo che mi viene in mente forse è proprio il mio modo di vivere la vita a essere trasgressivo”.
“Ho cambiato numero molte volte a causa di uno stalker”
Uno stalker l’ha perseguitata per molto tempo, ha avuto paura? “ Sì ho avuto paura, riusciva ad arrivare agli indirizzi dei miei amici, dei miei insegnanti, del set. L’ho denunciato. Si è fermato per un po’ e ogni tanto adesso riappare su qualche social e io lo blocco. Era ossessionato, mi parlava usando i nomi dei miei personaggi. Mi mandava lettere e ho cambiato numero di cellulare più volte per colpa di questa persona”. La sua paura più grande? “Perdere le persone a cui tengo”. Chi riporterei in vita se potesse? “Un mio caro amico che non c’è più e da quando è andato via è finito tutto ciò che era legato alla mia giovinezza. E poi mio zio per dirgli che gli voglio molto bene”.